Femme Fatale

Cambiano i protagonisti ma Il clichè depalmiano è sempre lo stesso, questa volta immerso in un gioco onirico (sottile dettaglio, ma importante, lo straripamento della vasca da bagno e quello dell'acquario) bellezza, perversione e un pizzico di realismo aiutato anche dalla splendida fotografia di Thierry Arbogast già fotografo per Luc Besson e dalle musiche importanti di Ryuichi Sakamoto.
Rebecca Romijn-Stamos è di una bellezza statuaria, forse non comparabile alle capacità recitative, mentre Antonio Banderas (divertentissimo in versione effemminata) come al solito si conferma bravo interprete nonostante la travolgente supremazia erotica femminile che trova la sua consacrazione nell'ormai storica sequenza del bacio lesbo fra la protagonista e un'altra danese esplosiva, Rie Rasmussen.
Un "noir" che ha la caratteristica di porsi di fronte a noi come un puzzle composto di tessere di grande stile che, alla fine, forse latita nella sostanza ma resta comunque da vedere.


Fabio Pirovano

Femme Fatale

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