67. MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA

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(30-04-2010) - TARANTINO PRESIDENTE DELLA GIURIA INTERNAZIONALE DI VENEZIA 67

Sarà il regista e sceneggiatore statunitense Quentin Tarantino, uno tra i più importanti autori del cinema contemporaneo, la personalità chiamata a presiedere la Giuria internazionale del Concorso della 67. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (1-11 settembre 2010), che assegnerà il Leone d’oro e gli altri riconoscimenti ufficiali.

La decisione è stata presa dal Cda della Biennale di Venezia, presieduto da Paolo Baratta, accogliendo la proposta del Direttore della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, Marco Mueller.

Quentin Tarantino ha recentemente ottenuto un successo planetario di critica e di pubblico con "Inglorious Basterds" ("Bastardi senza gloria", 2009), che si è aggiudicato otto nomination agli Oscar 2010 (Christoph Waltz ha vinto come miglior attore non protagonista grazie all’interpretazione del colonnello Hans Landa).

Già dall’epoca del folgorante esordio con "Reservoir Dogs" ("Le iene", 1992), e poi con la sua opera-manifesto "Pulp Fiction" (1994) - Palma d’oro a Cannes e Oscar per la sceneggiatura - Tarantino ha trovato posto fra i registi più sorprendenti del cinema di oggi. Cineasta "di riferimento" studiato e imitato, è forse il solo amato come una rockstar.

Se il suo stile originalissimo attinge dinamicamente al cinema del passato, è per recuperare il gusto dell’ingranaggio narrativo, mescolando con intelligenza il cinema di genere e la "pulp fiction".

È stato anche caratterista atipico (memorabile il suo personaggio western in Sukiyaki Western Django di Miike Takashi, in concorso alla Mostra 2008).

Nei film da lui diretti ha rilanciato attori dimenticati in ruoli leggendari, da John Travolta ("Pulp Fiction") a Pam Grier ("Jackie Brown"), fino a David Carradine ("Kill Bill"), e inventato nuovi divi come Christoph Waltz in "Inglorious Basterds".

Grande ammiratore e conoscitore del cinema di genere italiano (molto citato nei suoi film - Inglorious Basterds ha quale fonte d’ispirazione Quel maledetto treno blindato, 1978, di Enzo G. Castellari), Tarantino è stato il “padrino” tanto della retrospettiva Italian Kings of the B’s (alla Mostra di Venezia 2004, primo segmento del progetto sulla Storia segreta del cinema italiano), come di quella sui western all'italiana (alla Mostra 2007).

Note biografiche

Con la sua sfrenata immaginazione, e la sua maniacale passione per una narrazione iperdettagliata, Quentin Tarantino (27 marzo 1963, Knoxville, Tennessee, USA) si è affermato come uno tra i registi più singolari e visionari della sua generazione e continua a arricchire i suoi innovativi film con citazioni e riferimenti al cinema classico, in tutti i suoi generi e motivi.

Nel 2009 "Inglorious Basterds" ("Bastardi senza gloria") con Brad Pitt, Christoph Waltz, Diane Kruger, Melanie Laurnet, Eli Roth e BJ Novak, ha ottenuto uno straordinario successo internazionale di pubblico e critica, ed è stato candidato a 8 Premi Oscar, incluse le nomination di Tarantino come miglior regia e sceneggiatura, e miglior attore non protagonista (vinto da Christoph Waltz), ma anche a diversi Golden Globe, BAFTA e DGA, ed è stato premiato per il miglior cast e il miglior attore non protagonista ai premi SAG (Screen Actors Guild).

Nel 2007 Tarantino ha lavorato con Robert Rodriguez al film "Grindhouse", progetto senza precedenti dei due registi, colleghi di set di vecchia data ("Dal tramonto all’alba", "Four Rooms" e "Sin City"), che presenta due storie autonome in un film doppio. "Death Proof - A prova di morte" di Tarantino, una delle due metà che compongono il lungometraggio, è una corsa al cardiopalma alle calcagna dell’auto mortale di un serial killer psicopatico.

Con "Kill Bill" vol. I e vol. II Tarantino ha guidato gli spettatori in un turbinoso giro del mondo durante il quale Uma Thurman, nei panni della “Sposa”, scatena la sua spietata e sanguinaria vendetta contro l’ex capo ed amante, interpretato da David Carradine. Nel cast anche Lucy Liu, Daryl Hannah, Vivica A. Fox e Michael Madsen, a formare una squadra di assassini tutti destinati ad essere sterminati dalla “Sposa”.

Dopo il successo planetario di "Kill Bill" vol. I e vol. II, Tarantino ha colto un’altra opportunità di collaborare nuovamente con l’amico di lunga data e collega Rodriguez nei panni di regista special guest nel thriller "Sin City" (2005), basato su tre graphic novel di Frank Miller, qui anche co-regista. Nel ricco cast Jessica Alba, Powers Boothe, Rosario Dawson, Benicio Del Toro, Michael Clarke Duncan, Michael Madsen, Brittany Murphy, Mickey Rourke, Bruce Willis ed Elijah Wood.

Tarantino ha poi spostato la sua attenzione al piccolo schermo, dirigendo l’episodio finale della sesta stagione di "CSI – Crime Scene Investigation". Nell’episodio, intitolato "Sepolto vivo" ("Grave Ranger", 2005) Tarantino ha portato gli appassionati della serie in un viaggio agghiacciante e claustrofobico due metri sottoterra all’interno di una bara, che conteneva il corpo di uno dei componenti della squadra di CSI, Nick Stokes (George Eads). L’episodio è valso a Tarantino la candidatura all’Emmy come migliore regia di una serie drammatica. Tarantino aveva debuttato nella regia televisiva nel 1995 dirigendo uno degli episodi della lunga serie di successo “ER” intitolato “Maternità.”

Dello stesso anno è anche il film di collettivo realizzato con Allison Anders, Robert Rodriguez e Alexandre Rockwell "Four Rooms" (1995), in cui Tarantino dirige, scrive e produce (come produttore esecutivo) uno dei quattro episodi.

Nel Tarantino 1997 ha scritto e diretto "Jackie Brown", un comico poliziesco liberamente ispirato al romanzo di Elmore Leonard “Jackie Brown” (Rum Punch) con Pam Grier, Robert Forster, Samuel L. Jackson, Robert De Niro, Bridget Fonda e Michael Keaton. Grazie alla sua interpretazione nel ruolo della protagonista del titolo, Pam Greir ha ottenuto una nomination sia ai Golden Globe che ai SAG; Samuel L. Jackson ha vinto l’Orso d’Argento come migliore attore al Festival di Berlino nel 1998 per l’interpretazione di Ordell Robbie.

Tarantino ha diretto, co-sceneggiato e interpretato "Pulp Fiction", premiato con la Palma d’Oro al Festival di Cannes del 1994 e vincitore di molti altri premi della critica e di un Golden Globe per la migliore sceneggiatura. Nel 2004 Tarantino è tornato a Cannes nei panni di presidente della giuria. "Pulp Fiction" è stato candidato a sette premi Oscar, tra i quali quelli per il miglior film e il miglior regista e Tarantino ha vinto l’Oscar per la migliore sceneggiatura. Il film vantava un cast stellare composto da John Travolta, Bruce Willis, Uma Thurman, Samuel L. Jackson, Eric Stoltz, Harvey Keitel, Tim Roth, Maria de Medeiros, Amanda Plummer e Christopher Walken.

Tarantino ha debuttato dietro la macchina da presa dirigendo il lungometraggio "Le iene" ("Reservoir Dogs"), una storia di ladri e poliziotti da lui scritta, diretta e prodotta con un budget molto limitato. Anche quel film vantava un cast stellare formato da Harvey Keitel, Steve Buscemi, Tim Roth e Michael Madsen.

Dopo il successo di "Le iene", le sceneggiature scritte da Tarantino ai tempi in cui faceva il commesso presso un videonoleggio divennero una merce molto ricercata: Tony Scott diresse Christian Slater e Patricia Arquette in "Una vita al massimo" ("True Romance", 1996) e Robert Rodriguez si mise dietro la macchina da presa per girare "Dal tramonto all’alba" ("From Dusk Till Dawn", 1996) con George Clooney e Salma Hayek.

La varietà dei lavori prodotti da Tarantino mostra sia la sua attenzione verso i giovani cineasti debuttanti, sia il sostegno entusiasta dei colleghi già esperti. Nello stesso anno è stato produttore esecutivo dell’horror "Hostel" (2005) diretto da Tim Roth, e ha prodotto Daltry Calhoun della debuttante Katrina Bronson, con Johnny Knoxville e Juliette Lewis. Fra le sue collaborazioni come produttore esecutivo ci sono anche "Dal tramonto all’alba" di Robert Rodriguez e "Killing Zoe" (1995) di Roger Avary. Fan di lungo corso del cinema asiatico, nel 2001 Tarantino ha presentato al pubblico americano "Iron Monkey" di Yuen Wo Ping (1993) e nel 2004 "Hero" di Zhang Yimou (2002).

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06/05/2010

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