DIAZ ottiene il visto della censura: film per tutti. In sala da venerdì con 240 copie
Uscirà venerdì 13 aprile in 240 copie, dopo aver ottenuto il visto della censura, che permetterà a Fandango di distribuirlo senza divieti, "DIAZ" ("Don't Clean Up This Blood") di Daniele Vicari (già autore di "Velocità massima", "Il passato è una terra straniera"). Il film arriva in sala dopo aver ottenuto il secondo premio del pubblico, nella sezione Panorama del 62. Festival di Berlino, prodotto e distribuito da Fandango. Il film racconta i tragici fatti avvenuti presso la scuola Diaz nel corso del G8 di Genova del 2001. Un evento definito da Amnesty International "La più grave sospensione dei diritti democratici in un Paese occidentale dopo la Seconda Guerra Mondiale".
Tra i protagonisti: Elio Germano, Claudio Santamaria, Jennifer Ulrich, Davide Iacopini, Fabrizio Rongione, Ralph Amoussou, Mattia Sbragia, Alessandro Roja.
Sinossi:
Luca (Elio Germano) è un giornalista della Gazzetta di Bologna.
È il 20 luglio 2001, l’attenzione della stampa è catalizzata dagli scontri tra manifestanti e forze dell’ordine durante il vertice G8 di Genova.
In redazione arriva la notizia della morte di Carlo Giuliani. Luca decide di partire per Genova, vuole vedere di persona cosa sta succedendo.
Alma (Jennifer Ulrich) è un’anarchica tedesca che ha partecipato agli scontri. Sconvolta dalle violenze cui ha assistito, decide di occuparsi delle persone disperse insieme a Marco (Davide Iacopini), un organizzatore del Genoa Social Forum, e Franci, una giovane avvocato del Genoa Legal forum. Nick (Fabrizio Rongione) è un manager che si interessa di economia solidale, arrivato a Genova per seguire il seminario dell’economista Susan George.
Anselmo (Renato Scarpa) è un vecchio militante della CGIL e con i suoi compagni pensionati ha preso parte ai cortei contro il G8. Etienne (Ralph Amoussou) e Cecile sono due anarchici francesi protagonisti delle devastazioni di quei giorni. Bea e Ralf sono di passaggio e hanno deciso di riposarsi alla Diaz prima di partire.
Max (Claudio Santamaria), vicequestore aggiunto del primo reparto mobile di Roma, comanda il VII nucleo e non vede l’ora di tornare a casa da sua moglie e sua figlia.
Luca, Alma, Nick, Anselmo, Etienne, Marco e centinaia di altre persone incrociano i loro destini la notte del 21 luglio 2001. Poco prima della mezzanotte centinaia di poliziotti irrompono nel complesso scolastico Diaz-Pascoli, sede del Genoa Social Forum adibita per l’occasione a dormitorio. In testa c’è il VII nucleo comandato da Max, seguono gli agenti della Digos e della mobile, mentre i carabinieri cinturano l’isolato. È un massacro in piena regola.
Quando Max dà ordine ai suoi di fermarsi, è tardi. 93 persone presenti nella scuola, oltre ad essere in arresto, hanno subìto una violenza inaudita senza aver opposto alcuna resistenza.
Luca e Anselmo finiscono in ospedale, Alma dopo essere stata medicata viene condotta alla caserma di Bolzaneto. All’alba Etienne e i suoi amici escono dal bar dove si sono rifugiati durante la notte. Tutto è silenzio, deserto. Si fanno strada verso la Diaz, ma una volta dentro trovano solo sangue e distruzione.
Anche Marco non si trovava alla Diaz durante l’incursione. Ha passato la notte con Maria, una ragazza spagnola conosciuta in quei giorni. Quando la mattina, in una Genova devastata e irreale, raggiunge la scuola, la luce del sole mette ancor più in evidenza le proporzioni del massacro. Sconvolto raggiunge il suo ufficio, squilla il telefono: è la madre di Alma.
Marco non sa cosa sia successo alla ragazza ma promette che farà di tutto per trovarla. A Bolzaneto, per Alma e decine di altri ragazzi, l’incubo non è ancora finito.