64. MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA

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Foto © Ottavia Da Re

(29-08-2007) - MOSTRA DEL CINEMA: ISTRUZIONI PER L'USO ;-)

Per Quelliche...non sono mai stati alla Mostra, o per chi la vive ogni volta come fosse la prima...5 passi fondamentali per affrontare il Lido tratti dal "manuale del perfetto accreditato", complici i consigli qualche "vero" imbucato.
Per una Mostra da veri "leoni".


1 - Occhio al portapassi.
Chi è stato al Lido almeno una volta, sa quale sarà la prima domanda che si sentirà fare appena poserà il piedi sul suolo lidense, da "accreditato": "mi passi il portapassi?" Oggetto di culto ormai tra i ragazzini veneziani, che girano indisturbati, spesso muniti di bici, collezionando i preziosi laccetti.

2 - Metal detector
Anche quest'anno sarà impossibile sfuggire ai pluri-controlli incrociati dei bodyguard della Mostra che delimiteranno le zone rosse dell'area centrale della kermesse.
Dopo la decima perquisizione giornaliera, evitate sbuffi e scene melodrammatiche. Rischiate solo di veder quadruplicati i controlli.

3 - Guardando il cartellone...
Superato lo scoglio dei controlli non resta che tuffarsi nel cinema, quindi, appena giunti nella "cittadella", recuperate un programma (che troverete sul bancone delle biglietterie del Casinò) e magari un "ciakino" (daily del mensile Ciak) se volete i primi commenti della stampa e qualche dritta sulle star in arrivo e cominciate a spulciare fra i film di questa edizione, badando bene di fare attenzione alle distinzioni fra il programma per il pubblico e quello per gli accreditati.
Ricordatevi di munirvi di una giacca/maglione per riuscire a passare dal clima prima tropicale del Lido e quello polare delle sale, saggiando i proverbiali impianti di climatizzazione di Sala Grande (luogo di cerimonie proiezioni pubbliche), PalaLido (ex PalaGalileo, l'arena della stampa) e PalaBiennale (enorme tensostruttura in Via Gallo, da 1.700 posti, riservata soprattutto ad accreditati e per pubblico).
Scorrendo il cartellone di Venezia 64. si vedrà che quest'anno il concorso parla più americano del solito, rivelando maggior coraggio da parte delle produzioni made in Usa, spesso restie a portare in gara i propri film per timore di giudizi poco lusinghieri e penalizzanti in sede di distribuzione (sono 8 le pellicole americane in gara). Una partecipazione oltretutto "autoriale", che verrà inaugurata da "Atonement" ("Espiazione") di Joe Wright con Keira Knightley e che rende la scelta delle visioni piuttosto ardua. Da considerare il ritorno di Ang Lee, con "Lust, Caution" di Ang Lee, che tenterà di bissare il premio ottenuto nel 2005 con "Brokeback Mountain" e che potrebbe riproporre la sfida di due anni fa con George Clooney, stavolta solo interprete e produttore, del film "Michael Clayton" di Tony Gilroy, da consigliare agli amanti del "legal thriller" alla Jason Bourne con un cast che si annuncia di altissimo livello (Tilda Swinton, Tom Wilkinson e Sydney Pollack). Un altro thriller, ma psicologico, è "Sleuth" di Kenneth Branagh che mette da parte l'amato Shakespeare per il remake del film "Gli insospettabili" di Joseph L. Mankiewicz.
Chi preferisce film più particolari e impegnativi citiamo "I'm not There" ("Io non sono qui"), di Todd Haynes, dedicato al re dei cantautori americani, Bob Dylan, che cerca di rappresentare i diversi volti del grande "menestrello", attraverso altrettanti protagonisti tra cui Heath Ledger, Christian Bale, Richard Gere, Cate Blanchett e Julianne Moore, cercando l'identità sfuggente di un artista moltiplicando i punti di vista, attraverso un processo di sottrazione della sua immagine più consolidata. Un'opera ambiziosa in mano ad un regista raffinato, già osannato a Venezia per "Lontano dal Paradiso" del 2002 non nuovo a "biopic" sulla musica, avendo già girato il controverso "Velvet Goldmine" (1998) sulla rockstar Brian Slade.
Assolutamente imperdibile per chi ama il cinema grottesco e ha adorato i "Tenenbaums" (2001), "The Darjeeling Limited" di Wes Anderson, storia di tre fratelli che iniziano un viaggio "spirituale", tutto ambientato in un treno in India, con Owen Wilson, Adrien Brody e Anjelica Huston. Meno comico di quanto ci si aspetta, invece, sarà l'ultimo film di Woody Allen "Cassandra's Dream", incentrato su un trangolo amoroso con protagonisti Coln Farrel, Ewan McGregor, sulla scia di "Match Point". Per chi invece ha amato gli esordi comici di "Beat" Takeshi, occhio al film fuori concorso "Kantoku Banzai" ("Glory to the Filmmaker!") che si rifà agli spettacoli Manzai che hanno lanciato il grande Kitano.
Se agli spaghetti western, in rassegna con "La storia segreta del cinema italiano 4", o alle varianti giapponesi, come "Sukiyaki Western Django" di Miike Takashi, preferite il western americano "classico", e i vostri occhi sono tutti per Brad Pitt, allora andate dritti in Sala Grande per "The Assassination of Jesse James by the Coward Robert Ford" di Andrew Dominik, in cui si racconta la fine del bandito più famoso del West. Se invece vi interessa un cinema con una forte componente "sociale", che affronta tematiche attuali, i film per voi sono con "It’s a Free World…" di Ken Loach, e "Heya fawda" ("Le Chaos") dell'egiziano Youssef Chahine, senza dimenticare il film del premio Oscar per "Crash" Paul Haggis che con "In the Valley of Elah" porta i suoi protagonisti Tommy Lee Jones, Charlize Theron, Susan Sarandon al centro di una vicenda reale, legata alla guerra in Iraq, quella di un soldato creduto disertore, trovato assassinato in patria. La Guerra in Iraq, assieme ad una feroce critica contro i mass media, ritorna anche nel film di De Palma, che in "Redacted" racconta la storia dello stupro di una ragazza irachena.
Per chi invece non rinuncia al cinema dei grandi maestri in concorso visioni obbligate sono "Les Amours d’Astrée et Céladon" di Eric Rohmer, "Nightwatching" di Peter Greenaway e il russo "12" di Nikita Mikhalkov. Spessore che trovate anche fuori concorso nelle opere di Chabrol ("La Fille coupée en deux") Julio Bressane ("Cleòpatra") passando per l'irriducibile novantanovenne Manoel De Oliveira che dopo aver messo in luce e in ombra la figura di re Sebastiano in "O Quinto Império" (presentato nel 2004), si rituffa nella storia per puntare la sua visione "teatrale" sul più famoso esploratore di tutti i tempi, con "Cristovão Colombo - O enigma".
Fra gli italiani, vi consigliamo "L'ora di punta" di Vincenzo Marra e un'attrice "di punta" come Fanny Ardant, complice delle ambizioni sbagliate di un giovane finanziere, "Il dolce e l'amaro" storia di mafia di Andrea Porporati con Fabrizio Gifuni, Luigi Lo Cascio e Angela Finocchiaro, e "Nessuna qualità agli eroi" con l'attore rivelazione dell'anno Elio Germano.
Se avete tempo, però allargate il vostro raggio di visione alla "Settimana della Critica", per "La ragazza del lago" di Andrea Molaioli con Valeria Golino e Toni Servillo fra le montagne della Carnia. Due attori, una garanzia per il grande cinema italiano.
Se invece la vostra voglia di cinema va oltre gli schemi e gli "schermi" convenzionali e non temete le sperimentazioni, a volte fonte di delusione, altre volte terreno di grandi rivelazioni, allora cercate di far stare nel vostro calendario festivaliero almeno quattro film della sezione Orizzonti.
Da segnalare il nuovo documentario di Jonathan Demme sul presidente Carter "Man from Plains", dopo lo stupefacente "The Agronomist" alla Mostra del 2003. Mentre gli appassionati di tragedia greca e di mitologia, ma anche gli estimatori della divina Isabelle Huppert, non possono non fare la fila per il film di Tonino De Bernardi "Médée Miracle", rivisitazione in chiave contemporanea del mito greco di Medea immortalato da Euripide, ruolo memore della versione pasoliniana con Maria Callas, che sembra calzare a pennello alla "femme fatale" francese, già musa di Chabrol e in grado di portare in scena le più ambigue e maledette figure femminili del nostro tempo e della nostra storia.
Per chi non può fare a meno della musica, oltre al film "Dall'altra parte della luna" di Davide Marengo con i Negramaro che sarà visibile dal 30 agosto sul piazzale del Casinò, consigliamo di fare un salto alle "Giornate degli autori", per "Non pensarci" con Valerio Mastandrea nei panni di un rocker in crisi, e di non perdersi assolutamente un film che si annuncia eccezionale: "Berlin" di Julian Schnabel, nella sezione Orizzonti, ovvero il film-documentario sull'ultimo tour di Lou Reed, in cui il grande artista ha voluto riproporre, dopo trent'anni, l'album "Berlin", un progetto talmente particolare ed estremo da non essere mai stato presentato dal vivo, con un allestimento teatrale di cui l'amico artista Julian Schnabel ha curato le scenografie e che, memore dell'eccezionale esperienza, ha voluto ricordare e testimoniare attraverso questo film.

Per patiti di rassegne e retrospettive, da segnalare la proiezione della copia restaurata di "Intolerance" di David Griffith, l'omaggio a Carlo Lizzani con la presentazione del suo nuovo "Hotel Meina" tratto dall'omonimo saggio di Marco Nozza sulla prima strage di ebrei in Italia, e sceneggiato da Pasquale Squitieri. Evento Speciale del 75°, la rassegna dedicata ad Alexander Kluge e la proiezione dei film restaurati del Leone del Giubileo Bernardo Bertolucci, "La via del petrolio" (1967) e "Strategia del ragno" (1970).
Infine, non dimenticate che il 5 settembre arriverà il "Tim Burton Day" durante il quale Tim Burton verrà festeggiato con la versione 3-D del suo più grande capolavoro (creato con Henry Selick): "Nightmare before Christmas" imperdibile appuntamento per i fanatici di animazione. Se ancora non avete le idee chiare e temete di rischiare con qualche film poco interessante o di prendere un sonoro granchio, e non potete fare a meno di un consiglio "critico", vi consigliamo di fare un giro a ridosso del PalaLido. Le urla di giubilo o i fischi provenienti dall'interno dell'arena "press", vi potrebbero orientare nella scelta...

4 - Pausa caffè...
Impossibile farne a meno, specie dopo 3-4 film sottotitolati e un paio di conferenze. Così i Giardini del Casinò diventano luogo di ristoro e ripiglio dalle fatiche festivaliere, tra una coda e l'altra davanti alle sale.
Qui potrete trovare anche stand di vari sponsor e case di distribuzione, postazioni radio, chioschetti lidensi pieni di panini dal nome cinematografico (da provare i "Brad Pitt", "Tom Hanks") e molti gadget e riviste da leggere al rientro dalla giornata. Se invece volete farvi carico di materiale stampa, chiedete ai giornalisti che escono dal casellario, al piano terra del Casinò: pur di alleggerirsi dall'ingombrante bagaglio cartaceo, potrebbero cedere alla tentazione di regalarvi qualche prezioso press book. Se invece amate un contesto più glamour fate un salto al nuovo Spazio POOL ovvero a bordo piscina dell'Hotel Excelsior. Tra gli appuntamenti immancabili, quelli organizzati dalla 22. Settimana Internazionale della Critica: ogni pomeriggio, al termine delle proiezioni ufficiali delle 14:30 dei film in sala Perla, gli autori e le delegazioni saranno accolte dai responsabili della SIC, per un cocktail di benvenuto. Una sfida per i "collezionisti di badge", seconda categoria dopo i "cacciatori di autografi" per tenacia e perseveranza, poiché l’accesso agli spazi dell’area sarà permesso, infatti, solo ai possessori dello speciale pass nominale realizzato da Datalogic, con tanto di codice a barre presente su ogni Vip Card: conterrà le informazioni che identificano il possessore e il suo accreditamento, e verrà letto velocemente grazie all’identificazione automatica progettata da Alfacod.

5 - Passerella che passione...
Ogni anno sembra più lunga, ogni anno più difficile da conquistare per gli appassionati di red carpet. Il suo muretto bianco è diventato ormai un grande foglio pronto ad accogliere le dediche, i messaggi e i rimpianti delle fans più agguerrite che affidano alla sua tela cerata, gioie e frustrazioni di lunghe ore di attesa. Che iniziano fin dal primo mattino con ombrelli per ripararsi dal sole, compatta alla mano, pennarello indelebile da 5mm per autografi da conservare in eterno, e cartelloni improvvisati da riempire di cuori e desideri in attesa della star di turno, che il maestro di cerimonie, il buon Franco Mariotti condurrà a portata di flash non prima che il sole sia tramontato. Tutto questo con la sola speranza di un autografo e un'apparizione tv in posa urlante davanti alle telecamere. Vita da fans... Per chi si attarda e trova solo la seconda fila, un consiglio da paparazzo: portatevi uno sgabello e avrete via libera per immortalare George Clooney senza teste davanti.
Superato il "muro dei pianti", la passeggiata conduce verso l'Excelsior, base logistica di produzioni e uffici stampa, e luogo di cocktail, incontri, premiazioni, arrivi e partenze. Qui i fans si fanno più maturi e meno esagitati, aspettando, con un occhio alla tintarella, che qualche star arrivi all'imbarcadero sottostante e comodamente visibile dal ponte-tribuna che lo sovrasta. Se decidete, da accreditati, di fare un giretto nella hall dell'Excelsior, o sulla spiaggia, attenti a non farvi travolgere da uno sciame di fotografi impazziti lanciati all'inseguimento di qualche fantomatica star castiga-paparazzi: qualcuno si ricorda il trambusto creato lo scorso anno da Ethan Hawke, che decidendo di raggiungere a piedi la passerella si è trascinato un codazzo di reporter dalla porta scorrevole stritola-fotografi fino al red carpet, seminando panico e lasciandosi alle spalle qualche accreditato travolto dai flash e dalla furia.
Finita la giornata, inizia la serata di feste, presentazioni e concertini, mentre nelle sale si preparano le proiezioni di "Venezia Notte". Se non amate la mondanità (a volte può essere faticosa) e detestate il divismo, vi consigliamo di rilassarvi guardandovi magari la versione restaurata di "Per un pugno di dollari" oppure qualche novità "fuori concorso" che farà capolino alla proiezione di mezzanotte in Sala Grande (solo 15 euro) o alle 23.00 al PalaBiennale (10 euro) come "The Hunting Party" di Richard Shepard, "The Nanny Diares" di Shari Springer Berman e Robert Pulcini, con la coppia Johansson - Giamatti o godersi un film d'animazione spagnolo come "Nocturna" (titolo che più azzeccato non si può) immergendosi nelle avventure notturne del piccolo orfano Tim. Anche se quest'anno la proiezione di mezzanotte del 1 settembre sarà più affollata del solito, vista la proiezione del cult "Blade Runner - The Final Cut" in versione integrale che attirerà cinefili a frotte in Sala Grande, dove lo stesso Ridley Scott presenterà la versione definita del suo capolavoro, arricchito da scene inedite e colonna sonora dolby digital 5.1. Uscendo dalla sala potrete dire: "ho visto cose che voi umani non potreste immaginare".
Molto comodo in questi casi il doppio biglietto serale del PalaBiennale che consente al pubblico di vedere due film (delle 20.30) al prezzo ridotto di 16 euro (prendi due paghi uno, come al supermercato).
Ricordate di tenere d'occhio i fogli che a volte fanno capolino alle biglietterie: oltre ad indicare il "sold out" delle prime in Sala Grande, spesso annunciano proiezioni straordinarie "last minute". Se invece siete riusciti vedere pochino del programma principale, rimanendo fuori dalle proiezioni più gettonate, vi consigliamo di "tentare" la Sala Perla e la Sala Volpi, dove trovano spazio le sezioni parallele della Mostra, "Le giornate degli autori - Venice Days" e "Settimana della Critica" e dove spesso si scoprono autentiche "perle" di cinema. Detto questo, largo alle recensioni "en plain air", quindi, vera voce della Mostra veneziana, fatte in coda, commentando un "ciakino" in autobus o in vaporetto, a caldo o a freddo. Se proprio non ce la fate più e avete bisogno di sfogare le vostre frustrazioni nero su bianco, vi consigliamo di fare un salto da Gianni Ippoliti che ormai da dieci anni raccoglie e premia le più belle stroncature della Mostra con il suo "Ridateci i soldi". Vista la caratura dei film di quest'anno anche il buon Ippoliti avrà vita dura...
Se invece non potete contare su alcun accredito, e volete godervi anche un po' di Venezia, ricordatevi che ogni anno il Comune organizza le proiezioni distaccate della Mostra con "Esterno Notte", grazie al quale dal 30 agosto potrete gustarvi il meglio della Mostra in contemporanea con il festival, andando semplicemente al cinema (sale del circuito comunale e multiplex di Mestre e Marghera) evitando code, afa, isterismi da proiezione e tutto ciò che rende la kermesse "mostruosa", di nome e di fatto. Ma volete mettere "l'odore" del cinema?

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Settimanale di informazione cinematografica - Direttore responsabile: Ottavia Da Re
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