Alex & Emma
Un brillante scrittore in crisi creativa ed una timida stenografa che s'offre di aiutarlo a portare a termine il suo ultimo libro che pian piano prende vita davanti ai nostri occhi farcito di strampalati personaggi: sono queste le coordinate essenziali per orientarsi nel nuovo film di Rob Reiner, veterano della commedia sentimentale made in USA, dal titolo "Alex & Emma", una storia leggera leggera, semplice, non proprio originalissima ma con picchi di sincero divertimento in cui i due frizzanti protagonisti, Luke Wilson e Kate Hudson, si muovono a loro agio.
Nella prima parte, a mio parere poco convincente, il film arranca un po' senza riuscire a trovare il giusto equilibrio fra i toni della farsa demenziale e quelli della commedia, come sottolinea l'omaggio, fin troppo ovvio, che la soffitta immersa nel caos, semidiroccata, dallo stile vagamente retrò fa a quella ben più bohemiénne, decadente di Christian nella Parigi ricostruita da Baz Luhrman per Moulin Rouge...similarità mantenuta anche nella struttura della prima scena che ha luogo proprio in casa del protagonista, in altre parole, quella che lo vede penzolare a testa in giù nel vuoto sotto le minacce dei Cubani con quella dell'Argentino narcolettico che piomba bucando il soffitto nella stanzetta di Ewan McGregor!
Superata l'indecisione iniziale, però,Alex & Emmasi stabilisce sui toni e soprattutto sui ritmi della commedia classica, facendo leva su una coppia d'attori affiatata, dalla recitazione convincente, che ben presto risulta simpatica nonostante la prevedibilità di buona parte dei loro dialoghi. In particolare Luke Wilson è credibile, ironico a persino affascinante nei panni del novelist pressato dal proprio editore e dai creditori per un improbabilissimo debito di gioco, e Kate Hudson è brava, carina, dal cuore tenero, con un'innata carica d'autoironia, adatta al ruolo, insomma, come già aveva dimostrato in una parte analoga in Come farsi lasciare in 10 giorni. Da segnalare il cameo al limite del ridicolo di Sophie Marceau, nel ruolo della Famme Fatale Polina, che nel romanzo seduce il giovane e indeciso Adam (in pratica l'alter ego di Alex) e sfoggia il tipico caschetto nero alla Louise Brooks, recentemente ripreso con sfolgorante successo dalla Zeta-Jones in Chicago, alla quale peraltro copia anche il make up…
Basato essenzialmente su una storia nella storia, Alex & Emma cerca il coinvolgimento e la risata del pubblico attraverso la caricaturizzazione dei personaggi del libro di Alex, macchiette cariche di connotazioni comiche, esagerate nella loro bidimensionalità e resi ancor più irreali dalla luminosa fotografia leggermente sfocata dai colori pastello d'altri tempi, un'atmosfera un po' sognante acuita anche dalle scenografie che ricostruiscono interni come case di bambola d'inizio Novecento immerse nel chiarore nelle sfumature dell’oro e del crema.
La voce fuori campo di Alex che da vita ai protagonisti dell'intricata vicenda amorosa, descrivendone vizi, virtù ed intenzioni richiama malinconicamente le didascalie del cinema muto anni '20, dove la mimica facciale degli attori sopperiva all'assenza di dialoghi….Paragone senza dubbio eccessivo ed azzardato, questo, visto che la recitazione dell'intero cast è sopra le righe, smaccatamente plastica e ridondante per ben altre ragioni…
Da un regista come Reiner, in effetti, era lecito aspettarsi un prodotto migliore, meno scontato e più lontano dai luoghi comuni del genere commedia sentimentale, ma tutto sommato Alex & Emma resta un film che trasuda allegria, leggerezza e molta autoironia, il tutto spruzzato da un'adeguata colonna sonora frizzante e romantica.
Marta Ravasio
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