Presentazione del libro di Lino Micciché: Patrie visioni Saggi sul cinema italiano 1930-1980
Mercoledì 15 dicembre alla Casa del Cinema di Venezia, ore 17, presentazione del libro di Lino Micciché Patrie visioni. Saggi sul cinema italiano 1930-1980 (Marsilio), accompagnata dalla proiezione del capolavoro di Luchino Visconti "Ossessione"
Critico, saggista, docente universitario, figura di primissimo piano nel campo degli studi cinematografici, fondatore e principale animatore della Mostra di Pesaro, per molti anni presidente del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici e ancora alla guida della Biennale di Venezia e del Centro Sperimentale di Cinematografia: tutto questo e altro ancora nel ricco profilo di Lino Micciché (1934-2004), che sarà ricordato mercoledì 15 dicembre alla Casa del Cinema di Venezia in occasione delLa presentazione del volume Patrie visioni. Saggi sul cinema italiano 1930-1980, curato da Giorgio Tinazzi e Bruno Torri e edito dalla Marsilio. Insieme al curatore, Giorgio Tinazzi, saranno presenti all’incontri Fabrizio Borin, Antonio Costa e Roberto Ellero. In chiusura, la proiezione di un film chiave nella storia del cinema italiano, non a caso più volte al centro delle analisi critiche di Micciché: l’opera d’esordio di Luchino Visconti Ossessione, girato negli anni di guerra, spartiacque fra il vecchio e il nuovo nell’Italia ancora sospesa tra fascismo e resistenza.
I saggi di Lino Micciché raccolti in volume riguardano tutti lo stesso argomento, il cinema italiano, centrale nell’esperienza storico-critica dell’autore, e nascono in buona parte da libri e convegni della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro, per analizzare, discutere, revisionare criticamente periodi o episodi particolari della storia del nostro cinema. I saggi sono dunque frutto principalmente del critico, ma pure, e insieme, dell’operatore culturale: in essi vi è ripetutamente traccia delle sue competenze ed esperienze nei diversi ambiti cinematografici, quelli riguardanti, oltre il linguaggio e l’arte filmica, l’economia, la politica, le istituzioni del cinema. E naturalmente vi è anche tutta una serie di rimandi ai diversi contesti (culturale, sociale, storico) che in qualche misura hanno condizionato l’ispirazione e la realizzazione delle opere filmiche. Un metodo e una pratica che giustamente Bruno Torri, in premessa, ascrive alla nozione di “critico totale”, capace di tenere sempre insieme i diversi registri dell’analisi filmica.
Ingresso libero all’incontro, sino ad esaurimento posti.
Prenotazione consigliata.
10/12/2010
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