PINA di WIM WENDERS in sala dal 4 novembre

Il film PINA, con il Tannztheater Wuppertal Pina Bausch, è il tributo di Wim Wenders all’arte unica e visionaria della grande coreografa tedesca, morta nell’estate del 2009.

PINA è un film per Pina Bausch di Wim Wenders. Il regista ci guida in un viaggio sensuale e di grande impatto visivo, seguendo gli artisti della leggendaria compagnia sulla scena e fuori, nella città di Wuppertal, il luogo che per 35 anni è stato la casa e il cuore della creatività di Pina Bausch.

Dopo la morte improvvisa di Pina Bausch, avvenuta nell’estate del 2009 durante la preparazione delle riprese, Wim Wenders ha attraversato un periodo di lutto e di riflessione, in cui è stato costretto a ripensare completamente la sua idea iniziale di fare un film su Pina Bausch. Il risultato è stato un film per Pina Bausch, realizzato utilizzando le coreografie che avevano scelto insieme – “Café Müller”, “Le Sacre du printemps”, “Vollmond” e “Kontakthof” – insieme a immagini e file audio della sua vita privata, e a riprese in 3D di alcuni membri della compagnia che nella primavera del 2010 hanno danzato ricordi personali dell’artista scomparsa, della sua natura meticolosa, critica e appassionata.

Nei loro vent’anni di amicizia, Wim Wenders e Pina Bausch non hanno mai abbandonato l’idea di fare un film insieme sulla danza. Ma solo oggi, grazie alle nuove possibilità offerte dalla tecnologia digitale 3D, Wenders ha avuto gli strumenti estetici per portare sul grande schermo la plasticità e le emozioni dello straordinario e innovativo teatro-danza della Bausch. Solo oggi, finalmente, è possibile trasferire sul grande schermo la dimensione dello spazio in cui avvengono danza e movimento, e in cui il nuovo cinema tridimensionale può accompagnare lo spettatore in un sensuale viaggio di scoperta.

WIM WENDERS SU PINA BAUSCH
CREATRICE DI UNA NUOVA FORMA D’ARTE


No, non c’era nessun uragano che spazzava il palcoscenico
c’erano solo… persone che danzavano,
che si muovevano in modo diverso da quello che conoscevo
e che mi commuovevano come mai nient’altro prima.
Dopo pochi istanti avevo già un groppo in gola,
e dopo qualche minuto di stupore incredulo
ho dato libero sfogo ai miei sentimenti,
e ho pianto senza ritegno.
Non mi era mai successo…
Forse nella vita, a volte al cinema,
ma non guardando le prove di uno spettacolo -
di danza, per giunta.
Quella non era danza, né pantomima o balletto,
e meno che mai opera.
Pina è, lo sapete,
la creatrice di una nuova arte.
Il Tanztheater – teatro-danza.

MOVIMENTO
Il movimento in sé non mi aveva mai emozionato,
lo davo per scontato.
Uno si muove, e basta. Tutto si muove.
Solo attraverso il Tanztheater di Pina ho imparato ad apprezzare
movimenti, gesti, pose, comportamenti, il linguaggio del corpo,
e a rispettarli.
Ogni volta che vedo una sua coreografia, anche per la centesima volta,
resto come folgorato e ri-imparo
che la cosa più ovvia e più semplice è anche la più commovente:
custodiamo un tesoro nel nostro corpo! La capacità di esprimerci senza parole.
E quante storie possono essere raccontate senza pronunciare una sola frase.


(Wim Wenders - Dal suo intervento al Premio Goethe 2008 assegnato dalla città di Francoforte a Pina Bausch)

12/10/2011

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