MISSONI SWING, l’epopea di Rosita e Ottavio Missoni al BIF&ST di BARI
"Missoni Swing": l’epopea di Rosita e Ottavio Missoni è raccontata da Cosimo Damiano Damato nel suo nuovo documentario "Missoni Swing", un viaggio nella memoria e nel vissuto umano e creativo del Maestro della moda italiana.
Il film, nato da un’idea di Giuliano Grittini, con la fotografia di Gianni Galantucci, è prodotto da Alessandro Contessa per Bunker Lab con il sostegno del Circolo Dino Risi, sarà presentato in anteprima tra gli eventi speciali della prossima edizione del BIF&ST –- Bari International Film&Tv Festival, evento diretto da Felice Laudadio e presieduto da Ettore Scola.
La presentazione è alle 20.30 di domenica 17 marzo nella sala 1 del Cinema Galleria.
Le musiche sono di Renzo Arbore. Il docu-film è impreziosito dalla partecipazione amichevole di Dario Fo che interpreta un testo di Enzo Biagi. I titoli di coda sono accompagnati dalla canzone inedita “Fili” composta e interpretata da Erica Mou.
Tai (come lo chiamano gli amici) si racconta attraverso una lunga intervista, intima e minimale, in cui si annidano ricordi e fili di lana, un grande affresco che racconta anche il Novecento.
Un grande racconto di vita di un uomo che ha saputo fare della moda una vera arte.
Missoni non è solo un grande stilista ma è stato anche un grande atleta: il racconto di Ottavio parte dal 1937, quando a soli 16 anni, all’Arena di Milano vinse un epico quattrocento piani con il tempo record di 48,8’’ che lo portò da quell’anno a vestire la Maglia Azzurra come il più giovane atleta della Nazionale Italiana. Il suo capostipite fu il pirata Misson, citato nel film di Olmi Cantando dietro i paraventi e, come il pirata, Missoni ha avuto uno spirito “romanticamente anarchico”.
“Se Dio avesse una maglia - recita Damato - vestirebbe Missoni”.
Inizia così il dialogo fra il grande creativo e il regista: Missoni racconta dell’amore con Rosita, conosciuta sotto la statua di Cupido durante le Olimpiadi a Londra e da allora hanno condiviso una straordinaria storia fatta di creatività, complicità e colore.
A scandire il ritmo del racconto le coreografie di David Parsons, Daniel Ezralow e Moses Pendleton.
“I tessuti che crea Missoni possono stare benissimo in cornice” diceva di lui l’amico Enzo Biagi. E le parole del grande giornalista sono interpretate dal Premio Nobel Dario Fo che regala al documentario un momento di intensa poesia scenica con la sua sapiente arte affabulatoria.
Per Damato è il terzo Bif&st: nel 2010 in concorso con Alda Merini una donna sul palcoscenico con Alda Merini e Mariangela Melato (presentato alla Mostra del Cinema di Venezia alle Giornate degli Autori) e nel 2012 con Io sono il teatro Arnoldo Foà raccontato da Foà con Arnoldo Foà (presentato al Festival Internazionale del Film di Roma).
Link al sito del Festival:
http://www.bifest.it/film/missoni-swi
14/03/2013
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