photo © Ottavia Da Re
69. Mostra del Cinema di Venezia: La giuria del Premio Opera Prima
Michel Demopoulos, Isabella Ferrari, Matt Reeves, Bob Sinclar
nella Giuria del Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”
presieduta da Shekhar Kapur
Sono stati definiti i componenti della Giuria internazionale del Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis” della 69. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (29 agosto - 8 settembre 2012).
La decisione è stata presa dal Cda della Biennale presieduto da Paolo Baratta, su proposta del Direttore della Mostra Alberto Barbera.
Le personalità chiamate a fare parte della Giuria del Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”, presieduta dal regista e produttore indiano Shekhar Kapur (Elizabeth, Le quattro piume) sono:
• il critico e studioso cinematografico franco-ellenico Michel Demopoulos, Direttore del Festival di Salonicco per 14 anni (1991-2005)
• l'attrice italiana Isabella Ferrari, Coppa Volpi a Venezia nel 1995 per Romanzo di un giovane povero di Ettore Scola
• lo sceneggiatore e regista statunitense Matt Reeves, uno degli artefici del rinnovamento dei meccanismi televisivi americani degli ultimi 20 anni, creatore assieme a J.J. Abrams della serie tv Felicity e regista di Cloverfield (2007) e Blood Story (Let Me In, 2010)
• il produttore discografico e disc jockey francese Bob Sinclar, protagonista della scena dance ed elettronica mondiale e star indiscussa della consolle.
La Giuria assegnerà senza possibilità di ex aequo, tra tutte le opere prime di lungometraggio nelle diverse sezioni competitive della Mostra (Selezione ufficiale e Sezioni autonome e parallele), il Leone del Futuro - Premio Venezia Opera Prima Luigi De Laurentiis, e 100.000 USD messi a disposizione da Filmauro di Aurelio e Luigi De Laurentiis, che saranno suddivisi in parti uguali tra il regista e il produttore.
Negli ultimi anni si sono aggiudicati il Premio Venezia Opera Prima: Viaggio alla Mecca (Le grand voyage) di Ismael Ferroukhi (2004), 13 - Tzameti di Gela Babluani (2005), Khadak di Peter Brosens e Jessica Woodworth (2006), La zona di Rodrigo Plá (2007), Pranzo di ferragosto di Gianni Di Gregorio (2008), Engkwentro di Pepe Diokno (2009), Cogunluk (Majority) di Seren Yuce (2010), La-Bas di Guido Lombardi (2011).
La 69. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia avrà luogo al Lido dal 29 agosto all’8 settembre 2012.
E’ possibile chiedere informazioni sulla biglietteria della 69. Mostra a biglietteria.cinema@labiennale.org o per telefono allo 041/2726624 dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 19 e il sabato dalle 9 alle 13.
Note biografiche:
Michel Demopoulos (critico e studioso di cinema, Francia/Grecia)
Nato a Parigi, ha studiato cinema, letteratura e linguistica in Francia. Ha cominciato a lavorare nel 1976 come critico di cinema e di televisione per il quotidiano “Avghi” e per altre riviste. È stato redattore capo e poi direttore di “Synchronos Kinimatographos”, la più prestigiosa rivista greca di cinema (1975- 1982). Ha realizzato il mediometraggio L’Autre Scène, un documentario sul film di Theo Anghelopoulos O thiasos (1975, La recita). Dal 1981 al 1991 è stato direttore delle acquisizioni per il primo canale della televisione greca ERT e produttore della trasmissione settimanale di cinema sullo stesso canale. È stato responsabile della retrospettiva sul cinema greco che si è tenuta al Centre Pompidou di Parigi nel 1995, ed ha pubblicato il libro Le cinéma grec (cinema/pluriel, Paris, 1995). Ha diretto il Festival Internazionale di Salonicco dal 1991 al 2005. Ha pubblicato diversi volumi sul cinema e su registi cinematografici (Robert Bresson, Luis Bunuel, Claude Chabrol, Jean-Daniel Pollet...) e ha organizzato retrospettive e seminari sul cinema greco e su Theo Angelopoulos in tutto il mondo. Fa parte del consiglio di amministrazione del Media Program “Europa-Cinemas”. Dal 2006 al 2011 ha curato la programmazione ed è stato direttore esecutivo per le fiction e le co-produzioni per la televisione di stato TV ERT (Hellenic Broadcasting Corporation).
Isabella Ferrari (attrice, Italia)
Isabella Ferrari nel 1981 esordisce al cinema nel ruolo di Selvaggia in Sapore di mare di Carlo Vanzina. Negli anni ha lavorato in Italia e all’estero, con molti registi da Dino Risi a Jacques Doillon, da Gillo Pontecorvo a Marco Tullio Giordana. Nel 1990, ottiene una nomination ai Nastri d’Argento per l’interpretazione di Willy signori, e vengo da lontano di Francesco Nuti.
Nel 1995, vince la Coppa Volpi alla Mostra del Cinema di Venezia, come Migliore Attrice Non Protagonista nel Romanzo di un giovane povero di Ettore Scola con Alberto Sordi. Nello stesso anno ottiene anche una nomination ai Golden Globe come Miglior Attrice per Cronaca di un amore violato. Torna a Venezia nel 1996 con Escoriandoli di Antonio Rezza, presentato alla Settimana del Cinema italiano, quindi nel 1998 con Vite in sospeso di Marco Turco, sezione Prospettive, e nel 2000 con La lingua del Santo di Carlo Mazzacurati, in concorso. Tra le sue collaborazioni ricordiamo anche Amatemi di Renato De Maria (2004) e Arrivederci amore ciao di Michele Soavi (2006) con il quale ottiene una doppia nomination al David di Donatello e ai Nastri d’Argento. Nel 2008 è a Venezia con due film in concorso Il seme della discordia di Pappi Corsicato e Un giorno perfetto di Ferzan Ozpetek, con cui si guadagna il Premio Pasinetti e, ancora una volta, la nomination come Miglior Attrice ai Nastri d’Argento. Tra le sue ultime partecipazioni si ricordano Saturno contro di Ferzan Ozpetek (2006), Caos calmo di Antonello Grimaldi (2008), Due partite di Enzo Monteleone (2009), E la chiamano estate di Paolo Franchi (2012). Le interpretazioni in Caos Calmo e Due partite le valgono la candidatura sia al David di Donatello che ai Nastri d’Argento. In televisione, tra gli altri, ha collaborato con Renato De Maria in Distretto di Polizia, con Andrea Porporati in Storie di Laura. Precedentemente con Francesco Massaro, Luigi Perelli, Gianluigi Calderone. In teatro la troviamo nel 2006 in Due partite di Cristina Comencini, nel 2011 al fianco di Ennio Fantastichini ne Il catalogo di Jean-Claude Carrière, per la regia di Valerio Binasco e in Anestesia totale di e con Marco Travaglio per la regia di Stefania De Santis.
Matt Reeves (produttore, regista e sceneggiatore, Stati Uniti)
Nato a Rockville Centre, New York, Matt Reeves è uno sceneggiatore, regista e produttore americano. Ottiene per la prima volta l’attenzione del mondo del cinema nel 1992 con il suo corto Mr Petrified Forrest, dopo essersi laureato in cinema alla prestigiosa University of Southern California. Comincia a lavorare ad Hollywood lo stesso anno, quando un sceneggiatura che aveva scritto al college con il suo compagno di stanza Richard Hatem viene comprata dalla Warner Bros e fatta uscire col nome Under Siege 2: Dark Territory (Trappola sulla montagne rocciose). Reeves debutta nel 1996 come regista di lungometraggi con la commedia-dark, The Pallbearer (Tre amici, un matrimonio e un funerale) con Gwyneth Paltrow, David Schwimmer e Barbara Hershey. La sceneggiatura è stata scritta a quattro mani con Jason Katims ed è stata supportata dal Sundance Film Institute di Robert Redford. Il film è stato presentato nella sezione Un Certain Regard al Festival di Cannes nel 1996. Nel 1999, Reeves scrive insieme a James Gray la sceneggiatura di The Yards, con Mark Wahlberg, Joaquin Phoenix e Charlize Theron, molto apprezzato dalla critica e presentato in concorso al Festival di Cannes nel 2000. Reeves è anche uno dei creatori della famosa serie televisiva Felicity con l’attrice vincitrice del Golden Globe, Keri Russell. Lavora con J.J Abrams come produttore esecutivo e scrittore. Ha diretto numerosi episodi della quarta stagione della serie, incluso quello pilota per il canale televisivo WB. Torna ai lungometraggi nel 2008 come regista dell’apprezzato film horror-fantascientifico Cloverfield. Il film, che è stato prodotto con meno di 25 milioni di dollari, ha avuto grande successo ai botteghini americani e ha guadagnato in tutto il mondo 170 milioni di dollari. Il suo lungometraggio successivo Blood Story (Let Me In), da lui scritto e diretto, è stato presentato in anteprima al Toronto Film Festival nel 2010. Il film è il remake hollywoodiano del film svedese Let the Right One In (Låt den rätte komma in, 2008) diretto da Tomas Alfredson e tratto dall’omonimo libro di John Ajvide Lindqvist. Secondo Metacritic, Blood Story (Let Me In) è uno dei dieci migliori film del 2010 e il migliore nella categoria horror. Dopo Toronto, il film viene proiettato in molti altri festival cinematografici, sia in America che nel resto del mondo, ricevendo molti premi ed elogi. Il prestigioso National Board of Review l’ha incluso nella Top Ten dei film indipendenti del 2010. Attualmente Reeves sta scrivendo la sceneggiatura di un film per la Universal Pictures, basato sul brano cult 8 O’Clock in the Morning di Ray Nelson, sta lavorando anche a The Twilight Zone per la Warner Bros, This Dark Endeavor per Lionsgate-Summit e The Passage per Fox 2000. Vive a Los Angeles con sua moglie e suo figlio.
Bob Sinclar (dj e produttore discografico, Francia)
Quello di Bob Sinclar è uno dei nomi più gettonati sulla scena del clubbing. La carriera di questo pioniere del French Touch decolla negli anni ’90. Il soul e l’hip-hop sono le sue prime fonti di ispirazione, ma Bob Siclar non si è mai limitato alla sola musica house e techno, diventando uno degli artisti più eclettici nella sua professione. Ora famoso disc jockey e star dei club di tutto il mondo, ha realizzato una serie di remix di successo e lanciato innumerevoli hit, tra cui The Beat Goes On, What A Wonderful World, World Hold On, Love Generation e Rock This Party.
Bob Sinclar, come è facilmente intuibile, è un nome d’arte. È infatti lo pseudonimo di Christophe Le Friant, originariamente conosciuto come Chris ‘Le French Kiss’. È dopo aver visto il film francese di spionaggio diretto da Philippe de Broca, Come si distrugge la reputazione del più grande agente segreto del mondo (Le Magnifique, 1973) che nasce l'artista conosciuto come Bob Sinclar. Raggiunge rapidamente la fama nel 1998 grazie a Gym Tonic, una traccia house in cui viene campionata la voce di Jane Fonda. Nato in collaborazione con Thomas Bangaltar, il brano fa parte di Paradise, il primo album di Sinclar. Anche se il campione sonoro viene in seguito dichiarato illegale perché non autorizzato, questa traccia house con qualche influenza funky ed effetti “pumping” conquista tutti gli appassionati e rimane ancora un pezzo immediatamente riconoscibile da ogni fan della musica house che si rispetti.
Grazie ai numerosi brani di successo, Bob Sinclar si è facilmente costruito una solida fama come uno dei dj più talentuosi dell’intero panorama musicale internazionale. Dagli Stati Uniti al Sud America, dall’ Europa all’Asia e fino agli antipodi in Australia, i suoi dj set di musica house caratterizzati dalle sfumature dance e dai suoni morbidi sono decisamente inconfondibili e richiestissimi. La sua capacità di mixare voci, parti strumentali e base ritmica in un unico irresistibile set house infiamma ancora le piste da ballo di ogni club in cui si esibisce. Bob Sinclar è da sempre un inguaribile romantico. Anche oggi che è un disc jockey e produttore discografico di fama internazionale, nonché star dei club del mondo intero, non ha mai smesso di essere quell’adolescente curioso che si lascia trasportare dalla musica, costruendo un universo tutto suo attraverso i ritmi che lo conducono a un luogo diverso.
17/07/2012
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