
| (04-04-2003) - Il FAR EAST FILM FESTIVAL di Udine rinuncia agli ospiti cinesi dalle zone a rischio SARS Il Far East Film Festival, la più grande rassegna sul cinema asiatico
popolare europea, organizzata dal Centro Espressioni Cinematografiche di
Udine, rinuncia, allo stato attuale delle cose, a tutte le personalità
asiatiche delle zone a rischio che avrebbero dovuto intervenire al Teatro
Nuovo Giovanni da Udine dal prossimo 24 aprile al 1 maggio in occasione della
manifestazione.
Lo rende noto il Centro Espressioni Cinematografiche che dopo la speranza di
poter coordinarsi con le attività competenti regionali sulla decisione da
prendere - speranza risultata vana - renderà ufficiale attraverso la vasta
rete di contatti asiatici questa decisione estrema che impedirebbe così
radicalmente anche solo il rischio di contagio del virus della SARS,
polmonite atipica, attraverso la presenza in città degli ospiti asiatici.
Il Centro Espressioni Cinematografiche ribadisce che questa è sempre stata
la posizione sostenuta dall'Associazione udinese e che le autorità politiche
regionali era state informate di questo preciso punto di vista. Anche se
scelte di questo tipo, scelte che hanno un forte rilievo diplomatico
internazionale, spetterebbero alle autorità pubbliche e non al C.E.C., l'
Associazione udinese è costretta consapevolmente ad assumersi autonomamente
la decisione (vista anche la sostanziale non chiarezza delle posizioni
espresse ieri in Giunta Regionale).
Ribadisce inoltre che parlare di un rinvio del Festival senza conoscere da
cosa è costituito un festival internazionale appare una posizione priva di
alcun senso logico.
Il Centro Espressioni Cinematografiche non ha mai sottovalutato il problema
legato alla terribile malattia e tanto meno avrebbe in qualche modo messo in
discussione la saluta pubblica dei cittadini.
Ai registi, agli attori e le attrici, ai produttori asiatici di Hong Kong,
Pechino e Shanghai, in totale 22 personalità, sarà quindi revocato l'invito
del Festival di Udine.
La salute pubblica, conferma il Centro Espressioni Cinematografiche, è
sempre stata la prima preoccupazione dell'Associazione. Pur privata delle
personalità cinesi, la manifestazione in formato "ridotto" sarà quindi
portata avanti regolarmente e si svolgerà come da programma attraverso la
visione di 52 titoli tra cui anteprime assolute per il mondo Occidentale in
otto giorni di fittissimo calendario (7 film al giorno). Seppure
ulteriormente penalizzata dall'assenza dei critici e collaboratori americani
preoccupati di volare per paura di possibili attentati terroristici derivati
dalla guerra in Iraq, l'edizione 2003 della manifestazione è quindi
confermata nella sua versione "ridotta".
Da parte delle Regione e del Ministero della Salute Italiano, il Centro
Espressioni Cinematografiche si aspetta di ricevere un documento che attesti
la volontà anche politica e istituzionale di rinunciare a quelle personalità
in modo da non mettere in discussione per il futuro le proficue relazioni
diplomatiche tra il Festival e le compagnie cinematografiche dei paesi oggi
considerati a rischio.
Mercoledì prossimo, il 9 aprile si terrà una conferenza stampa di
presentazione del programma del Far East Film Festival alla quale sono invitati a
partecipare l'Assessore alla Sanità della Regione Friuli, Water Santarossa e
il presidente della Regione, Renzo Tondo.
Per informazioni: Centro Espressioni Cinematografiche - Far East Film Festival
cec@cecudine.org
www.fareastfestival.com
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