Alla Casa Dei Tre Oci di Venezia, tre grandi mostre fotografiche
Venezia - Casa dei Tre Oci 14 dicembre 2012 | 13 gennaio 2013
"La seduzione delle forme", nuove fotografie dalla collezione della Fondazione di Venezia
"Flash", mostra sociale del Circolo La Gondola
"Emersioni", (some) new photography in Venice
Dopo il grande successo della mostra di Elliott Erwitt, e in attesa della grande antologica di Gianni Berengo Gardin di febbraio 2013, la Casa dei Tre Oci presenta al pubblico, in occasione del Natale 2012, un progetto espositivo che propone tre differenti esperienze legate all’eccellenza fotografica veneziana, con il chiaro intento di dare visibilità ai protagonisti della cultura visiva presenti nella città lagunare.
La prima, intitolata “ La seduzione delle forme, nuove fotografie dalla collezione della Fondazione di Venezia”, si ricollega, con armonia, alle preziose immagini appartenenti al fondo Zannier. In parete, le gigantografie di Olivo Barbieri scattate su Piazza San Marco, i paesaggi assoluti e immacolati di Giorgia Fiorio, le sperimentazioni contemporanee di Paolo Ventura sul tema della memoria e alcuni preziosi vintage della fotografia italiana più classica come Nino Migliori, Mimmo Jodice e lo stesso Italo Zannier. Proponendo una scelta, appunto, delle ultime acquisizioni fotografiche presenti nei suoi archivi - generose donazioni giunte dagli artisti o dai loro eredi e acquisti mirati qui per la prima volta presentati - la Fondazione intende sottolineare il proprio impegno culturale verso la Fotografia e offrire ai veneziani l’opportunità di ammirare le sue collezioni.
La seconda “ Flash, mostra sociale del Circolo La Gondola”: come ogni anno, il celebre circolo fotografico presenta le opere dei propri soci. L’argomento prescelto quest’anno è il Flash, leit motiv di una ricerca visiva collettiva che si interroga sul tema della velocità, sul significato dell’attimo fuggente, del momento unico e irripetibile. I soci della Gondola, Andrea Avezzù, Enrico “Gigi” Bacci, Antonio Baldi, Aldo Brandolisio, Fabrizio Brugnaro, Lorenzo Bullo, Paola Casanova, Carlo Chiapponi, Mirella Doni, Stefania Galluccio, Mirella La Rosa, Matteo Miotto, Aldo Navoni, Giorgio Nicolini, Stefano Pandiani, Alessandro Rizzardini, David Salvadori, Giorgio Semenzato, Massimo Stefanutti, Fabrizio Uliana, Giovanni Vio, Emilio Zangiacomi Pompanin, custodi della tradizione culturale fotografica di Paolo Monti, si confrontano con le suggestioni di Weegee degli anni cinquanta, fino alle provocazioni contemporanee di Martin Parr. Una mostra eterogenea, capace di mettere in evidenza la molteplici possibilità creative della macchina fotografica e di un accessorio considerato sinora marginale come il flash.
L’ ultima, ma non meno importante, “Emersioni, (some) new photography in Venice”, è la collettiva a cura di Xframe (studio fotografico attivo proprio sull’isola della Giudecca), che vede la presenza di numerosi fotografi: Manuel Capurso, Manuel Costantini, Laura Fiorio, Gianmaria Gava, Diambra Mariani, Nicola Mazzuia, Daniele Sambo, Federico Sutera, Luca Tommasi, Patrick Tombola. Viene inoltre presentata una sequenza di progetti editoriali connessi alla fotografia contemporanea, selezionati con il contributo curatoriale di Saul Marcadent. Nelle sale della Casa dei Tre Oci diversi progetti, divisi per autore, offrono al pubblico un percorso visivo composto da una serie di opere in cui emerge con tutta evidenza la varietà di stili e linguaggi differenti. E’ l’energia delle idee. E’ la restituzione della creatività dei giovani, del loro impegno sul territorio. I racconti fotografici spaziano dalla fotografia di paesaggio a quella artistica, dal reportage alla fotografia di architettura e narrano storie legate alla città, alla vita contemporanea, a tematiche sociali, antropologiche o concettuali, dando così un assaggio della giovane produzione fotografica contemporanea.
Con l’esposizione Tre Oci Tre Mostre prende corpo una delle ipotesi sulle quali si discusse all’avvio delle attività culturali nella Casa dei Tre Oci: discutere, produrre e fruire cultura attraverso il linguaggio della fotografia, non solo con importanti esposizioni rivolte ad un pubblico vasto ma anche con un’attenzione particolare alle realtà locali “storiche” come il Circolo La Gondola o emergenti come lo studio Xframe, prendendo atto dello stretto e profondo rapporto che Venezia ha con la fotografia.
La valorizzazione di questo legame fra la città, che ha in sé tante memorie del passato, e gli strumenti nuovi della comunicazione per immagini è la sfida che si apre alla Casa dei Tre Oci. La Fotografia, ormai oggetto primario anche nel patrimonio culturale della Fondazione di Venezia, ma per molti aspetti minoritario nel percorso della fruizione culturale in Venezia, può trovare una casa accogliente e scientificamente adeguata.
Lo spazio espositivo della Casa dei Tre Oci, di proprietà di Polymnia, società strumentale della Fondazione di Venezia, è un progetto di Civita Tre Venezie e Fondazione Forma, in collaborazione con Veneto Banca.
04/12/2012
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