VIVA L'ITALIA di Massimiliano Bruno al cinema

Lunedì il cast capitanato da Bruno ha presentato in anteprima alla stampa il film.
Il titolo del secondo lungometraggio di Massimiliano Bruno evoca l’omonimo film datato 1961 di Roberto Rossellini. Il titolo è identico ma le tematiche diametralmente opposte. Nel caso di Rossellini si racconta dei garibaldini che hanno lottato per unire e creare l’Italia. Nel caso di Bruno sono ritratti coloro che la stanno distruggendo l’Italia. Michele Spagnolo (Michele Placido) è uno di quei politici che contano e ha tre figli: Riccardo (Raul Bova), medico e socialmente impegnato; Susanna (Ambra Angiolini), attrice di fiction senza talento; Valerio (Alessandro Gassman), un incapace in carriera che deve tutto al padre. Colpito da una malattia, Michele perde il controllo dei propri freni inibitori, dice e fa tutto quello che gli passa per la mente mettendo a repentaglio se stesso, la famiglia e il partito. Verranno alla luce le malefatte del politico e i tre figli dovranno finalmente rimboccarsi le maniche.

Di questo malcostume imperante si è molto parlato in occasione della conferenza stampa con il cast di attori capitanati dal regista Massimiliano Bruno. Un film corale che raccoglie molti dei migliori attori italiani: Raoul Bova, Alessandro Gassman, Michele Placido, Ambra Angiolini, Imma Piro, Maurizio Mattioli, Edoardo Leo, Rocco Papaleo, Sarah Felberbaum.
Bruno propone un’interessante riflessione sul ruolo della commedia: «Credo la commedia in quanto tale sia un’espressione politica. Ce lo siamo un po’ dimenticato negli ultimi vent’anni. È stata eliminata la componente sociale che ha fatto grande la commedia italiana. L’obbiettivo primario è quello di far ridere ma deve esserci anche qualcosa di più profondo». Nello specifico, riguardo al suo lavoro sostiene di non essersi limitato a ritrarre lo squallore bensì di aver proposto un’immagine di trasformazione. «Siccome in Italia non è tutto marcio, uno deve cominciare a proporre un’immagine di trasformazione. Questo è quello di cui si occupa il mio film. Cambiando testa si potrebbe vivere meglio». Tutti i presenti concordano sulla necessità di dare alle nuove generazioni la speranza che le cose possano cambiare.
Vista l’attualità del tema sorge spontaneo chiedersi a chi si sono ispirati gli interpreti per dar vita ai loro personaggi. Placido afferma di essersi ispirato alla classe politica in generale, «ho pensato amaramente a tutti i politici che ci rappresentano. Credo non si sia salvato nessuno negli ultimi vent’anni, da destra a sinistra. I loro comportamenti non sono certo da padri della Repubblica». Mentre Imma Piro racconta: «Io nel film sono la moglie di Placido, una donna over 35 che si ribella. Il regista ha descritto anche una categoria di donne che malgrado i soldi, i bei figli, le comodità, si mette in macchina e manda tutti a quel paese. Se ne va via, si con la cameriera, si con l’autista e una grande macchina, ma è quello che ha a disposizione. Mi sono dovuta ispirare a Veronica!».
In occasione della conferenza stampa lo storico produttore Fulvio Lucisano ha ribadito che il cinema italiano sta affrontando una grave crisi e «se si continua cosi i film in Italia non si faranno più. Il settore cinematografico da lavoro a centocinquantamila persone, sarebbe una grave perdita. Il MiBAC praticamente non esiste e il ministro non ci da delle risposte».
Uno dei problemi fondamentali nel nostro paese è la distribuzione, molti film escono in pochi cinema di periferia o addirittura non saranno mai visti. Non è questo il caso di "Viva l’Italia" che gode di una buona visibilità e uscirà in 500 copie distribuite da 01 distribution. Dovrebbero essere molti di più i film italiani cosi largamente diffusi, allora sì, la gente potrebbe vederli e apprezzarli.

Andrea De Stefani

DATA DI USCITA: 25 ottobre
Durata: 111 min.
Distribuzione: 01 distribution
Trailer ufficiale: http://youtu.be/S3zdqZbECpA





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