ALBERT CAMUS E IL NOSTRO TEMPO: un volume a cura di Goffredo Fofi e Vittorio Giacopini
A cura di Goffredo Fofi e Vittorio Giacopini
FORMATO: 15 x 21 cm
PAGINE: 184
FOTOGRAFIE: 15 in bianco e nero
Brossura con sovraccoperta
Collana Logos
Euro 19,90
“Insieme a Lo Straniero, si può oggi sostenere che Il primo uomo è il capolavoro narrativo di Camus, un autore a cui si è tornati sempre più spesso verificando quanto duraturo e necessario fosse il suo pensiero, e quanti motivi di riconoscenza noi abbiamo nei suoi confronti. Le sue posizioni politiche ci paiono più sagge e acute di quelle dei contemporanei, amici o rivali (e considerando Sartre come un amico e rivale assai meno rigoroso, coerente, acuto, pulito di lui). [...] E tuttavia è al Camus di Lo straniero e La peste e a quello di Il primo uomo che si tornerà continuamente, per consigliarne la lettura ai nuovi nati alla coscienza e alla conoscenza, a coloro che devono affrontare l’età adulta e cioè niente di meno che la Storia, nell’impreparazione cui li condannano famiglie, scuole, chiese, media. Il primo uomo come primo passo, primo alfabeto?”
Goffredo Fofi
Un volume che raccoglie contributi, testimonianze, ricordi e riflessioni di diversi autori qui riuniti dalla ferma convinzione che tornare a Camus voglia dire confrontarsi con pensieri e problemi che necessariamente ci appartengono e che devono appartenere a tutti noi.
Ecco dunque contributi, ricordi e riflessioni di diversi autori tra i quali, Nicola Chiaromonte, Goffredo Fofi, Alessandro Leogrande, con testimonianze di Albert Camus e Jean-Paul Sartre.
Gli scritti raccolti in questo volume, accompagnati da alcune foto che documentano la breve vita di Camus e i molti aspetti della sua esperienza, sono il segno di riconoscenza della cultura italiana nei confronti dell’insegnamento del grande narratore, filosofo, uomo di teatro, giornalista e militante politico.
Albert Camus ha segnato il suo tempo come nessun altro scrittore. Tradotto quasi in tutto il mondo, il suo modo di legare riflessione filosofica, narrativa e concrete battaglie politiche è stato d’esempio per migliaia di giovani del dopoguerra, quelli non irretiti negli schieramenti della guerra fredda.
Tra Lo straniero e La peste, la sua visione della storia e dell’esistenza, certamente non consolatoria e non complice, ha tuttavia cercato le vie della solidarietà tra gli individui, oppressi dai meccanismi sociali e dai limiti stessi della condizione umana. Insieme solitaire e solidaire, Camus ha indicato i modi della rivolta nell’apertura verso gli altri, con la celebre affermazione “mi rivolto, dunque siamo”.
Testi di:
Piergiorgio Bellocchio, Marcello Benfante, Alfonso Berardinelli, Marco Bresciani, Alessandro Bresolin, Franco Cassano, Nicola Chiaromonte, Francesco Ciafaloni, Francesco De Core, Marcello Flores, Goffredo Fofi, Vittorio Giacopini, Caterina Grignani, Nicola Lagioia, Alessandro Leogrande, Fabio Milana, Letizia Muratori, Lorenzo Pavolini, Stefano Velotti, e con testimonianze di Albert Camus e Jean-Paul Sartre.
Info: http://www.contrastobooks.com
17/04/2012
|