Antonella Lualdi / wikipedia
JET SET – quando l’aeroporto sembrava via Veneto...
Aria di dolce vita al Festival Internazionale del film di Roma. Il regista Antonello Sarno ha presentato sabato 10 novembre un documentario su quei gloriosi anni visti da un’angolazione particolare: l’aeroporto. Nella belle époque del cinema italiano, tutti i divi mondiali sbarcavano a Ciampino e Fiumicino. Chi per girare un film, chi di passaggio, chi per una fuga d’amore. Roma era la Hollywood sul Tevere e Via Veneto il red carpet più luminoso. Il documentario ci racconta con materiale di repertorio proveniente dai cinegiornali come lo sbarco del divo all’aeroporto fosse di per sé una passerella. Molti divi lo pianificavano, tramite addetti stampa e agenti tutto veniva organizzato per conferire austerità alla star di turno. In questo senso, il lavoro di Sarno non poteva che aprirsi con la celebre scena dello sbarco di Anita Ekberg nel capolavoro di Federico Fellini, "La dolce vita". Una scena emblematica in cui si celebra mito e bellezza. Tuttavia non sempre i divi venivano trattati dai reporter con adorazione. Spesso i servizi dei cinegiornali venivano costruiti con rispettosa ironia in una sorta di sfottò che finiva col far sentire la star più vicina al pubblico. A questo proposito in "Jet set" sono raccolti alcuni esilaranti servizi sarcastici sulle celebrità.
Presenti alla proiezione due dive che hanno calcato quelle scene: Antonella Lualdi ed Elsa Martinelli. Ho chiesto loro di raccontarmi il primo viaggio in aereo della loro vita. Antonella Lualdi con grande ironia mi ha raccontato come la sua prima esperienza le sia costata molto cara: «Stavo lavorando a Parigi e mi avevano invitato al festival di Nizza. Era stato tutto programmato perché ci andassi e fossi di ritorno il giorno dopo per lavorare sul set. Al ritorno l’aereo ha ritardato e ho perso mezza giornata. Sono andata sul set, c’erano cinquecento comparse ferme e io ho dovuto pagarle tutte per mezza giornata. La produzione non ha voluto sentire ragione e me le hanno fatte pagare, hanno defalcato la cifra dal mio stipendio. Ho chiesto scusa e ho continuato a lavorare». In seguito la carriera della Lualdi l’ha portata a viaggiare molto, spesso in compagnia del marito Franco Interlenghi, entrambi ritratti con ironia nel documentario di Sarno. «Non solo mi constò caro, ebbi anche una paura tremenda la prima volta che presi l’aereo. Mi aggrappavo al braccio di quello vicino a me chiedendo se stavamo precipitando. L’aereo ballava tantissimo ma era solo una piccola perturbazione».
Elsa Martinelli con il piglio che la contraddistingue racconta: «La prima volta che ho viaggiato in aereo ero minorenne. Avevo quindici anni e andai in Sudafrica con l’Alitalia per fare un servizio come modella».
Ed è proprio Alitalia uno dei coproduttori di "Jet set – quando l’aeroporto sembrava via Veneto", confermando il proprio rapporto con il cinema. Da sempre la compagnia di bandiera è stata protagonista indiscussa dei viaggi su cui viaggiavano le star.
A breve il documentario sarà disponibile nella programmazione di intrattenimento di bordo sui voli Alitalia.
Andrea De Stefani
13/11/2012
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