PRIMO SAPORE IL PANE: incontro con Predrag Matvejević a Mestre

Venerdì 30 settembre, ore 18.00
TEATRO TONIOLO, MESTRE - VENEZIA

La letteratura ha preso a bussare con crescente naturalezza alle porte dei teatri; i palcoscenici hanno scoperto così un nuovo protagonista assoluto, l'Autore. Nel caso di Predrag Matvejević, protagonista, nell’ambito de Il Gusto della Cultura, una giornata di saperi e sapori, della lectio magistralis Primo sapore il pane, al Teatro Toniolo di Mestre, venerdì 30 settembre alle ore 18.00 con ingresso gratuito, si tratta del ritorno a Venezia di un autore la cui storia personale e impegno intellettuale rappresentano da decenni un esempio di ricerca “militante” sulle radici comuni della cultura europea e mediterranea. Il Pane nostrum, come recita il titolo del suo ultimo libro, è un faro in grado di illuminare la storia di popoli e culture, tradizioni e sensibilità millenarie; oggetto e concetto inteso innanzitutto come metafora del vivere, ponte tra le civiltà, nutrimento dell'anima; l’occasione per ricordarci che le distanze culturali sono solo confini immaginari, destinati a svanire proprio partendo dalla vita quotidiana, dalla condivisione del cibo ordinario e sublimato, come appunto il pane.

«Culture lontane hanno nel grano delle radici in comune. È la storia delle prime farine dei nomadi, delle sacche dei viandanti e del pane dei frati: che è lo stesso dei mendicanti e dei carcerati», diceva lo scorso anno al Festival del Mediterraneo Matvejević; figlio egli stesso di un intreccio culturale assai vitale, capace di formare negli individui una lungimiranza oltre i limiti imposti da recinti culturali o contingenze storiche. Intellettuale "militante", conscio del valore del pensiero e della responsabilità personale del pensare e del dire, si è opposto a quelle che lui stesso chiama “democrature”, ovvero le moderne “dittature democratiche”. Dopo una lunga permanenza in Italia ha lasciato di recente il nostro Paese, per tornare a stabilirsi a Zagabria.

Un'occasione irripetibile quindi, quella del 30 settembre, per riflettere insieme sul valore dell’esistenza, e sul senso di libertà e dignità che nasce da un nutrimento essenziale della nostra storia comune, nella semplicità del Pane nostrum.

La critica su "Pane nostrum" (Garzanti, 2010):

Matvejević ci guida in un viaggio, bello e sorprendente, alla ricerca della nostre radici, un saggio di antropologia, ma anche di letteratura, di storia, di linguistica.
Paolo Mauri, La Repubblica, 11.09.2010

Che per raccontare un passato tanto denso occorressero sapienza, studio, impegno e arte lo dimostrano le pagine di questa saga mediterranea sul pane.
Rossana Sisti, Avvenire, 2.10.2010

Nato a Mostar (Bosnia-Erzegovina) da madre croata e padre russo, Predrag Matvejević è stato docente di Letteratura Francese all’Università di Zagabria e di Letterature comparate alla Sorbona di Parigi. Emigrato all’inizio della guerra nella ex-Jugoslavia, ha scelto una posizione “tra asilo ed esilio”. Prima in Francia e poi Italia dove ha ricoperto l’incarico di professore ordinario di Slavistica all’Università la Sapienza di Roma (1994-2008).Tra i suoi libri, tradotti in varie lingue, i più noti in Italia sono:

"Epistolario dell’altra Europa" (Garzanti 1992), in difesa dei diritti dell’uomo e, in particolare, degli intellettuali dissidenti di numerosi paesi dell’Est perseguitati dal potere. Per queste “lettere aperte”, scritte in nome di “un socialismo dal volto umano”, fu attaccato dalle istituzioni ufficiali e proclamato lui stesso dissidente.

"Breviario Mediterraneo" (Garzanti 2004), tradotto in più di venti lingue, ricostruisce in modo narrativo la storia “geo-poetica” del Mediterraneo e dei paesi che vi si affacciano: considerato dalla critica come un “saggio poetico”, un “poema in prosa”, un “diario di bordo” o un “romanzo sui luoghi”, “un libro geniale, fulminante, inatteso” secondo Claudio Magris, una “gaia scienza” secondo lo stesso autore.

"Pane nostro" (Garzanti, 2010), Prefazione di Enzo Bianchi, postfazione di Erri de Luca.

In Italia, Matvejević ha ricevuto il Premio Malaparte, il Premio Silone, il Premio Boccaccio, il Premio Obiettivo Europa, il Premio Marinità, il Premio Fregane, il Premio Feronia, il Premio Strega europeo 2003, Premio Tomizza, Premio Cultura del mare, Premio letterario di Salsomaggiore, Premio Libro del mare, Premio Umberto Saba. Tra i vari altri riconoscimenti internazionali, come il Prix du meilleur livre étranger, a Parigi e “Premio Europeo” a Ginevra, il governo francese gli ha consegnato la Légion d’honneur.

Il Presidente della Repubblica italiana gli ha concesso la cittadinanza per “la sua opera, accolta con grande favore nei più diversi paesi, che rappresenta il tramite fondamentale tra le tradizioni culturali dell’area balcanica con la civiltà europea”.

Le Università di Trieste e di Genova gli hanno conferito le Lauree honoris causa.

27/09/2011

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