A CANNES SENSO IN VERSIONE RESTAURATA
Sarà presentato a Cannes Classics
lunedì 18 maggio, alle ore 19,45
nella Salle du Soixantième
Il restauro di Senso è stato promosso da Studiocanal, Centro Sperimentale di
Cinematografia-Cineteca Nazionale, Cineteca di Bologna-L'Immagine Ritrovata
con il sostegno di GUCCI, The Film Foundation e Comitato Italia 150.
Il restauro di Senso può dirsi oggi compiuto. Dopo molti anni di lavoro,
condotti dal Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale, uno
dei più bei film della storia del cinema torna sullo schermo in una versione
completamente rinnovata in supporto digitale realizzata nel Laboratorio
L'immagine Ritrovata della Cineteca di Bologna.
Un risultato cui si è giunti grazie alla collaborazione tra Cineteca
Nazionale e Cineteca del Comune di Bologna e ai preziosi consigli di due
grandi artisti quali Giuseppe Rotunno e Piero Tosi, che hanno lavorato con
Luchino Visconti alla realizzazione di Senso per la fotografia e per i
costumi, e altrettanto preziosi sono stati i consigli che per molti anni ha
generosamente offerto Suso Cecchi D'Amico, la più stretta collaboratrice di
Visconti.
A Rotunno si deve inoltre il primo restauro di Senso, iniziato nel 1994 a
partire dal recupero delle matrici originali Technicolor messe a
disposizione dalla Cristaldi Film, che presentavano tuttavia in alcune scene
problemi di ricomposizione del colore non risolvibili con tecnologie
analogiche. Dal lavoro di Rotunno si è dunque partiti per superare queste
difficoltà, grazie alle possibilità offerte dalle nuove tecnologie digitali,
ottenendo un risultato che Martin Scorsese, chairman di Cannes Classics
2009, definisce stunning (sbalorditivo), con particolare apprezzamento
della: "sequenza iniziale dell'opera con il lancio dei volantini contro gli
austriaci, e subito dopo l'arrivo della protagonista, la contessa Livia
Serpieri - una splendida Alida Valli - nel suo palazzo veneziano".
Senso è uno dei primi film girati, nel 1954, in Technicolor, cioè facendo
scorrere nella macchina da presa tre pellicole in contemporanea per i colori
fondamentali rosso, giallo e blu. Con il passare degli anni, le tre
pellicole si erano ristrette in maniera differente rendendo impossibile in
alcune scene la ricomposizione corretta dei colori, e in particolar modo
determinando a tratti una certa fluttuazione del rosso, cui solo in parte si
era riusciti a porre rimedio.
L'équipe di storici e tecnici della Cineteca Nazionale e della Cineteca di
Bologna è dunque ora riuscita a ricostruire in digitale la ricomposizione
del colore presso il laboratorio bolognese L'Immagine Ritrovata, restituendo
a uno dei capolavori del cinema italiano e internazionale, la raffinatezza
cromatica di immagini dense di suggestioni pittoriche.
Senso è infatti un film che ha fatto epoca. Luchino Visconti trasforma il
racconto ottocentesco di Camillo Boito in un grande affresco storico che
incornicia un'appassionata storia d'amore come nei grandi melodrammi
verdiani. Ambientato all'epoca della Terza guerra d'indipendenza - il film
verrà accusato dalla censura di ledere l'onore militare nazionale, perché
mostra la battaglia di Custoza del 1866, dove gli italiani vengono sconfitti
dagli austriaci - Senso oltre a essere uno dei più importanti film sul
Risorgimento italiano, avvia quella riflessione sulla decadenza di un'epoca
che contraddistingue l'intera opera di Visconti, facendone nel suo complesso
uno dei grandi "romanzi" del nostro tempo.
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