FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM DI ROMA: I PREMI UFFICIALI DELLA QUARTA EDIZIONE

Una giuria internazionale composta da personalità del mondo delle arti e della cultura ha giudicato i film in concorso nell'ambito della Selezione Ufficiale. Milos Forman è il presidente, affiancato da Gabriele Muccino, Gae Aulenti, Jean-Loup Dabadie, Pavel Lungin, Senta Berger.
La giuria internazionale ha assegnato:

- Premio Marc'Aurelio d'Oro della Giuria al miglior film: "Brotherskab / Brotherhood" di Nicolo Donato
- Premio Marc'Aurelio d'Argento della Giuria alla migliore attrice: Helen Mirren per "The Last Station"
- Premio Marc'Aurelio d'Argento della Giuria al migliore attore: Sergio Castellitto per "Alza la Testa"
- Gran Premio della Giuria Marc'Aurelio d'argento: "L’uomo che verrà" di Giorgio Diritti

IL PREMIO ASSEGNATO DAL PUBBLICO
Il Festival Internazionale del Film di Roma prevede la partecipazione di tutti gli spettatori all'assegnazione del Premio Marc'Aurelio d'Oro del pubblico al miglior film - BNL. Ad ogni possessore di biglietto è stata consegnata, all'ingresso in sala, una tessera "gratta e vota" relativa al film in programmazione, con la quale il pubblico ha espresso il proprio gradimento. I film che hanno partecipato all'assegnazione del premio sono quelli in concorso della Selezione Ufficiale.
Il pubblico ha assegnato il:
- Premio Marc'Aurelio d'Oro del pubblico al miglior film – BNL: "L’uomo che verrà" di Giorgio Diritti

I PREMI ASSEGNATI DALLE GIURIE DI RAGAZZI

Due giurie, una composta da 29 ragazzi dagli 8 ai 13 anni e l'altra da 35 ragazzi dai 14 ai 17 anni scelti sul territorio nazionale, ha assegnato i premi della sezione Alice nella città.
- Premio Marc'Aurelio d'Argento Alice nella città sotto i 12 anni: "Last Ride" di Glendyn Ivin
- Premio Marc'Aurelio d'Argento Alice nella città sopra i 12 anni: "Oorlogswinter" / "Winter in Wartime" di Martin Koolhoven
- Menzione speciale: "Vegas" di Gunnar Vikene

IL PREMIO AL MIGLIOR DOCUMENTARIO

La giuria per i documentari diretta da Folco Quilici con Francesco Conversano, Salvo Cuccia, Giovanna Gagliardo, Gianfranco Pannone, Franco Piavoli e Sherin Salvetti ha assegnato il premio Marc'Aurelio d'argento al miglior documentario per la Sezione L’Altro Cinema | Extra.

- Premio Marc'Aurelio d'argento al miglior documentario per la Sezione L’Altro Cinema | Extra: "Sons of Cuba" di Andrew Lang

- Menzione speciale: "Fratelli d’Italia" di Claudio Giovannesi

- Menzione speciale: "Severe Clear" di Kristian Fraga

IL PREMIO ALLA CARRIERA
Dopo Sean Connery, Sophia Loren e Al Pacino, il Festival rende omaggio all'attrice che ha ricevuto più nomination nella storia dell'Academy, Meryl Streep. A lei viene assegnato il Premio Marc'Aurelio d'Oro alla Carriera.

Premio Marc’Aurelio Alice nella città sotto 12 anni al miglior film
LAST RIDE
di Glendyn Ivin, Australia, 2009, 90’

Cast: Hugo Weaving, Tom Russell, Anita Hegh, John Brumpton, Sonya Suares, Kelton Pell
Un road movie. Padre e figlio in fuga attraverso il deserto australiano. La decisione che il bambino è costretto a prendere durante il viaggio avrà un effetto devastante sulla vita di entrambi. Hugo Weaving porta sullo schermo una toccante interpretazione affiancato dal bravissimo attore emergente Tom Russel mentre Glendyn Ivin debutta nel lungometraggio dopo la Palma d’Oro a Cannes del 2003 per il miglior corto.

Premio Marc’Aurelio Alice nella città sopra i 12 anni al miglior film
OORLOGSWINTER / Winter in Wartime
di Martin Koolhoven, Olanda- Belgio, 2009, 103’

Cast: Martijn Lakemeier, Yorick van Wageningen, Jamie Campbell Bower
Tratto dal racconto di Jan Terlow OOrlogswinter ed in corsa nella rosa dei candidati come miglior film straniero all’Oscar® il film narra la perdita dell’innocenza di un ragazzo di 13 anni sullo sfondo della seconda guerra mondiale alle prese tra ciò che giusto e ciò che è sbagliato. Da segnalare nel cast l’astro nascente Jamie Campell Bower (Sweeney Todd:The Demon Barber Of Fleet Street, Rocknrolla, The Twilight Saga: New Moon, Harry Potter e i doni della morte: parte 1).

Premio Marc’Aurelio d’argento al miglior documentario
per la sezione L’altro Cinema | Extra
SONS OF CUBA
di Andrew Lang, Gran Bretagna, 2009, 88'

L’Havana Boxing Academy è il luogo nel quale Cuba fa crescere alcuni dei migliori pugili del mondo. L’accesso è riservato ai bambini di nove anni ospitati dal centro per tutto il periodo della loro formazione atletica. La boxe è spesso l’unico modo per uscire da una situazione di povertà e indigenza ma anche l’occasione per onorare nel mondo la forza della rivoluzione cubana. L'occhio di Andrew Lang entra all’interno di spazi fino ad ora inaccessibili mostrando la vita quotidiana di tre piccoli aspiranti campioni olimpici nel corso di otto mesi di durissimo allenamento. L'agonismo e la disciplina fisica si mescolano con sofferenze e conflitti che rendono la loro infanzia eroica e commovente.

Premio Marc’Aurelio d’oro del pubblico al miglior film-BNL
L’UOMO CHE VERRÀ
di Giorgio Diritti, Italia, 2009, 117’

Cast: Claudio Casadio, Alba Rohrwacher, Maya Sansa, Vito
Inverno, 1943. Martina, unica figlia di una povera famiglia di contadini, ha 8 anni e vive alle pendici di Monte Sole. Anni prima ha perso un fratellino di pochi giorni e da allora ha smesso di parlare. La mamma rimane nuovamente incinta e Martina vive nell'attesa del bambino che nascerà, mentre la guerra man mano si avvicina e la vita diventa sempre più difficile, stretti fra le brigate partigiane del comandante Lupo e l’avanzare dei nazisti. Nella notte tra il 28 e il 29 settembre 1944 il bambino viene finalmente alla luce. Quasi contemporaneamente le SS scatenano nella zona un rastrellamento senza precedenti, che passerà alla storia come la strage di Marzabotto. Opera seconda del regista di Il vento fa il suo giro.

Premio Marc’Aurelio d’argento della Giuria alla migliore attrice
HELEN MIRREN
The Last Station di Michael Hoffman, Germania, 2009, 112’

Cast: Helen Mirren, Christopher Plummer, James McAvoy, Anne-Marie Duff, Kerry Condon
Dopo quasi cinquant’anni di matrimonio, la Contessa Sofa, devota moglie di Leo Tolstoj, scopre improvvisamente che tutto il suo mondo va gambe all’aria. In nome della sua nuova religione utopica e delle sue idee anarco-cristiane, il grande romanziere russo ha rinunciato al titolo nobiliare e alle sue proprietà per diventare povero, vegetariano e celibe; potrebbe inoltre essere stato convinto da Chertkov, il suo discepolo, a lasciare i diritti dei suoi ironici racconti al popolo russo anziché alla famiglia. Con ogni stratagemma, la donna lotta ferocemente contro la comunità libertaria che si è installata in casa sua per quel che ritiene le appartenga. Allontanata da Tolstoj riuscirà a rivederlo solo in punto di morte, nell’ultima stazione. Il film è tratto dal romanzo omonimo di Jay Parini.

Premio Marc’Aurelio d’argento della Giuria al migliore attore
SERGIO CASTELLITTO
Alza la testa di Alessandro Angelini, Italia, 2009, 84’

Cast: Sergio Castellitto, Gabriele Campanelli, Anita Kravos, Giorgio Colangeli
Mero, operaio specializzato in un cantiere nautico, è un padre single. Lorenzo, il figlio nato da una relazione con una ragazza albanese, è la sua unica ragione di vita e il sogno dell’uomo è che il ragazzo diventi un campione di boxe, riscattando così la sua anonima carriera da dilettante. Per questo lo allena duramente, insegnandogli giorno dopo giorno a tirar pugni e a proteggersi dai colpi bassi della vita. L’equilibrio di questo rapporto è sconvolto dal ritorno di Denisa, la madre di Lorenzo, e dall’incontro tra il figlio e la giovane Ana. Le prove per Mero non sono finite e dovrà confrontarsi con il dolore, con i propri pregiudizi e con la lontananza del nostro Nord Est. Angelini ha debuttato alla prima edizione del Festival di Roma con L’aria salata.

Gran Premio della Giuria Marc’Aurelio d’argento
L’UOMO CHE VERRÀ
di Giorgio Diritti, Italia, 2009, 117’

Cast: Claudio Casadio, Alba Rohrwacher, Maya Sansa, Vito
Inverno, 1943. Martina, unica figlia di una povera famiglia di contadini, ha 8 anni e vive alle pendici di Monte Sole. Anni prima ha perso un fratellino di pochi giorni e da allora ha smesso di parlare. La mamma rimane nuovamente incinta e Martina vive nell'attesa del bambino che nascerà, mentre la guerra man mano si avvicina e la vita diventa sempre più difficile, stretti fra le brigate partigiane del comandante Lupo e l’avanzare dei nazisti. Nella notte tra il 28 e il 29 settembre 1944 il bambino viene finalmente alla luce. Quasi contemporaneamente le SS scatenano nella zona un rastrellamento senza precedenti, che passerà alla storia come la strage di Marzabotto. Opera seconda del regista di Il vento fa il suo giro.

Marc’Aurelio d’oro della Giuria al miglior film
BROTHERSKAB / Brotherhood
di Nicolo Donato, Danimarca, 2009, 90’

Cast: Thure Lindhardt, David Dencik, Signe Egholm Olsen
L’italo-danese Nicolo Donato, fotografo di moda piuttosto conosciuto dopo esser stato anche tuttofare a Zentropa, la casa di produzione di Lars Von Trier, debutta con un film dal tema urticante, ma attualissimo. Lars (Thure Lindhardt) lascia l’esercito ed entra a far parte di un gruppo neonazi, che organizza raid punitivi contro arabi e omosessuali. L’apprendistato alla ‘fratellanza’ è duro e Lars viene affiancato dal mentore Jimmy incaricato di testarne l’affidabilità e la preparazione sui testi fondamentali stile Mein Kampf. Imprevedibilmente, tra i due scoppia la passione. Un amore vissuto in segreto, finchè alla fine le regole razziste e violente del gruppo metteranno gli amanti di fronte all’inevitabile contraddizione: tradire i ‘fratelli’ di ideologia o tradire l’altro e i propri sentimenti. Qualunque sia la scelta, porterà dritti alla violenza, fisica o mentale.

Marc’Aurelio d’Oro alla carriera
MERYL STREEP
Dopo Sean Connery, Sophia Loren e Al Pacino, il Festival rende omaggio all'attrice che ha ricevuto più nomination nella storia dell'Academy.

Menzioni speciali

"Fratelli d’Italia"
di Claudio Giovannesi, Italia, 2009, 90’

Tre adolescenti stranieri, o meglio, italiani di seconda generazione, porgono alla videocamera, senza cautele, aspirazioni, affetti, humour e rabbia. L'attesa, il risentimento, il sogno e anche l'ironia o l'isolamento come difesa: un laboratorio multiculturale a cielo aperto dove la cadenza rumena, i riti islamici e un fidanzato in Ukraina scandiscono un vissuto a cavallo tra mondi remoti e incombenti il cui unico spazio di sintesi è la vita e il corpo di un teenager. Tutti frequentano lo stesso istituto tecnico di Ostia, dove l'occhio mobile e fiancheggiatore del film costruisce, con scattante curiosità e alcun pregiudizio, la scena viva e cruciale dell'identità e dell'integrazione.

Sezione L’Altro Cinema | Extra

"Severe Clear"
di Kristian Fraga, Usa, 2009, 93’

Il materiale girato dal luogotenente dei Marines Mike Scotti durante l’invasione dell’Iraq del 2003 non sarebbe mai dovuto diventare un documentario. Nella sua videocamera si depositano i suoni più torvi e le immagini più crude della guerra. Al suo ritorno, insieme al filmmaker Kristian Fraga, ha ricostruito i suoi anni nel deserto in cui il cinema dà forma alla spietata realtà del campo di battaglia, creando un prodotto dall’effetto dirompente. Nell’epoca della “guerra in televisione” che, spesso, occulta la verità e crea un abisso tra i nostri occhi e le cose, Severe Clear proietterà lo spettatore in un vissuto palpitante e minaccioso rielaborato da uno stile che non ha padri oltre se stesso.

"Vegas"
di Gunnar Vikene, Norvegia, 2009, 108’

Cast: Jørgen Hausberg Nielsen, Karoline Stemre, Sindre Kvalvåg Jacobsen, Anders Baasmo Christiansen, Gregory Hines
Non è possibile scegliere la famiglia ma è possibile scegliere i propri amici. Tre vite, tre percorsi, tre storie diverse che si fondono in una. Un viaggio di amore, odio e fiducia, in cui alla fine ognuno troverà la propria strada. Gunnar Vikene esponente di spicco della cinematografia scandinava riesce ancora una volta a descrivere con efficacia il disagio giovanile in un paese come la Norvegia dove il tasso dei suicidi è tra i più alti d’Europa.

23/10/2009

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