The Day After Tomorrow - L'alba del giorno dopo
Tornano le apocalittiche visioni del teutonico Roland Emmerich, già tastate
in Godzilla e Indipendance Day. Stavolta, però, non sono alieni o creature
smisurate, ma la natura stessa, condannata dall'uomo, a rivoltarglisi contro...
Emmerich si conferma regista innamorato degli 'elicotteri' e di una pochezza
sconcertate; non solo si dichiara apertamente alla ricerca di una presunta
credibilità fotografica degli effetti CGI, coadiuvato alla "Kamera" dallo
svizzero Ueli Steiger ASC (Bowfinger; Godzilla), fallendo miseramente, ma si
dimentica che un soggetto del genere per esser plausibile e creare una certa
tensione nello spettatore avrebbe meritato teorie ed immagini meno
semplicistiche. Improvvisati, impacciati ed inguardabili sono i suoi
interpreti (su di tutti, Dennis Quaid), approssimativi i movimenti di
macchina che stordiscono e ripetitive le steadicam che riprendono discorsi
"inutili" nei corridoi del potere.
Un film, commentato musicalmente dall'austriaco Harald Kloser (una sorta di
ibrido a metà tra David Arnold e John Barry), di impronta tecnica e
tradizione europeista, ma lontano da quello che potrebbe suggerire la
bellezza di questa definizione.
Una pellicola zeppa di ridicola retorica e di demagogia (dalla scritta
"Hollywood" spazzata via, all'esodo in massa degli americani in Messico) che
uscendo dalla sala non può che lasciare freddi ed irritati.
Fabio Pirovano
|
Vai alla scheda del film
|