RECORD DI COPIE IN 3D PER L’ERA GLACIALE 3, DAL 28 AGOSTO AL CINEMA

L’ERA GLACIALE 3 – L’ALBA DEI DINOSAURI sarà al cinema domani, venerdì 28 agosto, con un’uscita record in 3D di oltre 250 copie, per un totale complessivo di sale che supera le 900.

Si tratta di una delle più importanti uscite di tutti i tempi in Italia e, per la Twentieth Century Fox che distribuisce il film, dell’uscita più grande in assoluto.

Dopo l’incasso record di oltre 20 milioni di euro dell’episodio precedente, L’ERA GLACIALE 3 – L’ALBA DEI DINOSAURI, attesissimo terzo capitolo delle avventure degli eroi sottozero, arriva in Italia sulla scia degli enormi incassi al botteghino mondiale, dove ha già totalizzato oltre 800 milioni di dollari, di cui quasi 200 soltanto negli Usa, cifre che ne fanno uno dei più grandi successi dell’anno.

L'ERA GLACIALE 3 - L'ALBA DEI DINOSAURI Gli eroi sotto zero dei blockbuster mondiali “L’era glaciale” (Ice Age) e “L’era glaciale 2 – Il disgelo” (Ice Age: The Meldown) sono tornati in un’avventura incredibile... destinata a fare storia. Scrat sta ancora cercando di catturare l’inafferrabile ghianda (e intanto forse troverà il vero amore); Manny ed Ellie attendono la nascita del loro cucciolo di mammuth; Sid il bradipo si mette nei guai quando decide di mettere su famiglia con alcune uova di dinosauro che ha trovato; Diego la tigre dai denti a sciabola si domanda se non si stia “rammollendo” ad andare in giro con i suoi amici. Il gruppo deve all’improvviso partire in missione per salvare lo sfortunato Sid e si avventura in un misterioso mondo sotterraneo, dove avvengono incontri ravvicinati con dinosauri, piante battagliere e altri animali feroci, e dove vive una donnola combattiva di nome Buck, orba di un occhio, sempre a caccia di dinosauri.
L’ERA GLACIALE 3 – L’ALBA DEI DINOSAURI ha tutto ciò che il pubblico ha amato nei primi due film, ma la commedia di animazione è più ricca di azione e di effetti spettacolari, oltre ad essere (in molti casi) impreziosita dal 3-D. I nostri amati eroi vivono un’avventura inedita e, al loro fianco, troviamo alcuni nuovi personaggi memorabili.
Un’altra novità in questo terzo episodio dell’Era glaciale è un immenso e incredibile mondo sotterraneo popolato di dinosauri. Il lussureggiante ambiente, in netto contrasto con l’habitat invernale dei primi due film, fa apparire poca cosa la vastità del mondo di ghiaccio sovrastante. Questo territorio è pieno di pericoli – piante carnivore, creature gigantesche, una donnola indemoniata e un’astuta e romantica compagna per Scrat, di nome Scrattina – e di luoghi dai nomi minacciosi, come l’Abisso della morte. Perfino Manny il mammuth, il più grande e autorevole mammifero dell’Era glaciale, si sente inerme in questo mondo immenso.
Il nuovo mondo nasce dal desiderio dei realizzatori di immergere i personaggi dell’Era glaciale in situazioni differenti e metterli di fronte a sfide impreviste. “Vogliamo vedere fin dove possiamo spingere i personaggi”, dichiara Lori Forte, che nel 1999 aveva lanciato l’idea del film “L’era glaciale” (Ice Age) e che ha prodotto tutte e tre i film. Il regista Carlos Saldanha, che ha diretto “L’Era glaciale 2 – Il disgelo” (Ice Age: The Meltdown), aggiunge: “L’ERA GLACIALE 3 – L’ALBA DEI DINOSAURI è di gran lunga il più ambizioso dei tre film. I nostri eroi, che conoscono solo l’Era glaciale e il successivo disgelo, vengono catapultati in un mondo con cui non hanno alcuna familiarità”. Il co-regista Michael Thurmeier aggiunge che il film ha un look nuovo e una prospettiva più ampia. “In un certo senso, ha le caratteristiche di diversi generi cinematografici e la cosa mi ha letteralmente catturato. È sempre una commedia brillante guidata dai personaggi, ma il mondo e le creature che vivono nel sottosuolo danno una prospettiva epica all’avventura e questa è una novità nella saga dell’Era glaciale”.
Il nuovo capitolo della grande avventura degli amici dell’Era glaciale inizia con il variegato gruppo familiare composto dal mammuth Manny, la moglie Ellie (in attesa di un cucciolo di mammuth), Sid il bradipo, Diego la tigre dai denti a sciabola e gli opossum Crash e Eddie. La loro vita sta cambiando e ognuno sta trovando il proprio posto nella famiglia. “Volevamo mantenere la risonanza emotiva dei film precedenti, con Manny, Sid e Diego che cambiano profondamente e i loro rapporti che, di pari passo, si evolvono”, spiega il co-sceneggiatore Michael Berg. “I personaggi sono diventanti talmente familiari per noi negli anni, che ci stanno veramente a cuore e vogliamo che ce la facciano, qualunque cambiamento stia avvenendo”, aggiunge Peter Ackerman che, insieme a Berg, ha scritto la sceneggiatura.
Manny, leader de facto del gruppo, si prepara ad affrontare una nuova sfida: la paternità. Sta prendendo la cosa molto seriamente, al punto da tentare di rendere più sicuro l’ambiente naturale in cui vivrà il cucciolo in arrivo, rimuovendo i numerosi massi, rami e altri potenziali “pericoli” presenti nei paraggi...

L’ERA GLACIALE 3 – L’ALBA DEI DINOSAURI alza ulteriormente la posta in gioco per Scrat, affiancandogli una rivale nella caccia alla ghianda: un’astuta e attraente femmina di scoiattolo/topo di nome Scrattina. La battaglia tra i due sessi aggiunge un nuovo livello di divertimento e azione, oltre a una nota romantica all’assillato personaggio. In effetti, per la coppia di roditori lo sbocciare dell’amore va di pari passo con la lotta per la ghianda, ad esempio nella scena in cui i due sono prima aggrovigliati, poi impegnati in una sorta di danza sulle note del classico di Lou Rawls "You’ll Never Find Another Love Like Mine". “Quando ci siamo dedicati a tracciare la scena”, ricorda il regista Carlos Saldanha, ci siamo detti: ‘D’accordo, stanno lottando per la ghianda. Che cosa possiamo fare per trasformare una normale scena di lotta in una situazione romantica, ma sempre ricca di azione?”. La sequenza che ne è scaturita, come molte altre, testimonia il desiderio dei realizzatori di esplorare nuovi territori in ogni film della serie. Anche l’oggetto del desiderio – la ghianda – ha un ruolo più ampio in questo film, poiché da essa scaturisce una melodia ispirata alla canzone di Gilbert O’Sullivan Alone Again (Naturally), con testi nuovi scritti dal co-sceneggiatore Yoni Brenner.
Scrattina, come tutti i personaggi dell’Era glaciale, è stata disegnata dal celebre artista Peter de Sève, che ha collaborato ai film fin dal primo “L’Era glaciale”. I due roditori sono fisicamente simili, ma con alcune importanti distinzioni. “Scrattina e è più in gamba di Scrat”, sottolinea de Sève. “Ed è più raffinata ed evoluta”.
Karen Disher, a capo dello story department, dà voce a Scrattina. Ma le sue responsabilità vanno ben oltre il lavoro vocale. Mentre la trama principale del film, scritta da Michael Berg & Peter Ackerman, Mike Reiss e Yoni Brenner, si ispira a una storia di Jason Carter Eaton, lo story department, lavorando a stretto contatto con Saldanha, ha avuto il compito di ideare le scene di Scrat e Scrattina. La Disher e il suo team sono stati ben lieti di poter creare nuove sfide per l’amato Scrat. “Lavorare sulle scene di Scrat e Scrattina è la forma più pura di animazione”, osserva lei.
Un altro personaggio nuovo nell’universo dell’Era glaciale è Buck, una spericolata donnola leggermente fuori di testa e orba di un occhio, caduta accidentalmente nel mondo sottostante. Lì ha incontrato Rudy, un terrificante dinosauro albino che gli ha cavato un occhio – mentre Buck gli ha strappato un dente – durante il loro primo, fatale incontro. Come il Capitano Achab di Moby Dick, Buck ha votato la sua vita alla vendetta contro la creatura gigantesca che lo ha sfigurato. “Ci è sempre piaciuta l’idea di un avventuriero, qualcuno caduto per errore nel mondo sbagliato, ma che ha trovato il proprio destino nell’ossessione per il dinosauro bianco Rudy”, afferma Saldanha. “Ciò gli dà uno scopo, un vantaggio, ma anche un senso di divertimento”. Aggiunge il co-sceneggiatore Michael Berg: “Buck si è trasformato in una sorta di creatura mitologica, e ciò lo rende simpatico e incontenibile”.
Buck, mammifero solitario in un mondo di lucertole gigantesche, vive nell’isolamento da molto tempo, forse troppo, per cui è solito parlare ad alberi e arbusti che lo circondano. Il co-sceneggiatore Yoni Brenner spiega che trovare la causa dei comportamenti esagerati di Buck è stata una priorità. “Carlos [Saldanha] voleva essere certo che individuassimo una ragione per la pazzia di Buck. “Volevamo dare radici al suo comportamento, almeno un po’. Buck doveva non solo essere molto divertente, ma anche avere una sua storia e avere quindi senso come personaggio”.
Il co-sceneggiatore Peter Ackerman aggiunge che, quanto più tempo si dedicava al personaggio, tante più domande emergevano a cui bisognava dare una risposta. “Ci siamo domandati chi fosse, che cosa ci facesse nel mondo sotterraneo, che effetto avrebbero avuto su di lui i personaggi appena giunti dall’Era glaciale, se avrebbe voluto unirsi a loro”.
Buck ha un vantaggio anatomico nell’affrontare il pericoloso ambiente e la sua sempre più malefica nemesi Rudy: l’ideatore del personaggio Peter de Sève, gli animatori, sotto la supervisione del loro responsabile Galen Tan Chu, e gli allestitori hanno reso il personaggio ultra-snodato e agilissimo. “Buck è un po’ pazzo, ma anche molto atletico, quindi abbiamo amplificato la sua capacità di allungarsi, avvolgersi e attorcigliarsi a spirale”, afferma de Sève. “Con un unico occhio, Buck è visivamente ancora più impressionante e ha rappresentato una bella sfida per gli animatori”.
Lo spirito avventuroso e gli scherzi sono tratti caratteristici degli irrequieti fratelli opossum Crash e Eddie, che abbiamo già conosciuto ne “L’Era glaciale 2 – Il disgelo” (Ice Age: The Meltdown). Crash è sempre il marsupiale chiacchierone che ama gli sport estremi e si mette nei pasticci. Insieme al fratello Eddie, Crash non vede l’ora di unirsi a Buck per esplorare il mondo al di sotto dei ghiacci e dare un calcio nel fondoschiena di qualche dinosauro.
Crash, Eddie, Manny, Ellie e Diego seguono l’amico Sid e la mamma dei tre cuccioli di dinosauro nel misterioso mondo che si trova sotto i ghiacci, un mondo di cui ignoravano l’esistenza e che non somiglia a nulla che abbiano mai visto. Il mondo sotterraneo popolato di dinosauri ha una scala completamente nuova rispetto all’universo dell’Era glaciale. È vasto e pericoloso, ma anche stupendo, tranquillo e pieno di meraviglie. È un mondo di rischi inimmaginabili e di sorprese incantevoli.
Gareth Porter, responsabile del reparto assemblaggio, spiega la difficoltà di portare in vita questo mondo: “Volevamo creare un luogo pieno di insidie, in modo che i personaggi incontrassero una serie di ostacoli lungo la loro strada. Abbiamo lavorato a stretto contatto con il reparto design per definire la vastità del territorio attraverso ampie panoramiche, che sono in contrasto con i set più raccolti, dove abbiamo potuto sviluppare i personaggi senza che le viste spettacolari li mettessero in ombra durante il loro viaggio. In uno spazio così ampio, il delicato equilibrio tra una visione epica e il mondo più intimo dei personaggi aiuta a mantenere l’attenzione focalizzata sull’evolversi della vicenda, facendo sentire il pubblico vicino ai personaggi e sorprendendolo con scene di azione emozionanti”.
Il direttore artistico Michael Knapp ha stabilito un linguaggio visivo basato sul colore, l’illuminazione e le forme, per aiutare a definire il mondo sotterraneo. “I colori e i toni sono lussureggianti”, egli spiega. “Si riesce a percepire l’umidità e a vedere la luce del sole che filtra attraverso le goccioline di vapore. È una sorta di enorme serra sotto vetro”.
L’illuminazione di questo mondo è stata una sfida formidabile. “Non volevo che sembrasse una caverna, quindi abbiamo immaginato alcuni modi per far arrivare fin laggiù la luce, così da dare la sensazione di essere all’aperto e la percezione del tempo che passa”, aggiunge Knapp. Il cielo del mondo sotterraneo è letteralmente un enorme strato di roccia e ghiaccio attraverso cui filtra la luce dal mondo sovrastante. “Il nostro ‘cielo’ è in realtà un tetto”, spiega il supervisore dell’illuminazione Haji Uesato. “Per questa ragione gli abbiamo dato una tonalità blu”.
Gli abitanti del mondo sotterraneo hanno rappresentato un’altra sfida unica per i realizzatori. Come osserva Peter de Sève, in un mondo cinematografico post-Jurassic Park, non era facile trovare qualcosa di nuovo per i dinosauri. “Cinematograficamente, siamo tutti cresciuti con determinati modelli di T-rex, triceratopo e branchiosauro”. Ma de Sève, il regista Saldanha e i numerosi creativi e tecnici coinvolti nella produzione si sono dati da fare per introdurre nel film nuove specie di dinosauri, tra cui i guanlong, carnivori aggressivi che cacciano in gruppo, dotati di un muso a punta e una cresta sul capo.
De Sève ha lavorato a stretto contatto con il reparto modelli, guidato da David Mei, per mettere a punto i personaggi, sia quelli nuovi sia quelli già noti alle legioni di fan dell’Era glaciale. Per quanto riguarda la creazione dei dinosauri, Mei afferma: “Sono reali e terrificanti, ma vivono nel film e non nel mondo reale”.
Al di sopra del mondo sotterraneo, troviamo un ambiente più familiare: la vasta tundra ghiacciata introdotta nel primo film della serie. L’ambiente è stato ampiamente ricreato per il nuovo film, anche se ne “L’Era glaciale 2 – Il disgelo” (Ice Age: The Meltdown) venivano rappresentati ambienti in cui il ghiaccio si stava sciogliendo. “Ne L’ERA GLACIALE 3 – L’ALBA DEI DINOSAURI, diamo la sensazione che il mondo si sia raffreddato nuovamente”, spiega Michael Knapp. “Il disgelo è finito. Parlando in termini di stagioni, il primo film segna il passaggio dall’autunno all’inverno, il secondo è la transizione dall’inverno alla primavera e quest’ultimo ripristina l’Era glaciale”.
David Mei e il suo reparto modelli hanno ideato due scenari digitali di fondo: uno per il paesaggio ghiacciato del mondo sovrastante e uno per l’immenso e lussureggiante mondo che si trova al di sotto – avvalendosi dei computer dei Blue Sky Studios. L’ideazione e la costruzione virtuale dei set hanno presentato particolari vantaggi nel portare in vita la dimensione e la vastità dei due mondi. “Il computer non sa di essere un computer, quindi possiamo dirgli che un’unità corrisponde a un miglio”, spiega Mei. “Quando costruiamo un set in un computer, la scala è in miglia; ecco quindi che il set del mondo sotterraneo è grande letteralmente quanto la Contea di Westchester. E possiamo effettuare le riprese in qualunque direzione vogliamo”.
Quando il reparto modelli ha ultimato il lavoro dei set e dei personaggi, è stata la volta del team guidato da Jeff Brodsky, che ha dotato i personaggi di ossa e movimenti, oltre a creare strutture di scheletri, muscolature, espressioni del muso e il controllo di mascelle, fronti, sopracciglia e palpebre. Il reparto layout e il responsabile Robert Cardone hanno assicurato la continuità tra una ripresa e l’altra, garantendo il corretto flusso delle sequenze. Il reparto animazioni, guidato dal supervisore senior Galen Tan Chu, si è occupato di qualunque cosa fosse in movimento, svolgendo un ruolo chiave nel caratterizzare i personaggi. Il “nodo” attraverso cui è passato tutto il flusso di lavoro è il montaggio, a capo del quale troviamo Harry Hitner.
Un elemento nuovo nella realizzazione del film è il 3-D. Gli spettatori potranno osservare (in molti cinema) i loro personaggi preferiti, oltre ad alcuni nuovi straordinari ambienti, in 3-D digitale. I realizzatori de L’ERA GLACIALE 3 – L’ALBA DEI DINOSAURI hanno voluto sfruttare le possibilità offerte da questo processo con l’intento di offrire al pubblico un’esperienza full-immersion e non per suscitare maggiore stupore o spavento negli spettatori. “Il 3-D ci ha resi più consapevoli della composizione, della posizione delle macchine da presa e dei personaggi”, dichiara Saldanha. “Nessuna inquadratura doveva sollecitare in maniera eccessiva l’attenzione. Se il 3-D poteva migliorare una particolare inquadratura, allora l’avremmo usato, senza sacrificare la composizione 2-D”.
Aggiunge il produttore John C. Donkin: “Volevamo offrire con il 3-D un’esperienza migliore. Non abbiamo bisogno di gettare fumo negli occhi al pubblico, dal momento che il film e i personaggi sono di per sé vincenti”.
“Siamo stati molto critici verso noi stessi per essere certi di realizzare il miglior 3-D possibile”, dichiara il supervisore degli effetti stereoscopici Jayme Wilkinson. Alcune grandi scene d’azione sono state potenziate con il 3-D: ad esempio, le sequenze in volo e una in cui Sid cerca di catturare le sfuggenti uova di dinosauro. Ma anche altre sequenze meno frenetiche sono diventate più coinvolgenti e divertenti con il 3-D. “Quando Scrat va in giro annusando in cerca della sua ghianda e di Scrattina, il naso è al centro della scena”, spiega Wilkinson. “Quando poi incontra Scrattina, ci sono petali di fiore che fluttuano sullo sfondo e ti viene voglia di allungare la mano per afferrarli”.
L’ideatore dei suoni, il due volte vincitore di un Oscar Randy Thom, ha ulteriormente arricchito l’esperienza con il suo contributo artistico. Thom, la cui filmografia recente comprende gli acclamati film d’animazione “Ratatouille”, “Coraline” e “Ortone e il mondo dei chi” (Dr. Seuss’ Horton Hears a Who!), ha realizzato dei suoni unici per i dinosauri, dai graziosi cuccioli a mamma T-rex fino al terrificante barionice albino Rudy. “Le voci dei personaggi sono sempre le più difficili”, afferma Thom, che ha anche creato i suoni del mondo in fase di disgelo nel secondo episodio della saga. “Ci siamo impegnati a creare per i dinosauri dei suoni più imponenti, terrificanti e migliori rispetto a quelli dei dinosauri realizzati in altri film”.
Per catturare le voci uniche dei dinosauri, Thom ha pensato che il modo migliore fosse di “andare nel mondo reale e trovare suoni di altri animali da poter manipolare, torcere e controllare”. Per alcuni dinosauri più grandi, Thom ha iniziato con le registrazioni di barriti di elefante realizzate in Africa e in Tailandia. In seguito, ha alterato le registrazioni “abbassandole di tono”, per rendere i suoni dei dinosauri ancora più robusti. Per il temibile Rudy, Thom ha catturato delle specie di “ruggiti” emessi dagli elefanti durante la stagione degli accoppiamenti.
Per i dinosauri più giovani e per quelli meno aggressivi, che nel film osserviamo mentre mangiano piante, Thom si è avvalso dei suoni prodotti dai… cammelli. “Fanno rumori buffi”, afferma Thom. “Ci siamo trovati casualmente in presenza di alcuni cammelli e abbiamo scoperto che, quando devono schiarirsi la gola, emettono un suono simile alla tosse”. È stato un abbinamento perfetto per quel tipo di dinosauri.
Thom ha anche ideato i suoni prodotti da animali non visibili, come uccelli o anfibi, i cui richiami provengono da lontano. Ancora una volta, alcune scelte fatte da Thom sono state piuttosto sorprendenti. Ad esempio, il verso rauco, stridente e spaventoso di uno pterodattilo è stato ricavato dal verso di un maiale. “In un certo senso”, dice Thom scherzando, “in questo film abbiamo dei maiali volanti!”.
L’ideazione dei suoni di Thom è stata pienamente integrata nella ricca colonna sonora del compositore John Powell. Avendo curato i due precedenti film della serie, Powell ha accettato volentieri l’opportunità di espandere i temi musicali che accompagnano i singoli personaggi e i loro rapporti reciproci. Se la maternità di Ellie si è dimostrata particolarmente stimolante, trovare un tema nuovo per Buck è stato un compito prioritario.
Mentre il processo intricato, lungo e sempre complesso della post-produzione si avvia al termine, Carlos Saldanha riflette sulle sue esperienze con l’Era glaciale. “Mi è piaciuto riprendere le vicende di questi personaggi, che sembra piacciano a tutti, e continuare a seguirne l’evoluzione. Ma è stato altrettanto gratificante creare per loro un nuovo mondo e una nuova storia ricca di energia”. Il co-sceneggiatore Mike Reiss pensa che i film dell’Era glaciale abbiano un fascino non dissimile da quello di un’altra serie d’animazione, “I Simpson” (The Simpsons). E Reiss parla a ragion veduta, avendo vinto quattro Emmy e un Peabody Award per il lavoro realizzato ne “I Simpson”. “I film dell’Era glaciale colpiscono spettatori diversi in modi differenti”, egli spiega. “I bambini adorano l’animazione, la commedia e il divertimento, ma vi è dell’altro nelle dinamiche tra i personaggi che ha una forte risonanza nel pubblico adulto”.
E che dire delle future avventure di Manny, Sid, Diego, Ellie, Scrat, Scrattina, senza dimenticare il neonato cucciolo di mammuth? Manny e Ellie dovranno combattere con i problemi tipici dei genitori? Gli eterni scapoli Diego e Sid incontreranno una compagna? Scrat e Scrattina troveranno la vera felicità… e la perfida ghianda? I realizzatori per ora non si pronunciano. Ma, come osserva la produttrice Lori Forte: “Ci sono ancora alcune storie che possiamo raccontare su questi personaggi. E penso che il pubblico sia desideroso di sapere come proseguiranno le loro vicende”.

Sito ufficiale http://www.leraglaciale3.it

27/08/2009

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