59a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia

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(09-09-2002) - Mostra del cinema: i vincitori

Cala il sipario sulla 59. Mostra del Cinema di Venezia che ieri sera ha visto la consegna del Leone d'Oro al bellissimo "The Magdalene Sisters" dell'attore-regista Peter Mullan che da autentico scozzese ha ritirato il premio in kilt viola dando un tocco di irriverente dissacrazione alla seriosa e compita cerimonia di chiusura presentata da Gigi Marzullo. Un Leone importante, contestato nei giorni scorsi dalla Chiesa Cattolica che testimonia un vero atto di coraggio da parte della giuria che non si è lasciata intimorire dalle forti implicazioni religiose contenute nel film, premiando la qualità, l'emozione e la verità, lasciando da parte le scelte convenzionali che avevano dominato le passate edizioni della Mostra. Non poteva non andare alla bravissima Julianne Moore di "Far From Heaven" di Todd Haynes la Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile, che ha visto l'attrice protagonista e icona assoluta della kermesse, priva di rivali in grado di competere sia pur ipoteticamente con il suo incredibile assolo interpretativo. Un riconoscimento privo dei timori che lo scorso hanno avevano tagliato fuori dai giochi la pur meritevole Nicole Kidman. L'attrice assente per la presentazione contemporanea del film al Festival di Toronto è stata rappresentata dal direttore della fotografia Edward Lachman che si è portato a casa anche un "premio per un contributo individuale di aprticolare rilievo"per la splendida patinata fotografia di "Far from Heaven" che non è certo sfuggita a Làszlò Kovàcspresente in giuria. Meno attesa e sicuramente criticata la Coppa Volpi al miglior interprete Stefano Accorsi per la sua performance erotico-letteraria di Dino Campana in "Un viaggio chiamato amore" di Michele Placido, film molto contestato da critica e pubblico, anche per la recitazione troppo "sopra le righe" dei due protagonisti, ma che ha già raccolto consensi in sala nei primi giorni di distribuzione. Un ruolo fortemente voluto dal giovane attore che si consacra (in mancanza d'altri...) il miglior interprete del cinema italiano, sicuramente non alla sua prova migliore che, per quanto intensa e disperata, non convince pienamente. Un riconoscimento che sa di consolazione e testimonia la volontà di voler "salvare" a tutti i costi il cinema di casa nostra attraverso i suoi interpreti, come già l'anno scorso con le due coppe a Lo Cascio e Ceccarelli. Italiani=bravi attori=pessimi film, sembra il motto delle ultime edizioni del festival. E difatti solo "Due amici" di Francesco Sframeli e Spiro Scimone ha ottenuto un premio con l'importante Leone del Futuro Premio "Luigi De Laurentiis" per la migliore Opera Prima, ex- aequo con Roger Dodger di Dylan Kidd. Grande successo per il film coreano "Oasis"di Lee Chang-dong, una storia toccante e intensa di amore e handicap che ha ottenuto il Premio per la miglio regia e ha visto trionfare la sua protagonista Moon So-Rivincitrice del Premio "Marcello Mastroianni" per la miglio attrice emergente.
Il Gran Premio della Giuria è andato, invece a "Dom Durakov", la "casa dei pazzi" di Andrei Konchalovsky, che ha ritirato il premio assieme alla sua brava protagonista Julia Vysotsky.
Il Premio San Marco invece,del secondo Concorso "Controcorrente" è stata vinta, per la gioia di Gong Li, dal film cinese "Xiao Cheng Zhi Chun" ("Springtime in a Small Town") di Tian Zhuangzhuang, mentre sorprendono le due menzioni speciali attribuite dalla stessa giuria della sezione composta da Enrico Ghezzi di "La virgen de la lujuria" di Arturo Ripstein e di "Renmin Gongche" ("Public Toilet") di Fruit Chan.
Una premiazione sobria, senza starlette e priva di scenografie che, nonostante clamorose "amnesie" ("Road to Perdition" di Sam Mendes, "L'homme du train" di Patrice Leconte e "Dolls" di Takeshi Kitano...) ha visto tutto sommato attribuire riconoscimenti dovuti e meritati, e che con il Leone d'Oro a "The Magdalene Sisters" ha lasciato finalmente da parte la pacifica convenzionalità per un atto di coraggio dovuto e legittimo che merita senz'altro molta attenzione e considerazione e lascia ben sperare per il futuro della Mostra di Venezia e di tutto il cinema mondiale.

Purtroppo, a causa di un sciopero dei traghetti organizzato con grande tempismo e "sens of humor" dall' ACTV per la serata di chiusura del Festival che ha isolato il Lido e la Mostra fino a notte fonda, non siamo in grado di mostrarvi le immagini della premiazione. Confidiamo nella benevolenza e nella comprensione del nostro pubblico per la grottesca e paradossale situazione venutasi a creare, invitandolo a segnalare il "fattaccio" ai diretti responsabili.

Visita il link: http://www.labiennale.org/

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Settimanale di informazione cinematografica - Direttore responsabile: Ottavia Da Re
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