La leggenda di Al, John & Jack

Aldo Giovanni & Giacomo tornano al cinema per la quarta volta, con il loro progetto più ambizioso La leggenda di Al, John & Jack, un omaggio comico al gangster movie e più in generale al cinema degli anni'50 realizzato con grande impegno e precisione formale, ma privo del ritmo e della verve che avevano contrassegnato le precedenti pellicole dei tre. Così la storia di Al Calogero &.c. non spicca il volo, imbrigliata da una sceneggiatura pasticciona (il finale) che tende a concentrarsi troppo sugli alterchi dei tre protagonisti snobbando qualsiasi interazione con l'ambiente circostante e buttando via delle grandi occasioni (vedi il simpatico numero di Al in lavanderia con la mamma).
Suggestiva la scenografia di Eleonora Ponzoni memore di C'era una volta in America di Sergio Leone, ottima la fotografia di Arnaldo Catinari che, complice il montaggio di Claudio Cormio, raggiunge dei veri virtuosismi (i titoli di coda montati sul finale in bianco e nero) per non parlare delle musiche di Andrea Guerra supportate dai mitici The Good Fellas ma tutto questa profusione di mezzi ed impegno si perde nella sua stessa perfezione, e l'attenzione per il genere condiziona fino alla noia.
La stessa storia sembra scritta per citazioni, in una carellata di omaggi che vanno da Vertigo di Hitchcock (La donna che visse due volte al drive in) Il padrino di F.F. Coppola (il celebre schiaffo di Don Vito Corleone iterato all'ennesima potenza da John/Giovanni), Gli Intoccabili di B. De Palma (l'entrata in scena della polizia), Toro Scatenato (con un Aldo sempre più istrione) e perfino ad alcuni personaggi di Douglas Sirk (ancora Aldo nei panni del fratello gay di Al, strizzando l'occhio a Rock Hudson) sfiorando The Hurricane di Norman Jewison e alcune atmosfere "pulp".
Un collage apprezzabile, un esercizio di stile che talvolta finisce per indebolire la comicità acrobatica e irresistibile dei tre grandi comici, ma anche un personale tributo alla storia del cinema che dimostra volontà e capacità di sperimentare e rinnovarsi che vanno ben oltre la ripetitiva e stolta volgarità che caratterizza la maggior parte della comicità made in Italy at Christmas...


Ottavia Da Re

La leggenda di Al, John & Jack

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