Presentato a Roma THE BRAVE - RIBELLE firmato Disney Pixar che uscirà a settembre in Italia
Presenti all’incontro con la stampa: il regista Mark Andrews, la produttrice Katherine Sarafian, Noemi interprete della colonna sonora. Le voci italiane Enzo Iacchetti, Giobbe Covatta, Anna Mazzamauro e Shel Shapiro.
È un film innovativo per come tratta il tema delle “principesse”, «noi volevamo spezzare questa idea tradizionale della principessa. Il nostro intento era quello di creare un’antiprincipessa. Non riteniamo che la donna debba dipendere da un principe azzurro. La donna non deva necessariamente andare alla ricerca del 'e vissero per sempre felici e contenti'. Questo è quello che abbiamo cercato di fare in questo film» spiega il regista. Noemi, interprete della colonna sonora nella versione italiana afferma di riconoscersi nella protagonista del film d’animazione. E non solo per la capigliatura rossa che le accomuna. «Io ho sempre lottato tanto per affermare la mia personalità. Soprattutto musicalmente fin dall’inizio ho sempre cercato di giocare con la mie carte. Ho sempre lottato per le cose che mi piacevano, per la musica che mi piaceva fare, per le canzoni che mi piaceva cantare». In questo si riconosce Noemi nella protagonista del film, nella determinazione.
Anche Anna Mazzamauro si riconosce nel personaggio che doppia e ironizza sul fatto che sia una strega. «Credo la scelta sia caduta non casualmente su attori di teatro. Per questi personaggi, penso ci fosse bisogno di teatralizzarli vocalmente». Delle sue esperienze precedenti nel doppiaggio la Mazzamauro ricorda i primi approcci praticati quando era ancora una bambina, «un tipo di doppiaggio poco gratificante artisticamente» e la successiva esperienza in “Senti chi parla 2” dove doppiava la bambina, «era meraviglioso perché interpretavo il pensiero della bambina». Qui è stato più complicato, afferma l’attrice, «i problemi tecnici ci sono stati con questa meravigliosa, orrenda, bellissima, brutta, strega. Lo so che voi dite: 'che volevi doppià? La ragazza? Certamente no'. Mi ha affascinato perché credo di essere nella struttura della strega, aldilà delle battute. Il mio temperamento, il mio carattere, credo facciano parte della stregoneria o comunque dell’impeto del personaggio».
Per Enzo Iacchetti «Doppiare un cartone è molto divertente. Mi faceva ridere avere di fianco la voce di Shel o quella di Giobbe. Anche se loro fisicamente non erano lì. Sono divertenti i tre capi tribù a cui prestiamo la voce».