Avevo sei anni quando decisi di farmi chiamare Giulia, e non Giulio. Ne avevo otto quando entrai in bagno e rubai i trucchi di mia madre. Ne avevo dieci, invece, quando il genitore di un mio compagno di classe venne da me e mi disse che ero un bambino schifoso. Io mi sono sempre sentita donna, ma come vedete, non lo sono.
Questa è la storia di Giulio, che fin da bambino si sente intrappolato in un corpo sbagliato. Guarda le bambine e si sente una di loro, nonostante chi gli stia intorno – a cominciare dalle istituzioni scolastiche – vogliano curarlo perché lo considerano sbagliato. Giulio non ha bisogno di cure, ma solo di seguire la sua natura. E per farlo, a 27 anni decide di operarsi e di esternare la sua intimità, diventando fisicamente e fisiologicamente donna. Giulia, quand’era ancora in un corpo maschile, non si è mai travestita, né ha finto di avere un corpo che non era il suo. Non voleva scendere a compromessi, voleva essere una donna a tutti gli effetti e non a metà. Giulia è accompagnata in questo delicato e difficile percorso dal compagno conosciuto quando aveva vent’anni, dalla madre e dalla sorella che non gli hanno mai fatto mancare il loro supporto, oltre che dagli amici Gianna e Luigi.
Giulio è interpretato nei tre stadi – infanzia, età adulta e cambio di sesso – rispettivamente da Niccolò Calvagna, Luca Filippi e Sveva Cardinale. Il piccolo Calvagna si conferma ancora una volta un talento per la spontaneità e intensità con cui impersona il ruolo. Luca Filippi, occhi azzurri, corpo longilineo e pelle diafana – al suo debutto cinematografico in un ruolo da protagonista dopo il diploma di recitazione alla Scuola Gian Maria Volontè – interpreta con ottime capacità il personaggio. Una fisicità notevole, sostenuta da una voce sensuale e ben gestita. Sveva Cardinale porta sullo schermo se stessa – il film racconta la sua storia da cui Calvagna ha tratto la sceneggiatura – rivivendo in Giulia la nuova fase della vita, finalmente nel suo corpo naturale di donna. Fra gli altri interpreti spiccano Imma Piro e Danilo Brugia. Piro è la madre comprensiva e rassicurante di Giulio, come rassicurante è la recitazione di una professionista che da più di quarant’anni calca con talento le scene cinematografiche e teatrali. Brugia, nel ruolo del compagno che Giulio incontra poco più che ventenne e che lo accompagnerà per la vita, da un’interpretazione misurata e piena d’amore.
CAST TECNICO:
Regia e sceneggiatura Stefano Calvagna (“Non escludo il ritorno”, “Il peso dell’aria”, “Il lupo”)
Direzione della fotografia Simone Zampagni (“Cesare deve morire”, “Maraviglioso Boccaccio”)
Montaggio Roberto Siciliano (“Maledetto il giorno che t’ho incontrato”)
Musiche Paolo Vivaldi (“Non essere cattivo”, “La bella società”)
Location Roma, Bangkok
Produzione e distribuzione POKER Entertainment
Durata 102'
Ufficio stampa REGGI&SPIZZICHINO Communication
CAST ARTISTICO:
Luca Filippi Giulio
Niccolò Calvagna Giulio bambino
Sveva Cardinale Giulia
Imma Piro Maria Grazia
Franco Oppini Luigi
Paola Lavini Gianna
Danilo Brugia Fabio