Prova a prendermi
Chi è FRANK W.ABAGNALE?...Un medico, un avvocato, un pilota di linea,
un agente segreto?... Tutti e nessuno. La nuova fatica di Steven Spielberg
tenta di dare una risposta a questa domanda: il film però non è La vera
storia di... , ma appunto "Catch me if you can" cioè la narrazione
volutamente divertente della rincorsa del poliziotto dell'F.B.I. CARL
HANRATTY nei confronti di un delinquentello ventenne che col tempo
accumula una montagna di debiti e truffe grazie alla sua straordinaria abilità nella frode finanziaria durante
gli anni che vanno dal 1964 al 1966.
Fin dai titoli di testa si capisce l'impostazione del film: una commedia simpatica dal ritmo frenetico
(pensate che la lavorazione della pellicola è durata solo 56 giorni!).
L'interpretazione di Leonardo Di Caprio non mi ha particolarmente colpito...Una curiosità: ho notato un netto incremento della presenza femminile in sala durante l'anteprima riservata alla stampa...chissà perché?!?...
Di certo Spielberg non si è tirato indietro nel valorizzare il suo
volto e il suo sguardo anche perchè il film lo richiedeva: le ragazze non
rimarranno deluse !
Il confronto con Tom Hanks però non ha paragoni: a dire la verità ho avuto
come la sensazione che Spielberg abbia lasciato mano libera al pluripremiato
attore, il quale è riuscito a creare un personaggio che poteva benissimo
appiattirsi al resto del film rischiando di confondersi all'interno della
dinamicità degli eventi. La caratterizzazione di Tom Hanks è tale da
superare le semplici doti di pazienza e tenacia proprie di "Joe Shaye"
(questo il vero nome del poliziotto che nella realtà acciuffò F.W.Abagnale).
Da sottolineare come nei momenti chiave della vita di Frank (come il
divorzio dei suoi genitori...) il ritmo lasci il passo alla buona
interpretazione di tutto il cast: l'unico momento di riflessione però si ha
nei confronti del padre di Di Caprio (Christopher Walken, premio Oscar come
migliore attore non protagonista per Il Cacciatore di M.Cimino) che
conscio di ciò che la sua "professione" comporta, ripete sempre al figlio:
dove andrai stasera (con questi soldi, n.d.r.)?...in qualche posto esotico?...
...se truffi non puoi fermarti mai...non puoi tornare indetro...devi
solo scappare.
Ma non aspettatevi grandi sviluppi in questo senso anche per ciò che viene
raccontato nella parte finale: sembra più cronaca di ciò che è realmente
accaduto senza riflessioni o domande lasciate allo spettatore.
Gli amanti della musica di John Williams potranno ascoltare una
produzione ben differente dalle melodie a cui l'accoppiata con Spielberg
(qui alla ventesima collaborazione) ci aveva abituati : il jazz è infatti la
colonna sonora portante del film.
Concludo infine con la scena che più mi è rimasta
impressa: Frank ormai in "libertà vigilata" tenta di scappare per
l'ennesima volta perché incapace di vivere una vita normale o "piatta" come
quella di CARL HANRATTY/T.Hanks, il quale, sempre più coinvolto
emotivamente, si rivolge a lui dicendo: Puoi andare!... stupito?...mi
fido di te...so che tornerai...e lo sai perché?...perché non c'è
nessuno che ti insegue questa volta!...
Un solo week-end per essere
qualcun altro o forse per essere solamente se stessi.
Stefano Talamo
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