(28-07-2009) - La Giuria Internazionale di Venezia 66 Sandrine Bonnaire, Liliana Cavani, Joe Dante, Anurag Kashyap, Luciano Ligabue
nella Giuria Internazionale Venezia 66 presieduta da Ang Lee
Cinque nuovi giurati entrano nella Giuria internazionale del concorso della 66. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica - presieduta dal regista due volte Leone d’oro Ang Lee - che assegnerà i Premi ufficiali nell’edizione che avrà luogo dal 2 al 12 settembre 2009, diretta da Marco Müller e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta.
Le personalità chiamate a far parte della Giuria internazionale Venezia 66, presieduta dal regista Ang Lee, sono: l’attrice Sandrine Bonnaire, una delle più importanti interpreti del cinema francese, protagonista del film Leone d’oro Sans toit ni loi (Senza tetto né legge, 1985) di Agnès Varda, e Coppa Volpi nel 1995 per La cérémonie (Il buio nella mente) di Claude Chabrol; la regista Liliana Cavani, cineasta e intellettuale di riferimento del cinema italiano e protagonista più volte a Venezia fin dagli esordi con Primo piano: Philippe Petain, processo a Vichy (Premio Leone di San Marco per il miglior teledocumentario, 1965) e col primo lungometraggio Francesco d'Assisi (1966); il regista statunitense Joe Dante, grande innovatore anticonformista del cinema hollywoodiano e maestro del cinema fantastico (The Howling-L’ululato, Gremlins, Small Soldiers) e nel 2004 “padrino” della retrospettiva veneziana “Italian Kings of the Bs”; il regista e sceneggiatore Anurag Kashyap, fra i massimi esponenti del cinema indiano contemporaneo (Black Friday e il grande successo di quest’anno Dev D); il cantautore, scrittore e regista Luciano Ligabue, una delle personalità chiave della cultura pop italiana, autore nel 1998 del film-culto fra i giovani Radiofreccia, presentato a Venezia e vincitore di tre David di Donatello e due Nastri d'Argento.
Nella serata conclusiva della Mostra (12 settembre 2009), la Giuria Internazionale Venezia 66 assegnerà ai lungometraggi in concorso i seguenti premi: il Leone d’Oro per il miglior film, il Leone d’Argento per la migliore regia, il Premio Speciale della Giuria, la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile, la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile, il Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore o attrice emergente, l’Osella per il miglior contributo tecnico, l’Osella per la migliore sceneggiatura.
Negli ultimi anni le giurie del concorso hanno premiato con il Leone d’Oro: Il segreto di Vera Drake (Vera Drake) di Mike Leigh (2004), I segreti di Brokeback Mountain (Brokeback Mountain) di Ang Lee (2005), Still Life (Sanxia haoren) di Jia Zhang ke (2006), Lussuria - Seduzione e tradimento (Se, Jie) di Ang Lee (2007) e The Wrestler (2008) di Darren Aronofsky.
Note biografiche
Ang Lee - Presidente di Giuria (regista – Cina,Taiwan)
Nato e cresciuto a Taiwan, Ang Lee si è trasferito negli Stati Uniti nel 1978. Dopo la laurea in teatro all’University of Illinois, si è recato alla New York University per un master in produzione cinematografica. Qui, il suo cortometraggio Fine Line ha vinto il premio per il miglior regista e il miglior film al NYU Film Festival. Il primo lungometraggio di Ang Lee, Pushing Hands, è stato presentato nel 1992 al Festival di Berlino, quindi ha vinto il premio per il miglior film all’Asian-Pacific Film Festival ed è stato nominato per nove Cavalli d’oro, gli Oscar taiwanesi. E’ anche il primo film della trilogia di Lee intitolata Father Knows Best (Papà ha sempre ragione). Il successivo Banchetto di nozze (Xi yan) ha avuto la prima proiezione nel 1992 al Festival di Berlino, dove ha vinto l’Orso d’oro riscuotendo un successo internazionale. Il film ha ricevuto la nomination come miglior film straniero agli Oscar e ai Golden Globes, e ha ottenuto sei Independent Spirit Awards, gli Oscar indipendenti. E’ il secondo film della trilogia Father Knows Best. Il terzo lungometraggio di Ang Lee, Mangiare bere uomo donna (Eat Drink Man Woman) è l’ultimo film della trilogia. E’ stato scelto come film d’apertura della Quinzaine des realisateurs al Festival di Cannes del 1994, ed è stato giudicato miglior film straniero dal National Board of Review. Nel 1995 Ang Lee ha diretto Ragione e sentimento (Sense and Sensibility), con star quali Emma Thompson, Kate Winslet, Alan Rickman e Hugh Grant. Il film, adattato da Emma Thompson dal romanzo omonimo di Jane Austen, ha ricevuto sette nomination agli Oscar, inclusa quella per il miglior film, e ha vinto l’Oscar per la migliore sceneggiatura non originale. Il film ha inoltre ottenuto due Golden Globes per il miglior film e la migliore sceneggiatura. Citato in più di 100 liste di critici dei dieci migliori film, Ragione e sentimento è stata giudicato il miglior film dai critici di Boston e dal National Board of Review, e Ang Lee è stato giudicato miglior regista dai critici di New York e di Boston. Quando è stato presentato nel 1996 al Festival di Berlino, Ragione e sentimento ha vinto l’Orso d’oro. Ang Lee ha poi diretto nel 1997 Tempesta di ghiaccio (The Ice Storm), adattato da James Schamus dal romanzo di Rick Moody, con Joan Allen, Kevin Klein, Sigourney Weaver, Christina Ricci e Tobey Maguire. Tempesta di ghiaccio ha avuto la prima proiezione al Festival di Cannes del 1997 e nello stesso anno è stato scelto per la serata inaugurale del New York Film Festival, diventando uno dei film meglio recensiti dell’anno. Sempre nel 1997, Ang Lee ha diretto il dramma epico Cavalcando con il diavolo (Ride with the Devil), con Tobey McGuire. E’ del 2000 La tigre e il dragone (Wo hu cang long/Crouching Tiger Hidden Dragon), successo internazionale proiettato in prima mondiale al Festival di Cannes e vincitore al Festival di Toronto. Per questo film, Ang ha ricevuto un Golden Globe e un Directors Guild Award come miglior regista. La tigre e il dragone ha vinto nel 2001 quattro Oscar, incluso quello per il miglior film straniero. Lee ha poi diretto nel 2003 il successo Hulk (The Hulk) per gli Universal Studios, con Eric Bana e Jennifer Connelly. Nel 2005, Lee ha realizzato per la Focus il film Brokeback Mountain, basato sul racconto di Annie Proulx. Interpretato da Heath Ledger e Jake Gyllenhaal, Brokeback Mountain ha vinto il Leone d’oro alla Mostra di Venezia, il Directors Guild Award, il Golden Globe e tre Oscar, incluso quello per il miglior regista. Il più recente lungometraggio diretto da Lee è stato nel 2007 Lussuria/Lust, Caution (Se, jie), melodramma di spionaggio ambientato a Shangai durante la Seconda Guerra Mondiale, adattato dal racconto di Eileen Chang e interpretato da Tang Wei, Joan Chen e Tony Leung. Il film ha vinto il Leone d’oro alla Mostra di Venezia, sette Cavalli d’oro a Taiwan ed è stato nominato come miglior film straniero ai Golden Globes 2008. Quest’anno ha presentato a Cannes Taking Woodstock, con Liev Schreiber, Emile Hirsch, Jeffrey Dean Morgan, Paul Dano, Eugene Levy, basato sull’autobiografia di Elliot Tiber sull’avventura dell’organizzazione, nell’agosto 1969, del celebre concerto di Woodstock.
Sandrine Bonnaire (attrice – Francia)
Sandrine Bonnaire è nata a Gannat, in Alvernia (Francia), ed è cresciuta a Grigny, nell'Essonne. Settima di undici fratelli, debutta nel cinema ancora adolescente con una piccola parte nel Tempo delle mele 2 (La boum 2), grazie al padre di una delle sue compagne di scuola che si occupa del casting dei figuranti. Accompagnando la sorella maggiore Lydia ad un provino, conosce il regista Maurice Pialat, che la sceglie per il ruolo di protagonista in Meutrières, progetto che poi viene abbandonato. Ma Pialat non si dimentica di lei e la sceglie per Ai nostri amori (À nos amours, 1983). La sua interpretazione le fa vincere un César come migliore attrice giovane, diventando una star nel suo Paese. Nel 1985 la Bonnaire è nel cast di un altro film di Pialat, Police, con Gérard Depardieu e Sophie Marceau, presentato a Venezia. Lo stesso anno vince il suo secondo César, come migliore attrice per Senza tetto né legge (Sans toit ni loi) di Agnès Varda. Nel 1987, è ancora diretta da Pialat in Sotto il sole di Satana (Sous le soleil de Satan) e l'anno dopo è con Daniel Auteuil in Qualche giorno con me (Quelques jours avec moi, 1988) di Claude Sautet. Poi, interpreta Alice nel film di Patrice Leconte L'insolito caso di Mr. Hire (Monsieur Hire, 1989) ed è protagonista di La prigioniera del deserto (La captive du désert, 1990) di Raymond Depardon, seguito da Verso sera (1990) di Francesca Archibugi e Sotto il cielo di Parigi (Le ciel de Paris, 1991) di Michel Béna. Sul set del film di Luis Puenzo La peste (1992), tratto dal romanzo di Albert Camus, Sandrine Bonnaire incontra William Hurt, che diventerà il suo compagno. Nel 1994, è la Pucelle d'Orléans in Giovanna d'Arco (Jeanne la Pucelle II - Les prisons), di Jacques Rivette. Nel 1995 vince a Venezia la Coppa Volpi come migliore attrice, ex aequo con Isabelle Huppert, per Il buio nella mente (La cérémonie) di Claude Chabrol. Con Chabrol, la Bonnaire gira anche Il colore della menzogna (Au coeur du mensonge, 1999) e lo stesso anno è protagonista del film di Régis Wargnier Est-ovest, Amore-libertà (Est – Ouest, 1999), con Oleg Menshikov e Catherine Deneuve. Nel 1998 è tornata alla Mostra come interprete di Vite rubate (Voleur de vie) di Yves Angelo.
Liliana Cavani (regista – Italia)
Di famiglia operaia, Liliana Cavani si è laureata in Lettere antiche all’Università di Bologna. Nel 1960 si è iscritta al Centro Sperimentale di Cinematografia; ha ottenuto il diploma coi corti Incontro notturno (1961) e L’evento (1962), che affrontano il tema della discriminazione. Vincitrice di un concorso Rai, ha realizzato, per conto di questa, fino al 1965, una serie di documenti tematici incentrati su diversi aspetti della Seconda Guerra Mondiale: La storia del Terzo Reich, Le donne della Resistenza e L'età di Stalin. Nel 1965 il suo lavoro Primo piano: Philippe Petain, processo a Vichy ha vinto il Premio Leone di San Marco per il miglior teledocumentario alla Mostra di Venezia. L’anno seguente, ha esordito con il suo primo lungometraggio a soggetto: Francesco d'Assisi, applaudito alla Mostra del Cinema di Venezia e giunto nelle sale solo tre anni dopo. Il successivo Galileo (1968), in concorso a Venezia, si è occupato del difficile rapporto fra intellettuali e potere, mentre l’intenso I cannibali (1969), sempre presentato alla Mostra di Venezia, ha proposto una riflessione sui crimini perpetrati dall’autorità, prendendo spunto dalla “Antigone” di Sofocle, avvalendosi della recitazione di Pierre Clémenti, Britt Ekland, Tomas Milian e Delia Boccardo. La Cavani nel 1971 ha realizzato per la televisione per la serie di documentari I bambini e noi (1970). Dopo la dolente storia di emarginazione de L’ospite (1971), la regista ha intrapreso con Milarepa (1974) un suggestivo percorso nelle esperienze mistiche orientali. L’anno stesso ha firmato il suo capolavoro con Il portiere di notte (1974), spregiudicata incursione nel nazismo attraverso l’ambiguo legame fra una ragazza ebrea ed il suo antico carceriere. Ancora polemiche anche nel 1977, all’uscita del film Al di là del bene e del male, mentre nel 1981 La pelle, tratto dall'omonimo romanzo di Curzio Malaparte e interpretato da Marcello Mastroianni, Claudia Cardinale e Burt Lancaster, viene accolto favorevolmente dalla critica al Festival di Cannes. Ha continuato a dirigere cast blasonatissimi in Oltre la porta (1982), presentato sempre a Venezia, con Tom Berenger, Michel Piccoli e Marcello Mastroianni; Interno berlinese (1985); Francesco (1989) con un intenso Mickey Rourke e Dove siete? Io sono qui (1993), in concorso alla Mostra. Ha diretto poi numerose opere liriche per il Maggio Musicale Fiorentino e il Ravenna Festival, oltre che per teatri come l’Opéra di Parigi e la Scala di Milano: "La Traviata" (1992), "Cavalleria rusticana" (1996) e "Manon Lescaut". È tornata alla regia nel 2002 con Il gioco di Ripley, di nuovo con Chiara Caselli, presentato fuori concorso a Venezia. Dall’incontro con Claudia Mori nascono due lavori per RAI Fiction: De Gasperi (2005) e Einstein (2008).
Joe Dante (regista – Stati Uniti)
Joe Dante (Morristown, New Jersey, 1948) studia al Philadelphia College of Art dove dirige una fanzine (giornalino per appassionati) di cinema horror, dal nome "Castle of Frankestein". Nel 1968 realizza il suo primo lungometraggio, una pellicola sperimentale di 420’ ottenuta montando spezzoni di B-movies: The Movie Orgy (Cheeseburger Film Sandwich). Dopo la laurea decide di lavorare nel cinema e nel 1974 entra alla New World Picture di Roger Corman, che due anni dopo gli propone, quasi per scherzo, di produrre un film con 50.000 dollari di budget. Joe raccoglie la sfida e il risultato è Hollywood Boulevard (1976), girato assieme ad Allan Arkush che allude proprio al mondo dei b-movies. La consacrazione arriva con Piranha (1978, su sceneggiatura di John Sayles) e L’ululato (The Howling, 1981) con il quale attira l'attenzione di Steven Spielberg, che lo invita a girare con lui, John Landis e George Miller un episodio di Ai confini della realtà (The Twilight Zone - The Movie, 1983). Nel 1984 raggiunge la notorietà internazionale con Gremlins, insolita fiaba horror caratterizzata da una vena dissacrante e anticonformista. Nel 1985 dirige Explorers e nel frattempo si dedica alla televisione con Amazing Stories (1985). Di nuovo con John Landis e altri registi, gira uno degli episodi della commedia Donne Amazzoni sulla Luna (Amazon Women on the Moon, 1986). Nel 1997 gira Salto nel buio (Innerspace) prodotto dalla Amblin di Steven Spielberg, che vince l'Oscar per gli effetti speciali. Dopo L'erba del vicino (The 'Burbs,1989) con Tom Hanks, il regista ritorna alla commedia, condita da humour e nostalgia per il cinema di una volta, con Matinée (1993), che riscuote un notevole successo di critica, al pari dei dissacratori La seconda guerra civile americana (The Second Civil War, 1997), presentato a Venezia, e Small Soldiers (1998). Nel 1998 il Festival di Locarno gli assegna il Pardo d'onore e l'anno successivo gli dedica la retrospettiva completa dei suoi film. Nel 2003 si cimenta col cinema d'animazione: dai personaggi Warner Bros nasce Looney Tunes: Back in Action, nel quale recitano, fra gli altri, Brendan Fraser, John Cusack e Timothy Dalton. Nel 2005 e nel 2006 è stato protagonista del Festival di Torino, presentando due episodi della serie “Masters of Horror” (Homecoming e The Screwfly Solution).
Anurag Kashyap (sceneggiatore, regista – India)
Nato nel 1972 a Gorakhpur , Uttar Pradesh, Anurag Kashyap è cresciuto in varie città indiane. Fin dall’infanzia ha subito il fascino del grande schermo nei cinema all’aperto. Nel 1993 si è laureato in Zoologia all’Università di Delhi, nel frattempo, negli anni di studio, si è avvicinato, prima al teatro di strada e in seguito al cinema, iniziando a conoscere il lavoro di svariati registi non indiani, anche grazie alla frequentazione dell’International Film Festival of India, dove vede uno dei film che lo segneranno maggiormente, Ladri di biciclette di Vittorio de Sica la cui visione è per il giovane Anurag “un’improvvisa rivelazione”. Nel 1998 ha firmato la sceneggiatura del film di Ram Gopal Varma, Satya, ottenendo un grande successo di pubblico e critica. La sua fruttuosa collaborazione con Varma prosegue nel 1999 con il film Kaun? e nel 2000 con Shool. Lo stesso anno ha scritto la sceneggiatura di Jung diretto da Sanjay Gupta, Il debutto alla regia arriva di lì a poco con Paanch (2000), che però è a tutt’oggi inedito a causa dei problemi con l’Indian censor board. Nel 2000 il cortometraggio Last Train to Mahakali vince il premio speciale della giuria agli Star Screen Awards. Nel 2004 ha ricevuto la sua consacrazione internazionale presentando al Festival di Locarno Black Friday (2004), controverso e pluripremiato film sugli attentati del 1993 a Bombay e che causarono 180 vittime, premiato poi all’Indian Film Festival di Los Angeles. Il film è stato distribuito nelle sale indiane, dopo tre anni di attesa poiché l’Alta Corte indiana aveva emesso un ordine affinché il film non fosse distribuito prima della fine dei processi ai sospetti responsabili della strage. Protagonista della pellicola e' la superstar del cinema di Bollywood, John Abraham, attore conosciuto anche in Occidente grazie a film come Water di Deepa Mehta (film candidato agli Oscar 2007 per la miglior pellicola straniera). Il film è ricco di citazioni: dall'Inferno di Dante alla coreografie di Bob Fosse, passando per la Nouvelle vague, le soap opera, i film d'azione occidentali e gli action movies di Hong Kong. Il film ha inoltre spinto Danny Boyle ha scegliere lo stesso Kashyap per cercare le location di Mumbai per The Millionaire (Slumdog Millionaire, 2008). Sempre nel 2004, Kashyap ha scritto i dialoghi di Yuva di Mani Ratnam (2004). Nel 2007, con la commedia nera No Smoking porta sullo schermo “Quitters, Inc.” racconto di Stephen King, che riceve una buona accoglienza dalla critica. Nel 2008 ha realizzato la pellicola d’animazione, Hanuman Returns, su antichi miti rielaborati in chiave moderna.
Quest’anno ha realizzato due film Dev.D (2009) e Gulaal (2009). Il primo, una rilettura del popolare romanzo Devdas, scritto nel 1917 da Sarat Chandra Chattopadhyay, racconta la storia d’amore impossibile tra Dev e Paro, divisi da insanabili problemi di classe (lui è ricco e lei è povera). Il protagonista, interpretato dal giovane Abhay Deol, cercherà invano di dimenticarla, affidandosi a prostitute, alcool e droga. Il secondo è un poliziesco interpretato da Kay Kay Menon, impegnato a truccare le elezioni universitarie in modo da spostare denaro verso un movimento separatista.
Luciano Ligabue (cantautore, scrittore, regista – Italia)
Nato nel 1960 a Correggio, Reggio Emilia, Luciano Ligabue è uno degli artisti più amati del panorama musicale italiano di sempre. Cantante e autore delle proprie canzoni, ha pubblicato 14 album (fra inediti, live, colonne sonore e raccolte), ognuno dei quali consacrato al successo da brani entrati direttamente nel cuore di più di una generazione. Protagonista della scena live con spettacoli presentati in tutta Italia, tra cui nel 2005 lo storico evento al Campovolo di Reggio Emilia.
Due, al momento, le sue incursioni nel cinema. Nel 1998 ha infatti diretto il film Radiofreccia basato sui racconti del suo libro “Fuori e dentro il borgo”; presentata fuori concorso alla Mostra di Venezia, la pellicola è stata accolta con grande entusiasmo da pubblico e critica, ricevendo in seguito prestigiosi riconoscimenti (tre David di Donatello, due Nastri d'argento e tre Ciak d'oro). Nel 2001 è tornato dietro la macchina da presa per girare il suo secondo film, Da zero a dieci, proiettato al Festival di Cannes del 2002 durante la Semaine de la Critique. Autore di un volume di racconti, un romanzo, e una raccolta di poesie, anch'essi molto apprezzati, ha due figli e vive tuttora a Correggio.
Venezia, 29 luglio 2009
info: www.labiennale.org
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