| (25-07-2007) - Presentata la retrospettiva Western all’italiana - Storia segreta del cinema italiano 4 La 64. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica e Telecom Progetto Italia
presentano la retrospettiva "Western all’italiana - Storia segreta del cinema italiano 4"
Sarà dedicato al Western all’italiana il nuovo cantiere di riproposte e restauri della Storia segreta del cinema italiano 4, realizzato dalla 64. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (29 agosto – 8 settembre 2007), diretta da Marco Müller e organizzata dalla Fondazione La Biennale di Venezia presieduta da Davide Croff. Il progetto è realizzato dalla Mostra con Telecom Progetto Italia (la società del Gruppo Telecom Italia che organizza iniziative culturali su tutto il territorio nazionale coinvolgendo enti, istituzioni e pubblico nella riscoperta del patrimonio culturale e artistico del nostro paese), con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e in partenariato con il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale e con la partecipazione di Cineteca di Bologna, Cineteca del Friuli e Cineteca Lucana.
Nel quadro delle Attività permanenti e dei giacimenti culturali riscoperti e restaurati, la scelta del Western all’italiana rappresenta la continuazione ideale del lavoro sulla Storia segreta del cinema italiano, iniziato nel 2004, e che, per tutto l’ultimo quadriennio, ha rilanciato con successo il recupero del cinema italiano invisibile, accanto alle iniziative parallele della Storia segreta del cinema asiatico nel 2005 e della Storia segreta del cinema russo nel 2006.
L’evento Western all’italiana - Storia segreta del cinema italiano 4 è curato da Marco Giusti e Manlio Gomarasca con L’Officina Filmclub (Paolo Luciani e Cristina Torelli), in collaborazione con i principali studiosi italiani e stranieri di questo genere cinematografico, e prevede la proiezione alla 64. Mostra di 32 lungometraggi italiani (più un sorprendente spaghetti western giapponese), selezionati in base al rapporto tra grande importanza e alta invisibilità: film invisibili da almeno due decenni, restaurati e ricostruiti nella loro versione integrale, che Telecom Progetto Italia supporterà anche con una intensa attività di approfondimento proposta sul proprio sito internet www.telecomprogettoitalia.it.
“Padrino” di questa iniziativa sarà – come fu per la prima edizione della Storia segreta del cinema italiano del 2004 – il grande cineasta statunitense Quentin Tarantino, profondo conoscitore ed estimatore del nostro cinema.
Saranno presenti a Venezia, accanto a Tarantino, registi, produttori, attori, sceneggiatori, direttori della fotografia e cascatori.
Il fascino degli “spaghetti western”, il nostro “western all’italiana”, a oltre quarant’anni dall’uscita di "Per un pugno di dollari" di Sergio Leone, non sembra diminuire, considerando gli omaggi che registi diversi come Tarantino, ma anche Martin Scorsese, Johnnie To, John Woo gli hanno recentemente dedicato nei loro film. Gli “spaghetti western” sono i film che più hanno influenzato l’immaginario del cinema popolare mondiale negli ultimi decenni, e hanno costituito una delle più importanti correnti di “Nuovo Cinema” (e di cinema politico) che l’Italia abbia conosciuto.
L’omaggio della 64. Mostra al Western all’italiana non si esaurisce con la retrospettiva della Storia Segreta del Cinema Italiano 4: come accaduto nel 2006 con Exiled di Johnnie To e Summer Love di Piotr Uklanski, molti saranno gli echi contemporanei e inediti degli “spaghetti western”, presenti anche quest’anno, in prima mondiale, nelle diverse sezioni della Mostra. Le sorprese, in questo senso, non mancheranno e testimonieranno l’influenza ancora viva del “western all’italiana”, genere infinito e senza tempo, su molti cineasti di diversi continenti. I due nuovissimi spaghetti western presentati in prima mondiale alla 64. Mostra sono "Sukiyaki Western Django" (2007) di Miike Takashi e "Searchers 2.0" (2007) di Alex Cox.
La Fondazione La Biennale di Venezia e Telecom Progetto Italia ringraziano per il sostegno al progetto:
· Rai Cinema
· Mediaset
· Medusa
· Medusa Video
· Italian International Film
· La Lanterna Editrice
· Minerva – Raro Video
· Variety Communication
· Alberto Grimaldi Production
· Ripley’s Home Video
· Compass
· Surf Film
· Rewind Film
· Giancarlo Santi
· Ettore Rosboch
· Lars Bloch
· Gioele Centanni
· Pasquale Squitieri
Western all’Italiana - Storia Segreta del Cinema Italiano 4:
I film (in ordine cronologico)
"I sette del Texas" (Antes llega la muerte) (1964) di Joaquin Luis Romero Marchent
"100.000 dollari per Ringo" (1965) di Alberto De Martino
"Il ritorno di Ringo" (1965) di Duccio Tessari
"Ringo del Nebraska" (1965) di Mario Bava e Antonio Román
"Un dollaro bucato" (1965) di Giorgio Ferroni
"Django" (1965) - Uncut - di Sergio Corbucci
"The Bounty Killer" (1966) di Eugenio Martin
"La resa dei conti" (1966) di Sergio Sollima
"Navajo Joe" (1966) di Sergio Corbucci
"Sugar Colt" (1966) di Franco Giraldi
"Un fiume di dollari" (1966) di Carlo Lizzani
"Yankee" (1966) di Tinto Brass
"10 000 dollari per un massacro" (1967) di Romolo Guerrieri
"El Desperado" (1967) di Franco Rossetti
"Il tempo degli avvoltoi" (1967) di Nando Cicero
"La morte non conta i dollari "(1967) di Riccardo Freda
"Se sei vivo spara" (1967) - Uncut - di Giulio Questi
"Ognuno per sé" (1967) di Giorgio Capitani
"Preparati la bara" (1967) di Ferdinando Baldi
"Tepepa" (1968) di Giulio Petroni
"Una lunga fila di croci" (1968) di Sergio Garrone
"E Dio disse a Caino" (1969) di Antonio Margheriti
"La taglia è tua l’uomo l’ammazzo io" (1969) di Edoardo Mulargia
"Lo chiamavano Trinità" (1970) di Enzo Barboni
"Matalo!" (1970) di Cesare Canevari
"Vamos a matar companeros" (1970) di Sergio Corbucci
"La vendetta è un piatto che si serve freddo" (1971) di Pasquale Squitieri
"Il grande duello" (1972) di Giancarlo Santi
"Il mio nome è Shangai Joe" (1973) di Mario Caiano
"Una ragione per vivere e una per morire" (1973) di Tonino Valerii
"I quattro dell’apocalisse" (1975) di Lucio Fulci
"Keoma" (1976) di Enzo G. Castellari
Eventi della Retrospettiva
Una Questione poco privata - Conversazione con Giulio Questi (2007) di Gianfranco Pannone
"Gonin no shokin kasegi" ("The Fort of Death", 1969) – di Kudo Eiichi.
Ulteriori informazioni: www.labiennale.org
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