Il bacio dell'orso (Bear's Kiss)
Attinge alle antiche leggende siberiane l'ultimo film di Sergei Bodrov che realizza con "Il bacio dell'orso" una favola poetica che vede protagonisti una ragazzina e il suo orso. Una malinconica storia d'amore fra Lola, trapezista che gira l'Europa con un circo e Misha, l'unico affetto della sua giovane e sfortunata esistenza, con cui condivide la sorte della solitudine e dell'abbandono. Un legame fortissimo, il desiderio di essere amata e un incantesimo lontano e misterioso trasformano l'animale in essere umano, in un ragazzo che l'amerà per sempre. Fino al giorno in cui Misha, per proteggere la sua Lola, ucciderà un uomo e spezzerà l'incanto, ritornando orso per sempre. Lola, di nuovo sola, decide di non abbandonare Misha, ma di riportarlo nella sua Siberia, terra magica dove ogni desiderio può diventare realtà...
Film sviluppato come una fiaba, intervallato da dei tableaux che sembrano pagine di un libro per bambini ma che, ancor di più, evocano le magiche e affascinanti figure dei dipinti di Chagall. Un cast artistico e tecnico internazionale (d'altra parte, multietnica è anche l'ambientazione circense) che contribuisce a creare un'atmosfera strana e a volte un po' confusa. La sospensione temporale e gli accenti poetici della storia, marcati da riprese rallentate, rivelano il contributo del regista Terrence Malick ad una sceneggiatura interessante che però soffre di alcune "lungaggini" e forti lacune. Buone le musiche che riprendono sonorità tradizionali russe, mescolandole abilmente a ritmi latini e a melodie gitane. Un film davvero insolito e strano, a tratti dolcissimo e malinconico, ma non completamente riuscito, che trova nell'atmosfera straniante e poetica il proprio pregio ma anche il suo maggior difetto, per l'incapacità di svilupparne pienamente i contenuti e le forti potenzialità. Ottavia Da Re
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