MARCO PAOLINI: 7 OPERE IN DVD CON ESPRESSO E REPUBBLICA
Dal 30 dicembre, ogni settimana, il teatro civile e la narrazione
dell’attore veneto in una collezione unica
Una collana originale e, per alcune parti, inedita dedicata a uno dei grandi protagonisti del teatro italiano dei nostri giorni, nelle sue performance che hanno raccolto milioni di italiani nei teatri, davanti alla televisione e in tante location d’eccezione.
Repubblica e l’Espresso propongono una collana di dvd che raccoglie i momenti più forti del teatro di Marco Paolini. E il titolo d’apertura sarà un’esclusiva e un’anteprima: dal 30 dicembre è in edicola “Miserabili. Io e Margaret Thatcher”, la registrazione dello spettacolo allestito il 9 novembre al Porto di Taranto e trasmesso in diretta televisiva su LA7, la rete che da oltre due anni collabora con l’artista veneto diffondendo in prima serata, in chiaro e senza stacchi pubblicitari i suoi lavori.
Seguiranno poi, di settimana in settimana, “La macchina del capo”, un lavoro sull’infanzia e sulla primissima adolescenza, che scava senza nostalgia nei ricordi tra la famiglia, la colonia e le avventure nel campetto di pallone; “Il sergente”, ispirato al libro di Rigoni Stern “Il sergente nella neve”, che dall’interno di una cava di pietra bianca sui Colli Berici racconta la ritirata dei soldati italiani dalla Russia nel 1942-43; e ancora l’imperdibile “Vajont”, il testo che racconta frana del ’63 allestito sulla diga sotto il monte Toc, che ha tenuto incollati alla tv milioni di spettatori e che lo ha fatto conoscere al grande pubblico; la collana prosegue con “I TIGI a Gibellina”, sulla strage mai chiarita di Ustica, con il “Bestiario italiano”, una lunga “ballata” sulle tracce dei grandi poeti italiani contemporanei, e infine con “Il milione”, uno spettacolo-film sulla storia di Venezia fatto di immagini e frammenti di scena raccolti su di un palcoscenico galleggiante, con gli spettatori in barca, ma anche tra le dune del deserto.
Marco Paolini, da autore e interprete, pensa ogni spettacolo come un’occasione per dare emozione alla platea, interagendo anche con essa, sia dal vivo che davanti a una telecamera. È per questo che le sue grandi prove si sposano con location diverse, quello che conta è il rapporto con lo spettatore e l’emozione può essere veicolata da un palcoscenico teatrale ma anche da piattaforme galleggianti, da fabbriche dismesse, da cave abbandonate o da scenari costruiti con i container in un porto.
Paolini racconta fatti reali e storie reinventate per diventare spettacolo. In questo senso è attore e autore di un percorso drammaturgico originale, prettamente teatrale, perché di mestiere non fa lo storico né il documentarista. Con il teatro racconta le storie dell’Italia, quelle raccontate “male” o, peggio, mai raccontate. E l’affabulazione diventa teatro civile.
30/12/2009
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