MOSTRA VE / IL DISPREZZO DI GODARD AI CLASSICI FUORI MOSTRA
La Biennale di Venezia
"Il disprezzo" di Jean-Luc Godard, con Brigitte Bardot e Michel Piccoli,
mercoledì 6 marzo (ore 19) al Cinema Rossini (Sala 1)
presentato nella versione francese originale
Nuovo appuntamento per la rassegna Classici fuori Mostra
Sarà "Il disprezzo" ("Le mépris") di Jean-Luc Godard (105’, Francia/Italia, 1963), con Brigitte Bardot e Michel Piccoli, il nuovo appuntamento della rassegna "Classici fuori Mostra" della Biennale di Venezia, mercoledì 6 marzo alle ore 19 al Cinema Rossini (Sala 1) di Venezia (Salizzada de la Chiesa o del Teatro, 3997). Restauro a cura di Studiocanal e presentato qui nella sua versione originale francese. Introduce Carmelo Marabello.
Tratto dall’omonimo romanzo di Alberto Moravia del 1954, "Il disprezzo" narra dello sceneggiatore Paul (Piccoli), ingaggiato per scrivere un adattamento cinematografico commerciale dell’Odissea di Omero. Per questo compito viene ospitato a Capri insieme alla moglie Camille (Bardot), con la quale sta attraversando una crisi e che diventa presto vittima delle avances del produttore americano del film (Jack Palance). Un dramma tormentato sul fallimento di una coppia e sull’impossibilità di far fronte ad una relazione che si sgretola gradualmente, mentre anche la missione artistica soccombe alle regole mercantilistiche dell’industria cinematografica. Nella splendida cornice dell’isola partenopea viene messa in atto la tragedia senza speranza del protagonista interpretato da Michel Piccoli, mentre il rapporto con la moglie, un’iconica Brigitte Bardot, volge alla separazione a causa dell’incomunicabilità. Il regista che dovrebbe trasporre la sceneggiatura dell’Odissea è interpretato dal grande maestro del cinema Fritz Lang, nei panni di se stesso.
“È un crudele film di corpi di cinema. Il primo è quello di Brigitte Bardot. Come scriveva J.J. Bory, è il ‘canto della Donna-donna, l’anti-Beauvoir, piccola sfinge imbronciata dalla carne splendente’ – e di sublime, dura inerzia di fronte alla viltà di Piccoli, il marito sceneggiatore. Fritz Lang è invece il corpo di una godardiana filiazione. Il Lang del film è il Lang regista di M e Rancho Notorius, ma è anche il Lang come mito del cineasta, è lo sguardo del cinema che osserva e giudica, è la coscienza del film. Che, alludendo ai suoi rapporti con il produttore Jack Palance, cita pure Hollywood di Brecht sulla costrizione ad andare ogni giorno al mercato a vendere le proprie menzogne”.
(Gianni Volpi)
“Fu maciullato nell’edizione italiana dal produttore Carlo Ponti che tagliò 19 minuti e sostituì la bella musica di Georges Delerue con quella di Piero Piccioni. Nell’originale la Bardot e Piccoli parlano in francese e Palance in inglese, nell’italiana sono tutti doppiati e dialogano con l’aiuto dell’interprete G. Moll che ripete le battute già dette con effetti esilaranti”. (Morando Morandini)
Dopo "Il disprezzo", saranno presentati alla rassegna Classici fuori Mostra:
· 13 marzo Badlands (La rabbia giovane) (1973) di Terrence Malick
(introduce Marco Dalla Gassa)
· 3 aprile Peeping Tom (L’occhio che uccide) (1969) di Michael Powell
(introduce Marco Contino)
· 10 aprile Magasiskola (I falchi) (1970) di István Gaál
(introduce Giuseppe Ghigi)
· 17 aprile Rio Bravo (Un dollaro d’onore, 1959) di Howard Hawks
(introduce Michele Gottardi)
· 24 aprile Banditi a Orgosolo (1961) di Vittorio De Seta
(introduce Marco Bertozzi)
· 8 maggio Classe tous risques (Asfalto che scotta, 1960) di Claude Sautet
(introduce Elena Pollacchi)
· 15 maggio Il ferroviere (1956) di Pietro Germi
(introduce Roberta Novielli)
Sono previste particolari facilitazioni per gli studenti (biglietto ridotto 3 euro, abbonamento ridotto 22 euro, biglietto intero 6 euro).
Info: https://www.labiennale.org/it
Venezia, 5 marzo 2024
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