La giuria che assegnerà i premi ai film in concorso: Jeff Nichols (Presidente) sarà affiancato da Timur Bekmambetov, Valentina Cervi, Edgardo Cozarinsky, Chris Fujiwara, Leila Hatami, P.J. Hogan
Il direttore artistico del Festival Internazionale del Film di Roma, Marco Müller, ha annunciato i componenti della giuria che assegnerà i premi ai film in concorso nella settima edizione (9 – 17 novembre, Auditorium Parco della Musica): accanto al presidente Jeff Nichols (Stati Uniti), il regista e sceneggiatore di Shotgun Stories, Take Shelter e Mud, troviamo il regista e produttore russo di origine kazaka Timur Bekmambetov, l’attrice italiana Valentina Cervi, il critico cinematografico e direttore di festival statunitense Chris Fujiwara, l’attrice iraniana Leila Hatami, il regista australiano P.J. Hogan e lo scrittore e regista argentino Edgardo Cozarinsky. La giuria attribuirà il Marc’Aurelio d'Oro per il miglior film, il Premio per la migliore regia, il Premio Speciale della giuria, il Premio per la migliore interpretazione maschile, il Premio per la migliore interpretazione femminile, il Premio a un giovane attore o attrice emergente, il Premio per il migliore contributo tecnico, il Premio per la migliore sceneggiatura.
I COMPONENTI DELLA GIURIA
Il presidente della giuria
Jeff Nichols
Regista e sceneggiatore, Jeff Nichols nasce nel 1978 e cresce a Little Rock, in Arkansas. È considerato uno dei più promettenti autori statunitensi della nuova generazione. Il suo debutto cinematografico, "Shotgun Stories", presentato al Festival di Berlino nel 2007, vince il Premio della giuria FIPRESCI alla Viennale 2007 e il Gran Premio della giuria al Festival di Austin. Il suo secondo lungometraggio, "Take Shelter", è stato presentato nella sezione Dramatic Competition del Sundance Film Festival 2011 e ha vinto il Grand Prix e il Premio FIPRESCI alla Semaine de la Critique al Festival di Cannes 2011. "Mud", il suo ultimo film, ha debuttato lo scorso maggio in concorso al Festival di Cannes. Ad oggi Nichols è il più giovane regista nella storia del Festival di Cannes a concorrere per la Palma d’Oro.
Timur Bekmambetov
Timur Bekmambetov nasce nel 1961 a Guryev, nella Repubblica Socialista Sovietica del Kazakistan. Si diploma in scenografia teatrale e cinematografica. Inizia la sua carriera di regista e produttore in Russia con pluripremiati spot pubblicitari e videoclip. Il 1994 vede il suo debutto cinematografico alla regia con il film "Peshavar Waltz" ("Escape from Afghanistan"), remake per Roger Corman della sua produzione di culto The Arena. Da allora, dirige e produce più di quindici film in Russia e negli Stati Uniti, tra cui I guardiani della notte e I guardiani del giorno, che contribuiscono al suo debutto hollywoodiano alla regia di "Wanted - Scegli il tuo destino" e del più recente "La leggenda del cacciatore di vampiri". Nel 2012 ottiene il riconoscimento "Filmmaker of the Year" dalla National Association of Theatre Owners (nota organizzazione commerciale con sede negli Stati Uniti i cui membri sono proprietari di sale cinematografiche).
Valentina Cervi
Debutta nel 1988, dodicenne, con una piccola parte in "Mignon è partita" di Francesca Archibugi. Nel 1996 recita con Nicole Kidman e John Malkovich in "Ritratto di signora" di Jane Campion. Nel 1997 ha il primo ruolo da protagonista nel film "Artemisia. Passione estrema" di Agnès Merlet. Dal 1999 divide la sua carriera tra Francia, Inghilterra e Italia lavorando con registi del calibro di Mike Figgis ("Hotel"), Peter Greenaway (la trilogia "Le valigie di Tulse Luper"), Pupi Avati ("La via degli angeli"), Sergio Rubini ("L’anima gemella"), Spike Lee ("Miracolo a Sant’Anna"), Cary Fukunaga ("Jane Eyre"). Nel 2012 è Salomè Agrippa nella serie tv vampiresca "True Blood". Ha appena finito di girare il nuovo film di Rubini "Mi rifaccio vivo" ed è attualmente impegnata nella serie "Borgia" nel ruolo di Caterina Sforza.
Edgardo Cozarinsky
È uno scrittore e regista argentino di origine ucraina. Nasce a Buenos Aires nel 1939. Studia letteratura e frequenta rinomati autori come Borges, Bioy Casares e Silvina Ocampo. Inizia la carriera da giornalista e scrive su riviste cinematografiche spagnole e argentine. All'inizio degli anni '70 gira il suo primo film," … o Puntos suspensivos", che lo fa conoscere come autore nei festival europei e nordamericani. In seguito si trasferisce a Parigi dove si occupa di film di finzione e cinema saggistico mescolando il materiale documentario alle sue riflessioni personali ("La Guerre d’un seul homme"). Negli stessi anni continua a dedicarsi alla scrittura: il suo saggio "Borges y el cine" (1974) viene tradotto in molte lingue e nel 1985 scrive "Vudù urbano" che mescola narrativa e saggistica. Dirige i lungometraggi "Guerreros y cautivas" (1989), western “sudista” girato in Patagonia, "Le Violon de Rothschild" (1996) e "Fantômes de Tanger" (1997). Nel 2001 pubblica "La novia de Odessa" che lo consacra definitivamente come scrittore internazionale. Negli ultimi anni esplora nuovi territori, scrive il progetto teatrale "Squash" (2005), la mini-opera Raptos e il libretto per opera da camera "Ultramarina" (2008) oltre ai film "Tango-Désir" (2002), "Crepuscolo rojo" (2003), "Apuntes para una biografia immaginaria" (2010) e "Nocturnos" (2011).
P.J. Hogan
P.J. Hogan si è diplomato all’Australian Film, Television and Radio School, dove ha scritto, diretto e montato il cortometraggio "Getting Wet", vincitore di due premi AFI, tra cui quello per il miglior cortometraggio. Nel 1994 esordisce con un lungometraggio, "Le nozze di Muriel" ("Muriel’s Wedding"), di cui è anche sceneggiatore. Il film, proiettato alla Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes, è stato accolto con una standing ovation e ha vinto quattro premi AFI, tra cui quello per il miglior film e per la migliore attrice protagonista. Nel 1996 ha consacrato il suo successo con "My Best Friend’s Wedding" ("Il matrimonio del mio migliore amico"), interpretato da Julia Roberts e Rupert Everett, che all’epoca ha segnato il record di incassi per una commedia. In seguito ha diretto "Unconditional Love" ("Insieme per caso", 2002), una versione live action di "Peter Pan" (2003) e "Confessions of a Shopaholic" ("I Love Shopping", 2009).
Chris Fujiwara
È stato chiamato alla direzione artistica del Festival del Cinema di Edimburgo (Edinburgh International Film Festival) a partire dal gennaio 2012. Chris Fujiwara è anche un apprezzatissimo scrittore, critico cinematografico, giornalista, curatore, autore di opere monografiche su Jerry Lewis, Otto Preminger, Jacques Tourneur; tra le sue più recenti pubblicazioni, l'antologia "Cinema. I 1000 momenti fondamentali". Ha scritto saggi e articoli di cinema per diversi quotidiani, riviste e web-magazine, ha collaborato a numerose antologie e ha tenuto lezioni di Estetica cinematografica e Storia del cinema all'Università di Tokyo, alla Yale University e alla Rhode Island School of Design.
Leila Hatami
Leila Hatami, figlia del leggendario regista iraniano Ali Hatami, è nata a Tehran, dove è tornata dopo gli studi in Svizzera. Anche se è apparsa sul grande schermo in piccoli ruoli nei film del padre durante l’infanzia e in un ruolo nel 1992 in "Delshodegan" ("The Love Stricken"), ha fatto il vero ingresso da protagonista nel cinema con "Leila" di Dariush Mehrjui nel 1996, per il quale ha ricevuto il favore della critica. Ha vinto il premio come migliore attrice al Montreal Film Festival 2002 per il suo ruolo in "Istgah-Matrouk" ("The Deserted Station") di Alireza Raeisian e l’Orso d’argento del 61° Festival di Berlino come miglior attrice per "Jodaeiye Nader az Simin" ("Una separazione", 2011) di Asghar Farhadi. Ha recitato in "Mix" di Dariush Mehrjui (2000), "Ertefae Past" ("Low Altitude", 2002) di Ebrahim Hatamikia, "Sima-ye zani dar doordast" ("Portrait of a Lady Far Away", 2005) di Ali Mosaffa, "Shirin" di Abbas Kiarostami (2008), "Aseman-e mahboob" ("What a wonderful life or Lovely Sky", 2009) di Dariush Mehrjui.
Info: http://www.romacinemafest.org
31/10/2012
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