Trama
Due cugini afghani, Jamal e Enayatullah vivono a Peshawar, città pakistana al confine con l'Afghanistan. Jamal è orfano, lavora in una fabbrica di mattoni e vive nell'affollato e caotico campo profughi di Shamshatoo, mentre Enayatullah lavora al mercato insieme ai genitori ed a numerosi altri parenti. La vita di quest'ultimo, però, non è un granché e quindi, nella speranza di un futuro migliore per tutti, la sua famiglia, racimolata una certa somma di denaro, decide di mandarlo a Londra e Jamal riesce a convincerli ad accompagnare il cugino, grazie alla sua conoscenza della lingua inglese. Inizia così il loro viaggio insieme al milione di rifugiati che ogni anno mettono la propria vita nelle mani dei trafficanti di clandestini.
Il viaggio sarà via terra perché, nonostante sia più lungo e rischioso, è decisamente più economico per la famiglia rispetto ad un viaggio aereo. La loro odissea li farà attraversare la frontiera con l'Iran per raggiungere Teheran, per proseguire poi verso le montagne del Kurdistan ed arrivare finalmente in Turchia. Da Istanbul, i cugini inizieranno la parte più difficile della loro emigrazione: 40 ore chiusi in un container a bordo di un cargo alla volta di Trieste, per loro porta di quell'Europa che, sperano, consentirà loro un vita migliore. Le ultime, disperate tappe del disperato tragitto saranno il campo profughi di Sangatte, in Francia, ed infine l'Inghilterra e Londra.
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