FAR EAST FILM 12

Tutti i riflettori internazionali stanno per riaccendersi sull’atteso festival udinese!

L’edizione 2010 si aprirà venerdì 23 aprile, presentando una sessantina di titoli e due grandi retrospettive: una sulla gloriosa Shin-Toho - che sta al cinema giapponese come la factory di Roger Corman sta a quello americano - e l’altra su Patrick Lung Kong ispiratore del capolavoro di John Woo (Leone d’oro 2010) "A Better Tomorrow".

UDINE – 9 giornate di programmazione, dal 23 aprile al 1° maggio, e oltre 60 pellicole in arrivo da Cina, Hong Kong, Corea del Sud, Giappone, Thailandia, Indonesia, Malesia, Filippine, Singapore e Taiwan: sta per tornare Far East Film, il grande festival (anzi: la grande festa) con cui il Centro Espressioni Cinematografiche di Udine indaga gli spazi visivi e gli stili dell’Estremo Oriente!

Undici edizioni felicemente archiviate, il titolo di maggiore avamposto asiatico d’Europa meritatamente conquistato sul campo e, appunto, il Capitolo n.12 che si appresta ad entusiasmare l’affezionatissimo pubblico. Un pubblico vasto, come confermano i 50.000 spettatori del 2009, e vario, come testimonia la consueta folla di accreditati, giornalisti, addetti ai lavori. Basti pensare che produttori e distributori orientali contano sulla vetrina udinese per collocare i propri titoli sul mercato occidentale, forti anche del successo planetario di Departures (presentato in anteprima a Far East Film 11, subito dopo l’Oscar come migliore film straniero, e a breve, dal prossimo 9 aprile, atteso nelle sale italiane grazie alla Tucker Film emanazione del Centro Espressioni Cinematografiche di Udine insieme a Cinemazero di Pordenone).

Qualche anticipazione sul 2010? Gli organizzatori hanno messo a punto un cartellone denso e articolatissimo, ancora una volta in perfetto equilibrio tra presente e passato, dove si alterneranno preview, cult, riscoperte, incontri con gli ospiti (attori, registi, dive), senza dimenticare il ritorno delle grandi retrospettive.

La prima sarà dedicata a una delle più famose case di produzione giapponese, la Shin–Toho, che potremmo paragonare alla celeberrima factory di Roger Corman. Specializzata in film di genere, producendo noir crime thriller cruciali per la sintassi del cinema popolare nipponico, la Shin–Toho sarà analizzata a Udine attraverso 15 opere mai viste fuori dal Giappone e prodotte a cavallo tra gli Cinquanta e Sessanta.

La seconda retrospettiva vedrà continuare il percorso di ricerca e di approfondimento nella storia recente del cinema di Hong Kong: un focus incentrato sul cinema di Patrick Lung Kong, autore politicamente non allineato, figura chiave e regista di rifermento che anticipò nell’Ex Colonia Britannica la New Wave degli anni Ottanta diventando imprescindibile per registi e attori della nuova generazione. "A Better Tomorrow", il capolavoro noir metropolitano di John Woo (prossimo Leone d’Oro alla Carriera a Venezia), è il remake di un suo film iperrealista del 1967, "Story Of The Discarged Prisoner".

Info: www.fareastfilm.com

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Settimanale di informazione cinematografica - Direttore responsabile: Ottavia Da Re
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