Les Misérables: la recensione

Uno dei film più attesi dell’anno arriva finalmente al cinema. Le aspettative, alimentate anche dalla grandiosa premiere mondiale trasmessa in diretta streaming sul nostro sito, verranno presto soddisfatte. Stiamo parlando de Les Misérables, l’adattamento cinematografico del sensazionale successo teatrale visto da più di 60 milioni di persone in 42 nazioni e in 21 lingue. Nonostante i 150 anni trascorsi da quando Victor Hugo scrisse di queste bande di miserabili uniti per sfidare la corruzione ed esigere un cambiamento, la storia sembra quanto mai contemporanea. Sogni infranti, amore non corrisposto, desiderio di giustizia, passione, redenzione e determinazione sono i temi, sempre attuali, de Les Misérables.
L’ex detenuto Jean Valjean (Hugh Jackman) dopo aver scontato la propria pena continua per decenni ad essere inseguito dal poliziotto Javert (Russell Crow) per aver violato la libertà condizionata. Nonostante abbia deciso di cambiare vita e identità non riesce a trovare pace. Quando Valjean accetta di prendersi cura della giovane Cosette (Isabelle Allen), figlia dell’operaria Fantine (Anne Hathaway), le loro vite prenderanno una piega diversa. Assediato da Javert, Valjean è costretto a rifugiarsi a Parigi con Cosette, la quale è all’oscuro del motivo della latitanza. Qui le loro vite si intrecceranno con la Rivoluzione.
Il regista premio Oscar per "Il discorso del re", Tom Hopper, collabora e dirige un team di altissimo livello. Un cast internazionale capeggiato da Hugh Jackman, Russell Crow e Anne Hathawey. Tutti meritevoli per le doti canore, infatti, il suono è stato registrato interamente dal vivo, richiedendo quindi agli interpreti di cantare live le canzoni. Uno sforzo non indifferente che conferisce autenticità all’opera cinematografica. La colonna sonora è coinvolgente e suggestiva, ne fanno parte canzoni amatissime come “I Dreamed a Dream”, “Bring Him Home” e “One Day More”.
L’esperienza visiva è di grande effetto, la scenografia, aiutata dal digitale, immerge lo spettatore nell’atmosfera della Francia del 19mo secolo. I costumi del film – ispirati da artisti che hanno vissuto in o intorno a quel periodo, come Eugène Delacroix e Francisco de Goya – coprono un arco di tempo di 33 anni e classi sociali diverse. Sia per quanto riguarda la scenografia che i costumi l’accurata ricerca storica è miscelata con una vena surreale. L’equilibrio fra le due componenti è ottimo e sottolinea i cambiamenti dei personaggi nel corso del film, in particolare Jean Valjean e Cosette. Entrambi vivono una metamorfosi che va dall’essere due reietti al trasformarsi in due persone sofisticate e accettate socialmente. Con la forza di volontà e la determinazione è possibile reinventarsi e avere la propria rivincita personale. Questo è il più bel messaggio lanciato dall’opera di Hugo, qui grandiosamente riproposto.

Andrea De Stefani

Il Trailer italiano del film su YouTube:
http://bit.ly/SZv3Ka




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31/01/2013

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