A Roma una prima retrospettiva completa su Pablo Larrain

TaxiDrivers, rivista indipendente di cinema e il Fusolab, spazio creativo polifunzionale della periferia romana, hanno unito le proprie tensioni e passioni per dare vita alla prima retrospettiva completa dedicata al giovane cineasta cileno Pablo Larrain.

Impostosi all’attenzione del pubblico con il suo secondo lungometraggio, "Tony Manero", e presente alla Mostra del Cinema di Venezia dello scorso anno con "Post Mortem", Larrain si distingue per un fare cinema nel quale i temi dell’alienazione e di un individualismo esasperato sino a farsi mostruosa idiozia risultano l’effetto necessario di un ambiente politico-sociale (il Cile di Augusto Pinochet) che, controllando le singole esistenze dei suoi assoggettati, li priva completamente della possibilità di concepire e realizzare se stessi nella cornice di un autentico vivere comune.

Il cuore della sua opera (almeno di due dei suoi tre film: "Tony Manero" e "Post Mortem") sembra ruotare, appunto, attorno all’indagine del legame fra una politica ridotta a puro potere e la nuda vita, alla terribile esemplificazione che di esso ha fornito la dittatura cilena, triste conferma che “il sonno della ragione (politica) genera mostri”. Esseri umani implosi dentro se stessi, ridotti, risolti nell’orizzonte asfissiante di un’elementarità ferina, dove le uniche aspirazioni ancora possibili finiscono fatalmente per coincidere con la disperazione feroce di un delirio autistico.

Lo sguardo illuminato e illuminante di Larrain – spudorato nel suo desiderio di rendere, con disincanto assoluto, un panorama di tale nichilismo – è un pugno nello stomaco gratificante e necessario, attualissimo nella contemporaneità di un mondo, il nostro, nel quale il rischio di un rapporto perverso tra potere e vita è tutt’altro che scongiurato.

Avremo così la possibilità di conoscere e assorbire i primi tre lungometraggi di Larrain – con "Fuga", la sua opera prima, presentato per la prima volta con sottotitoli italiani.

Il 22 maggio, a chiudere la retrospettiva, la presentazione ufficiale in anteprima del DVD di "Post Mortem", della Archibald Film.

L’introduzione alle singole proiezioni sarà curata dai redattori di TaxiDrivers.

Ingresso libero.
Fusolab, via G. Pitacco 29 - Roma

PROIEZIONI

8 maggio, h. 21.00: "Fuga" (2006) v.o. con sottotitoli in italiano a cura di Simona Perrone.
Eliseo Montalbán, compositore talentuoso, è psicologicamente intrappolato dentro una partitura mai portata a termine e dall’episodio che l’ha generata: la morte di sua sorella, assassinata su di un pianoforte. Riccardo Coppa, musicista mediocre, si mette alla caccia del suo autore e della melodia incompiuta, con l’obiettivo di completarla e farla propria. Quadro che unisce follia, arte e conflitto creativo, delineando i tratti di quella descrizione della condizione umana dissociata ed estrema che emergerà pienamente matura in Tony Manero.

15 maggio, h.21.00: "Tony Manero" (2008) v.o. con sottotitoli in italiano. Vincitore del TFF (Torino Film Festival 2008)
1978: Santiago del Cile sotto dittatura. Raúl Peralta, 50enne analfabeta, è ossessionato da Tony Manero, alias John Travolta, protagonista de La febbre del sabato sera, film che spopola nelle sale cilene. Insieme ad un patetico gruppuscolo di anime perse che lo segue indefessamente nella sua follia, nel retro di un bar di periferia si esercita quotidianamente sui passi da disco-music del suo idolo, mettendo in scena il suo spettacolo. L’ossessione di riprodurre in toto l’essere Manero, lo porterà a commettere azioni disumane. Il sogno sembra a portata di mano quando Raúl scopre un concorso televisivo per sosia di Tony Manero. Neppure la repressione della polizia segreta che colpirà la sua improbabile famiglia potrà distoglierlo dal suo intento.

22 maggio, h. 21.00: Anteprima e presentazione del DVD "Post Mortem" (2010), v.o. con sottotitoli in italiano, edito da CG Home Video per Archibald Film, in uscita il 24 maggio 2011.
Parallelo sociale-privato della fine dell’utopia politica di Allende e dell’amore utopico di Mario, uomo di mezza età solitario e ai margini, che lavora come dattilografo in un obitorio. Con l’avvento del colpo di Stato di Pinochet, nel risucchio della repressione, pare coinvolta la vicina di casa di Mario, Nancy, ballerina di cabaret di quart’ordine di cui l’uomo è innamorato. Mario la troverà nascosta nella sua cantina. E mentre si accumulano inarrestabilmente i cadaveri da catalogare – tra cui quello dello stesso Allende –, Mario consuma alla stregua di una storia d’amore, quello che in realtà è solo un cinico, disperato rapporto di potere con Nancy. Entrambi antieroi, testimoni della perdita di identità di loro stessi e di un’intera nazione.

Info: www.taxidrivers.it

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Settimanale di informazione cinematografica - Direttore responsabile: Ottavia Da Re
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