(27-07-2009) - Premio Persol 3-D per il miglior film 3-D stereoscopico dell’anno Il nuovo Premio Persol 3-D per il miglior film 3-D stereoscopico dell’anno è un premio che viene istituito per la prima volta alla Mostra di Venezia, e che verrà attribuito alla pellicola più creativa fra i film in 3-D stereoscopico prodotti fra il settembre 2008 e l’agosto 2009.
Il Premio Persol 3-D sarà assegnato al lungometraggio che meglio incarna l’esplorazione di questa nuova frontiera del linguaggio cinematografico, che sta attirando l’enorme interesse creativo di cineasti e produzioni, nonché il forte gradimento del pubblico.
Il 3-D stereoscopico di ultima generazione rappresenta una modalità di visione che sta riportando la sala cinematografica al centro dell’attenzione, e che ha fatto parlare di una svolta decisiva nella storia del cinema, una “terza rivoluzione cinematografica” (dopo il suono e il colore).
Il premio verrà assegnato, con una cerimonia in Sala Grande, nel corso della 66. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (2-12 settembre 2009), diretta da Marco Müller e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta.
I membri della Giuria del Premio Persol 3-D, selezionati dalla direzione della Mostra, sono la regista italiana 3-D Nadia Ranocchi, il critico Scott Foundas (USA), lo storico del cinema Dave Kehr (USA).
Il Premio si lega a Persol, per il quarto anno sponsor della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica.
Note biografiche
Nadia Ranocchi (regista - Italia)
Nel 1998 fonda con David Zamagni il Zapruder filmmakersgroup, formato da giovani filmmakers (Zamagni, Ranocchi e Monaldo Moretti) impegnati nella zona interstiziale fra arti visive, performative e cinematografiche, dando origine a una produzione che si caratterizza per un approccio indipendente e interamente artigianale. E proprio la raffinata qualità artigianale di Zapruder ha dato vita alla singolare esperienza di dispositivi e ambienti performativi che sono allo stesso tempo teatro incorporeo e cinema incarnato o, come lo definisce il gruppo, “cinema da camera”. Dal 2005 Zapruder esplora le possibilità dell'anaglifia e della stereoscopia attraverso una serie di cortometraggi e installazioni che recuperano le tecniche del cinema 3D, progettando e costruendo sia i dispositivi di ripresa stereoscopica sia quelli di visione. Oltre a una costante presenza nei cartelloni dei principali festival europei di nuovo cinema, il gruppo collabora con varie compagnie impegnate nel teatro di ricerca italiano (Motus, Fanny & Alexander e Romeo Castellucci/Societas Raffaello Sanzio).
Dave Kehr (storico e critico del cinema - Stati Uniti)
Studioso e critico del cinema, newyorkese d’adozione, Kehr ha firmato articoli e recensioni per diversi media, fra cui il “Chicago Reader”, il “Chicago Tribune” e il “New York Daily News”. Ha pubblicato, fra gli altri, il volume fotografico sulle locandine dei film italiani anni '40 e '50 Italian Film Posters (edito dal MoMa - The Museum of Modern Art) e Art of the International Movie Poster (ed. Chronicle). Per il cinema è stato anche sceneggiatore scrivendo i documentari Clint Eastwood: Out of the Shadows per la PBS e Budd Boetticher: A Man Can Do That per Turner Classic Movies. Collabora attivamente alla causa della conservazione del cinema ed è un membro del National Film Preservation Board della Library of Congress statunitense. Attualmente cura la rubrica sulle uscite in DVD del «New York Times».
Scott Foundas (critico cinematografico - Stati Uniti)
Laureato alla USC School of Cinema-Television (dove per tre anni scrive come editor per le pagine di cinema del quotidiano Daily Trojan), è critico di Variety dal 2000. Inoltre firma recensioni anche per altre prestigiose pubblicazioni sia della East Coast che della West Coast degli Stati Uniti, quali: “New York Times”, “Village Voice”, “LA Weekly”, e “Indiewire.com” – uno fra i più importanti siti online dedicati al cinema indipendente, per il quale ha intervistato alcuni fra i maggiori registi contemporanei, come Abbas Kiarostami e Michael Haneke. Le sue recensioni sono apparse anche sul “The St. Petersburg Times” e sul canadese “Cinema Scope magazine”.
Venezia, 27 luglio 2009
info: www.labiennale.org |