Il Signore degli Anelli: Le Due Torri
Finalmente dopo 363 giorni d'attesa ecco il nuovo ed entusiasmante capitolo della Trilogia più famosa della letteratura del Novecento, con un titolo molto indicativo per comprenderne l'atmosfera e le tematiche. Le torri citate, infatti, sono i due simboli stessi del Male: quella di Orthanac dimora di Saruman dove sono creati i terribili eserciti di Orchetti ed Uruk-hai che stanno devastando la Terra di Mezzo, e quella di Barad-Dùr, sede del Grande Occhio senza palpebra, il Male che non dorme mai, Sauron. Ed è proprio contro questi avversari che i protagonisti del precedente capitolo dovranno combattere la più difficile delle battaglie, quella per la libertà e la vita. Dolore, rabbia, paura, incertezze e fatiche senza fine dominano quest'oscuro e a tratti plumbeo capitolo della saga, dove la speranza è debole ed a un passo dal fallimento. Tutto ciò è narrato con estrema maestria e lirismo da Jackson, sorretto in questo dall'indubbia bravura dei suoi attori che convincono sempre più e coinvolgono senza sosta il pubblico nelle loro avventure, nei loro dubbi e speranze.
Visivamente meraviglioso e sconfinato e dotato di una storia ancora più ricca, elaborata ed avvincente de La Compagnia dell'Anello, "Le Due Torri " è un film che si erge maestoso offrendo intrattenimento e divertimento, certo, ma anche grandi spunti di riflessione perché, inutile negarlo, la Terra di Mezzo è nata sulla Terra ed i suoi mali e timori sono assolutamente terreni...
...E oggi più che mai è doveroso prenderne coscienza...
Marta Ravasio
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