Si sono concluse il 25 aprile a Venezia le riprese di The Sound of Venice, documentario di Maurizio Cesana prodotto dalla CRG International di Rosanna Roditi.
Un progetto di grande originalità, nato dal grande successo ottenuto lo scorso anno dalla pubblicazione del cd musicale "Sounds of Venice", una registrazione audio in cui per la prima volta il regista, già ingegnere del suono per molte produzioni in Italia e all'estero, ha deciso di raccogliere la vera sinfonia di questa città, ottenendo grande interesse e un inaspettato consenso.
Un film che nasce dalla volontà del regista veneziano di tradurre in immagini sonorità e rumori tipici della città lagunare, elementi che contraddistinguono una quotidianità spesso mortificata e banalizzata da descrizioni convenzionali, che hanno caratterizzato spesso l'approccio filmico nei confronti della città. The Sound of Venice nasce da questa volontà ascoltare, percepire la vera essenza di Venezia, così com'è vista e vissuta dai veneziani.
Un città scandita da rumori, ritmi, da una quotidianità finalmente svelata, da un realtà troppo spesso mascherata, che oscilla tra una naturalezza sempre sorprendente, come il tramonto che offre una vista dal Campanile di S.Giorgio e un degrado che incombe inesorabile, come emerge dalle ondate che logorano i suoi edifici, nel lento, cullante, oscillare di una marea non sempre amica.
Il suoni, i rumori di Venezia rappresentano il punto di vista adottato da Maurizio Cesana e tradotto in immagini dal direttore della fotografia Andrea Chiozzotto, due veneziani con un passato di esperienze all'estero, lontani dalla loro città, che ritornano con passione rinnovata per mettere in campo la propria esperienza e per realizzare, grazie alla CRG International, un progetto completamente veneziano, con la volontà di dare un contributo fondamentale alla produzione autoctona, nello spirito che anima di Veneto CinemaPro, l'associazione di imprese e professionisti nata per valorizzare e sviluppare l'attività cinematografica, televisiva e della comunicazione nel Veneto, di cui la troupe di The Sound of Venice" è parte integrante.
Un approccio diretto che ha trovato nella stessa città una partecipazione assoluta, un appoggio incondizionato. Dal pescivendolo della pescheria, al Soprintendente ai Beni Architettonici, la troupe ha potuto contare su una realtà finalmente partecipe e felice di poter rivendicare la propria identità, liberandosi da etichette e condizionamenti dettati da una visione distorta, compromessa da un'immagine snaturata di una venezianità spesso dimenticata che la mdp di Maurizio Cesana segue silenziosa, raccogliendone la voce e l'anima.
Così fra calli ombrose e placidi rii puoi finalmente ascoltare il gondoliere intonare una tipica cantilena nostrana invece di camuffare O sole mio per qualche turista giapponese mentre, al vicino bacaro, il barista spiega la ricetta del vero spritz, l'aperitivo veneziano per eccellenza, con un sottofondo di vecchi motivi intonati dal vecchietto di turno sulla scia di un'ombra. A due passi, il confuso, vociare dell'imbarcadero, viene rotto dalle urla dell'operatore ACTV che, con la solita litania (…Rialto-Accademia-San Marco…), convoca turisti e passeggeri facendo stridere la fune sull'attracco mentre la sbarra del battello scorre violenta aprendosi a nuovi turisti, persone, rumori, vita.
E' la Venezia vissuta dal sorgere del sole al tramonto, in una giornata di ordinaria poesia, scandita da battiti regolari che pulsano fra le urla dei gabbiani alla pescheria, il brusio delle cicchetterie e il sobrio silenzio di dimore antiche e sovrane, come Palazzo Contarini Michiel e Palazzo Balbi Valier, in chiostri verdeggianti in cui risuonano solo il cinguettare di passeri e lo sciabordare delle acque sulle loro fragili fondamenta.
La vera Venezia, quella inedita e talvolta ripudiata dai media, quella costretta a fare i conti, giorno dopo giorno, con il degrado ambientale, con le onde irriverenti di motoscafi saettanti, incuranti del fragile equilibrio della città, che esplodono fragorose sulle rive, sotto i ponti, mescolandosi alle imprecazioni dei gondolieri del traghetto di SS.Trinità, sul ronzare delle gru della VESTA che raccolgono i rifiuti accumulati fra le calli e i canali.
In questa rappresentazione, che ha tutte le caratteristiche di un itinerario che attraversa, documentando, la quotidianità nascosta agli occhi e agli orecchi dei più, descrivendo immagini inusuali, la mdp non indugia sui volti, sulle persone, ma scivola via seguendo i rumori, posandosi brevemente su dettagli, come le mani di un pescivendolo, il più banale dei riflessi prodotti dall'acqua, la prua di un barcone di frutta e verdura che attraversa il ponte di Rialto, particolari sfiorati e subito abbandonati, per seguire e scorrere le note di Venezia, finalmente protagonista di un assolo vibrante, intenso, per la sinfonia di una grande città.

Il film, di cui si prevede una versione invernale, che raccolga i suoni dei mesi più freddi della città lagunare, verrà proiettato in fase di pre-montaggio il 9 maggio a New York nell'ambito di un meeting organizzato dall'Associazione Save Venice.
La troupe di The Sound of Venice" desidera ringraziare la Fondazione Cini nella persona di Giovanni Aleata, l'Abbazia Benedettina di San Giorgio Maggiore, il Soprintendente ai Beni Architettonici di Venezia nella persona dell'arch. Giorgio Rossini, l'Hotel Bauer nella persona di Francesca Bortolotto, l'ACTV, la Kodak e tutti i veneziani per la loro collaborazione e per la loro fiera partecipazione.

Ottavia Da Re


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Informazioni e contatti:

Jennifer Macmillan-Johnson
Tel. 347 8675 466 / 041 52 11 539
soundofvenice@yahoo.it
Sito del film: www.soundofvenice.com; www.crgfilm.it

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(27/04/2004)