photo © Ottavia Da Re

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8. Festival Internazionale di Danza Contemporanea: Sylvie Guillem Leone d’oro alla carriera

E’ la ballerina Sylvie Guillem, una delle più grandi del nostro tempo, il Leone d’oro alla carriera dell’8. Festival Internazionale di Danza Contemporanea (Venezia, 8 > 24 giugno 2012). Lo ha deciso il Consiglio di Amministrazione della Biennale di Venezia, presieduto da Paolo Baratta, su proposta del direttore artistico del Settore Danza Ismael Ivo. La consegna del Leone d’oro avverrà nel corso del Festival, il 20 giugno nella Sala delle Colonne di Ca’ Giustinan, sede della Biennale (17.00).
In passato il riconoscimento alla carriera per la Danza era stato attribuito a Merce Cunningham (1995), Carolyn Carlson (2006), Pina Bausch (2007), Jirí Kylián (2008) e William Forsythe (2010).

“Protagonista superlativa di tanti classici del balletto – dai capolavori ottocenteschi ai titoli più recenti - ma anche duttilissima interprete per i grandi della coreografia contemporanea che hanno composto pezzi espressamente per lei e su di lei – da William Forsythe e Mats Ek fino ai nuovissimi Akram Khan e Russell Maliphant - Sylvie Guillem – recita la motivazione – ha plasmato un repertorio vastissimo unendo sensibilità drammatica, potenza fisica e tecnica estrema. E’ a partire dalle sue doti naturali che la Guillem ha ridisegnato la figura della ballerina, sfidando le leggi della fisica con estensioni prima inimmaginabili e virtuosismi acrobatici eseguiti con estrema naturalezza. Questa artista dalla carriera sfolgorante, che Nureyev volle étoile a soli 19 anni dopo l’exploit nel suo primo "Lago dei cigni", non cessa di trionfare ancora oggi sui più importanti palcoscenici, acclamata dalle platee di tutto il mondo, affrontando tecniche e stili diversissimi e coniugando popolarità con altissima qualità artistica”.

A Venezia e alla Biennale, Sylvie Guillem arriva - dopo una tournée che l’ha portata dall’Europa all’America - con il suo ultimo spettacolo, "6000 Miles Away", un trittico di pezzi che schiera le firme della coreografia contemporanea. Il fastoso programma della serata allinea il pas de deux "Rearray" di William Forsythe su musiche di David Murrow e l’assolo "Bye" di Mats Ek sulle note dell’ultima Sonata di Beethoven, entrambi per lei composti e da lei interpretati; a questi due pezzi si aggiunge il duetto da 27’52’’ di Jirí Kylián sulle musiche di Dirk Haubrich, interpretato questa volta da Aurélie Cayla e Kenta Kojiri. Lo spettacolo sarà in scena il 22 giugno al Teatro Malibran (ore 20.00).

Note biografiche
Sylvie Guillem
(Parigi, 1965)
Formatasi alla scuola dell’Opéra di Parigi, dove entra a 12 anni, a 16 è già nel corpo di ballo e a 19 étoile, la più giovane della storia dell’Opéra, nominata da Rudolf Nureyev per la sua interpretazione de Il lago dei cigni. In seguito interpreta tutti i ruoli principali del balletto classico, a volte con lo stesso Nureyev come partner. Lasciata l'Opéra nel 1989 per entrare al Royal Ballet come principal, vi tornerà dieci anni dopo in qualità di artista ospite per danzare nei ruoli principali.
Il suo repertorio, vastissimo, contempla tutti i più importanti titoli della tradizione classica: Giselle, Il lago dei cigni, Don Chisciotte, Romeo e Giulietta, La bella addormentata, Cenerentola, Notre-Dame de Paris, Raymonda, La Bayadère, L’histoire de Manon, Il principe delle pagode, fino a Boléro, Agon e Apollon musagète. Ma per lei hanno coreografato anche maestri contemporanei come William Forsythe (France Dance e In the Middle Somewhat Elevated, Rearray, Maurice Béjart (Mouvements Rythmes Etudes, Arépo, Sissi), Karole Armitage (GV 10), Mats Ek (Wet Woman, Smoke, Appartement) e l’hanno voluta registi come Bob Wilson (Le martyre de St Sébastien) e Robert Lepage (Eonnagata). Il suo interesse per la danza contemporanea è diventato costante soprattutto a partire dal 2003 e l’ha vista protagonista di coreografie di Russell Maliphant (Broken Fall, Tow) e Akram Khan (Sacred Monsters), lavori che hanno lasciato un segno sulla sua carriera.
Sul piano coreografico la Guillem ha lavorato a due adattamenti: Classique instinct e Giselle; mentre modella su di sé due pezzi storici di Mary Wigman, La danse d’été e Hexentanz.
Sylvie Guillem ha danzato in tutti i più importanti teatri del mondo, dal Teatro Kirov di San Pietroburgo, all'American Ballet Theater di New York, al Teatro alla Scala di Milano in tournée con l’Opéra prima e il Royal Ballet poi. Ma, parallelamente alla sua carriera in seno al Royal Ballet, la Guillem ha continuato ad esibirsi come free lance, calcando i palcoscenici di Lisbona, Firenze, Amburgo, Helsinki, Copenhagen, Vienna, Sofia, Pechino, Madrid, Monaco, Tokyo, Osaka, Nagoya, Atene, Francoforte, Roma, Losanna, Berlino, San Francisco, New York, Shanghai…
Fra i numerosi premi ricordiamo: il Prix Carpeaux a Parigi come miglior giovane ballerina dell’anno (1984), il Prix Andersen a Copenhagen come miglior ballerina (1988), seguiti dal Grand Prix National de la Danse, il Grand Prix Pavlova, il Grand Prix de la Danse del Ministero della Cultura francese (entrambi nel 1989). Le decorazioni al merito annoverano, nel 1988 la nomina a Commandeur des artes et de lettres; nel 1993 la Médaille de Vermeil de la Ville de Paris; François Mitterand la nomina, nel 1994, Chevalier de la Légion d’honneur; nel 1999 Officier de l’Ordre du Mérite; nel 2000 Gente Dame d’Honneur des Hospitaliers de Pomerol; nel dicembre 2002 Commander of the British Empire.

Per ulteriori informazioni
Ufficio stampa La Biennale di Venezia
Tel. 041/5218886/5218776
Fax 041/5218843
E mail: dmtpress@labiennale.org

23/05/2012

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