Susanna (Angela Finocchiaro), Stephanie (Valeria Bruni Tedeschi), Segunda (Candela Peña) e Solveig (Pihla Vitala) sono quattro delle figlie del grande attore Saverio Crispo (Francesco Scianna). Susanna e Segunda sono nate rispettivamente dal matrimonio di Saverio con Rita (Virna Lisi) e con Ramona (Marisa Paredes). In occasione del decennale della morte di Crispo, le donne si riuniscono nella grande casa del paese pugliese dove l’attore è nato. La commemorazione organizzata per Crispo si trasformerà in un momento di scoperta per le figlie che finalmente comprenderanno chi era loro padre. Nessuna l’ha conosciuto veramente e per questo hanno finito col mitizzarlo.
Per tutte le figlie il padre rappresenta un mito da amare e adorare. Tanto più lo è se si tratta di un divo del cinema, un latin lover amato da migliaia di donne che finisce col trascurare inevitabilmente i propri affetti. Cristina Comencini mette in scena con grande sensibilità il rapporto fra queste donne accumunate dallo stesso grande amore. Ci ricordo che la figura paterna va amata ma è necessario anche distaccarsene. Lo stesso vale per i padri cinematografici. Saverio Crispo simboleggia tutto il grande cinema del nostro passato dal quale – nonostante la grande devozione dovuta – chi fa cinema oggi deve sapersi distaccare. “Latin lover” è un film dai molteplici piani di lettura. È una commedia ma è anche un melodramma. Tratta il mito paterno come anche il mito cinematografico. È infine anche un omaggio a tutti quei grandi che nel loro intimo hanno sofferto nonostante la patina glamour.
L’ultimo pensiero non può che andare a Virna Lisi, grande signora del cinema italiano, straordinaria in questa sua ultima interpretazione.


Andrea De Stefani


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24/03/2015