"Nessuno si salva da solo", diretto dal regista e attore Sergio Castellitto è tratto – come "Venuto al mondo" e "Non ti muovere" – da un romanzo scritto dalla moglie Margaret Mazzantini. Una storia in famiglia insomma. Ed è proprio un nucleo familiare – di quelli che ahimè tutti conosciamo bene – al centro della storia. Delia (Jasmine Trinca) e Gaetano (Riccardo Scamarcio) sono stati sposati e hanno due figli. Da poco vivono separati. Si incontrano per una cena in un ristorante con lo scopo di organizzare le vacanze dei figli ma ben presto si ritroveranno a ripercorrere le tappe delle loro storia d’amore. Attraverso una serie di flashback riviviamo l’iniziale entusiasmo che lega i due innamorati, la nascita dei figli, il rapporto con i rispettivi genitori, la vita in comune, le difficoltà affrontate, l’amore, la passione. Un excursus che giunge fino al dramma e alla separazione.
Delia e Gaetano sono cresciuti in famiglie molto diverse. Lei è figlia di genitori separati. La madre, una straordinaria Anna Galiena, è troppo presa da se stessa e dalla propria immagine per occuparsi della figlia. Il malessere di Delia sfocerà nell’anoressia e in una insicurezza che ne minerà l’esistenza. Gaetano invece è cresciuto con due genitori uniti nonostante tutto. La madre, un’esilarante e sempre affascinante Eliana Miglio, fuma le canne ed è molto premurosa con il figlio. Dal padre invece Gaetano non si è mai sentito compreso, non è riuscito a infondergli autostima. Delia e Gaetano nel ritrovarsi si chiedono perché non ce l’abbiano fatta. Perché il loro rapporto non è stato così forte da superare gli ostacoli della vita. Negli occhi di entrambi si legge la voglia di ricominciare, ma nessuno dei due sembra volerlo ammettere. Forse varrebbe la pena di riprovarci, infondo: nessuno si salva da solo.

Andrea De Stefani

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09/03/2015